Capitolo 24

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"Stai facendo il cascamorto" commento.
"Io? Mai. E poi non faccio coppia con le umane, te l' ho già detto" ribatte .
"Tecnicamente sono un' ibrida" lo correggo.
Ridiamo insieme.
"Allora diciamo che ho un debole per le vampire" replica.
"...Quindi perché non ti vedo mai insieme ad una di loro?" lo guardo.
"Perché al momento non me ne piace nessuna. Non credere che io sia single da sempre" ci tiene ad informarmi.
"Non l' ho mai pensato" dico.
"Che fine ha fatto la tua amica bionda?" domando poi.
"Quella che tu sospetti essere una cattiva persona?" sorride prendendomi in giro.
"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio" recito.
"Stasera sono un po' affamato . Non mi sembrava una buona idea invitarla" scrolla le spalle .
"Quindi sei serio quando dici che non vuoi farle del male" osservo.
"Già. Ci sono pochi umani su questa terra ai quali risparmierei la vita: lei è una di quelli . Per ora" beve un altro sorso.
"Io non ero in grado di farlo" ammetto con un po' di difficoltà.
"Controllarti? " domanda.
"Già" annuisco.
"Credo di esserci riuscita una volta sola, ma con una difficoltà indescrivibile" ammetto.
"Posso capirlo" annuisce .
Sospiro.
"Bene, ora devo tornare dal mio compagno di serata" decido alzandomi dallo sgabello.
"No, resta qui" mi guarda.
"Non sarebbe educato" commento.
"Non mi sembra che lui sia questo gran gentiluomo" lancia un' occhiata al gruppo di amici.
"È vero, ma sarebbe meglio..." faccio per dire, ma mi interrompe.
"Devi fare quello che ti pare senza pensare a cosa sarebbe giusto o sbagliato" afferma.
Sospiro.
"Bene. Allora credo di volere un altro drink" ammetto.
"Ottima scelta. Offro io" sorride lui facendo un cenno al barista.
Chiacchieriamo ancora a lungo, e ridiamo tanto.
"...Comunque non è male chiacchierare con te, per essere una persona che mi vuole fuori dalla sua vita" mi fa presente.
"Mi stai dando dell' incoerente?" domando.
Lui alza le mani in segno di resa.
"Beh...e effettivamente lo sono. La sopravvivenza è la chiave della mia vita da molto tempo, eppure sono seduta ad un bancone a chiacchierare con un vampiro" scrollo le spalle.
"...Ed io stessa sono incoerente . Un' ibrida. Nemmeno la mia natura sa cosa scegliere" aggiungo.
Lui sorride.
"La sopravvivenza deve continuare ad essere la tua aspirazione principale. Come lo è per tutti noi esseri...diversi" si guarda attorno.
" E il fatto di essere un ibrido non ti deve fermare. Sei più forte di un umano, meno di un vampiro e sei immortale a meno che qualcuno di noi non beva tutto il tuo sangue. Dovresti imparare a sfruttare tutto questo al meglio , coglierne i vantaggi e vivere una bella vita. Esattamente come fanno i vampiri. E anche gli umani...a modo loro" commenta.
Ci penso su.
"Non hai tutti i torti" ammetto.
"...È per questo che io voglio che tu impari ad avere cura di te stessa prima di tutto il resto, Autumn" mi guarda con quei suoi meravigliosi occhi verdi.
"Non lo faccio perché mi annoio o cose del genere...io voglio davvero che tu riesca a capire che là fuori c'è un mondo pronto a prendersi gioco di te senza che tu te ne accorga. Anche i volti più amichevoli possono essere pericolosi" mi informa.
"Lo so" annuisco.
"Sei sicura?" chiede.
"Sì...voglio dire lo so, ma non voglio nemmeno vivere nella paura.  Vorrei solo essere serena" scrollo le spalle.
"Non qui e non in questi tempi" mi guarda.
Sospiro.
"Posso farti una domanda?" mi azzardo.
