Capitolo 47

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Leonard 's Point of View
"Stai guidando da cinque ore" mi fa presente Evelyn.
" E allora?" sbotto.
"Credo che dovresti dare il cambio ad Adam" continua la vampira.
"Non è Adam che sta cercando Autumn" ribatto.
"Che cosa vorresti dire?" interviene Leila dal sedile posteriore.
" Vuoi che guidi io? È questo il problema?" corruga la fronte.
" Oh no, non vorrei mai che ti rovinassi lo smalto" la prendo in giro senza sorridere.
" Che cosa stai blaterando? Non mi sono mai tirata indietro quando si è trattato della mia amica" si difende.
" Perché non chiudi quella fogna? Sono cinque ore che mi rompi i coglioni" replico.
" Cosa?!" sgrana gli occhi, colpita dal mio tono.
" Per la miseria, calmatevi un po' " sbuffa Evelyn.
"Dai, accosta. Guido io" decide Adam dando un colpo al retro del mio sedile.
Sospiro infastidito, poi seguo il suggerimento.
Accosto sul ciglio di una strada praticamente deserta e scendo dall' auto per sgranchirmi le gambe.
Mentre Evelyn raggiunge la regina del dramma sui sedili posteriori, io affianco l' unico altro uomo della missione.
" Finora qualche edificio ti è sembrato famigliare? O almeno plausibile?" mi domanda lui.
" No, ve lo avrei detto" abbandono la testa all' indietro contro il sedile.
Sono stanco fino al midollo.
" Possiamo fermarci e dormire un po'. È l' alba" propone Adam come se mi avesse letto nel pensiero.
" No,no. Procedi pure" dico.
" Credo che in realtà farebbe bene a tutti una bella dormita" commenta Evelyn.
" Chi è riuscito a dormire otto ore di fila nelle ultime settimane è un campione" commenta.
Nessuno dice nulla.
" Cerchiamo un hotel" afferma.
" No" ribatte Leila.
" C'è qualche problema?" domanda Adam.
" Si. Non posso stare con degli umani senza doverli uccidere, in questo momento" ammette.
Mi porto una mano sulla fronte.
" Oh, hai fame" mormora Evelyn.
" Non immagini quanto" aggiunge Leila.
Per un attimo in auto regna il silenzio.
" A dire il vero anche io avrei bisogno di fare una sosta" confessa la mia ex ragazza.
" Sono settimane che non mi concedo altro che stupido cibo umano" spiega.
" Wow. Settimane di pizza. Che grande tortura" commento irritato.
" Anch'io dovrei nutrirmi di qualcosa di sostanzioso. Non sono abituato a fare lunghe...ehm...pause" interviene Adam.
Sorrido senza essere divertito.
" Puoi anche dirlo che sei uno stronzo. Non farti troppi problemi" dico.
"... Come se tu fossi un vegetariano" si intromette Leila.
" Nessuno ti ha interpellato" replico.
"Beh, che cosa ti aspetti che faccia? Faccio la stessa cosa di tutti voi, dato che siete qui a parlarne. È solo che io non mi faccio scrupoli. Non sono mai a dieta" sorride.
" Neanche Leonard, e lo puoi intuire dalla sua simpatia contagiosa del momento" commenta sarcasticamente Evelyn.
Faccio uno smorfia.
" Allora ci si vede tra tre ore in questo preciso punto. Un' ora per mangiare e due per dormire" decide lei.
Gli altri due sembrano d' accordo.
" E dove sta scritto che io debba concordare con voi? Sinceramente preferirei continuare a guidare e a cercare quei due" affermo.
" Dovresti riposare anche tu" commenta Adam.
" Lascialo fare, è un idiota" replica Leila.
Le rivolgo il dito medio dallo specchietto retrovisore.
Dopo questo breve scambio di battute i tre si dileguano.
Credono davvero che io me ne starò qui ad aspettarli senza fare nulla per tre ore?
Scuoto la testa e mi trascino sul sedile del guidatore.
Accendo la macchina ed inserisco la prima marcia.

Autumn's Point of View

Quando mi risveglio  la mattina seguente trovo già il sacchetto con la colazione appoggiato ai piedi del letto della mia misera cella.
Mi guardo attorno e vedo Chris che mangia.
" 'Giorno" mi rivolge un sorriso amichevole.
Lo saluto con la mano.
Faccio un bel respiro e parto immediatamente all' attacco.
" Oggi proverò a fare fuori chiunque entri qui dentro" penso ad alta voce.
" È tutto inutile" commenta lui.
" Sai cosa è davvero inutile? L' incoraggiamento inesistente che mi dai" ribatto.
" Ieri sera sembravi quasi persuasa dalle mie parole, invece" commenta.
Corrugo la fronte.
" Cioè?" domando.
" Prima di dormire sembravi quasi della stessa  mia opinione" spiega.
" Io non me lo ricordo" replico sinceramente.
" Oh, io si" dice addentando una banana.
" Comunque non sto dicendo che mi piaccia stare qui, sia chiaro" ci tiene a precisare.
" Vorrei solo evitare che tu ti facessi ammazzare prima del tempo" continua.
" So cavarmela" affermo.
" È da tanto tempo che litigo con questo vizio di rischiare di morire" sorrido per sdrammatizzare.
Lui ride.
" Ammiro il tuo ottimismo. È bello vederti in forma" mi guarda.
Mi avvicino al vetro che ci separa.
" A dire il vero è un po' una finta. Ho una paura fottuta" ammetto.
Annuisce.
" Però cerco di pensare al fatto che io non voglio morire qua. Dopo così tanti anni sarebbe davvero squallido. Una volta ero una persona forte" gli faccio l' occhiolino.
" Una mangiauomini?" ride.
"In ogni senso del termine" annuisco.
" E mi sentivo invincibile. Bella. Fantastica" sorrido.
" Era un po' il bello dell' essere un vampiro" scrollo le spalle.
" Adesso non lo sono più e non mi sento nemmeno così grandiosa, ma dopo tutta quella gloria sarebbe davvero penoso farla finita qui" mi guardo attorno con un' espressione schifata.
" Mi piace come pensi" commenta.
" Il tuo ragazzo deve ritenersi fortunato. Pensa a tutte quelle donne che non fanno altro che lagnarsi ogni minuto della loro giornata" commenta.
"Io non ho un ragazzo" affermo.
Per un istante cala il silenzio.
"... Però fuori di qui ho delle persone a cui tengo. A cui tengo tantissimo" dico.
" E mi piace pensare di poter fare qualcosa per tornare da loro" continuo.
" Ho una migliore amica che starà impazzendo di preoccupazione per me" sorrido lievemente.
" Niente amico maschio?" si incuriosisce.
Sospiro.
" Non so se si possa definire un amico" ammetto.
"... Ma c'è un ragazzo che mi piacerebbe rivedere" rispondo sinceramente.
" Non me ne sono andata con l' idea di dire addio a nessuno. Mi hanno trascinato qui con la forza e non ho potuto neanche pensare di poter dire loro qualcosa prima di sparire" spiego malinconicamente.
Anche Chris si avvicina al vetro.
Mi guarda con uno sguardo comprensivo.
"... E questo conferma solo quanto tu sia ottimista ed ammirevole. È giusto che sia così. Non dovevi dire addio proprio a nessuno" sorride.
Ricambio lo sguardo.
"Pensi che ti stia cercando?" domanda.
" Chi?" domando.
"Questo ragazzo che vorresti rivedere" risponde.
" Oh" vengo colta alla sprovvista dalla domanda.
" Beh...si. Probabilmente si" rispondo impulsivamente.
Rimango in silenzio per qualche istante.
"... O forse no. Ripensandoci non credo. Prima che mi prendessero stavamo indagando sulle persone sospettate di essere Cacciatori. Ora saprà con certezza di chi si tratta. Non ha più motivo di correre rischi" ammetto a me stessa.
" No, probabilmente avrà fatto la cosa più furba di tutte: se ne sarà andato da Treswood e sarà già in una qualche città metropolitana a godersi pasti facili su pasti facili in dolce compagnia" concludo la mia risposta.

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