"Spara" mi invita a parlare.
"Se...se un giorno dovesse succedere qualcosa di brutto a noi creature ' diverse' ...e se durante una situazione di pericolo noi due fossimo nel pieno di questa tragedia ma tu avessi la possibilità di fuggire lontano, di iniziare una nuova vita ed essere felice al solo costo di lasciarmi qui...tu lo faresti?" lo guardo.
La domanda lo coglie di sorpresa.
Scosta lo sguardo e sembra riflettere.
"Ok, è una domanda stupida" scuoto la testa imbarazzata.
"Lascia perdere" aggiungo subito dopo.
"No, non lo farei" risponde.
"Come?" mormoro.
"Non ti lascerei qui a morire" mi guarda.
"Io sono più forte di te. Sarei un vigliacco totale se potessi fare qualcosa per salvarti ma ti lasciassi qui da sola. Ho iniziato a farmi nuovi nemici dal momento stesso in cui tu hai messo piede in quella discoteca qualche tempo fa. Non sono il tipo che scappa di fronte ad un paio di minacce" scrolla le spalle.
"Ok, ma intendo se tu sapessi di rischiare la vita per me..." cerco di spiegarmi meglio.
"Rischierei. Ci sarebbero delle probabilità di sopravvivere, così come quelle di morire. La mia intera esistenza è un rischio" dice.
"Wow" mi guardo le mani.
"Non scherzo quando dico che ti voglio vedere al sicuro" mi si avvicina.
Allunga la sua mano verso una mia ciocca di capelli  scuri.
Me li sistema dietro all' orecchio.
Mi fa passare un dito lungo il collo, dove pulsa l' arteria, al che mi irrigidisco, un po' nervosa.
"...Nonostante comunque il tuo sangue chiami il mio nome a gran voce" aggiunge.
Appoggio la mia mano sulla sua, bloccandola contro la mia spalla.
"Nessuno ti ordina di dover soffrire così tanto per me, Leonard" lo guardo.
"È vero , ma io devo scegliere tra due mali" dice avvicinandosi ancora.
"Resistere alla mia sete o vederti morta?" mi guarda.
L' ultima frase mi causa un brivido lungo la schiena.
Mi solleva il mento con la mano.
I nostri visi sono molto vicini.
"....Io scelgo la prima. Ecco perché non voglio che tu esca ancora con William" afferma infine.
Mi blocco.
"Cosa?" corrugo la fronte.
"Sono quasi certo che William sia un cacciatore di vampiri" dichiara.
"Ma di che cosa stai...." non trovo nemmeno le parole .
"È o non è un umano molto piacevole ai tuoi occhi ?" insiste.
"Ma questo che cosa c'entra?!" lo guardo come se fosse impazzito.
Mi prende il viso tra le mani.
"Ascoltami bene..." fa per dire, ma io mi libero alla svelta dalla sua presa, nervosa.
"Scherzi? Tutto questo poema sdolcinato sul bene che mi vuoi per poi puntare al fatto di dividermi da William? Sei serio?" mi arrabbio.
"Non ti sto dicendo questo per invidia nei suoi confronti o gelosia nei tuoi, ma lo dico perché è quello che penso" afferma.
"Non ci hai fatto caso, eh? La sua improvvisa volontà di accompagnarti a casa l' altra sera e vedere così dove abiti, la sua brama di informazioni richieste alla ragazza con la quale stavi parlando prima di svenire, il suo bisogno costante di contatto con te e stasera quella forte curiosità sul tipo di musica che ascolti, ma ancora di più sugli anni di provenienza di quella. Strano,  eh? " elenca.
"Oh,  quindi hai anche origliato! Veramente di classe, Leonard,  complimenti" mi alzo dallo sgabello.
"Dove vai?" domanda subito.
"Lontano da un vampiro che cerca di mettermi in guardia da giovani ed innocenti umani" prendo la mia borsa, tornando dagli altri.

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