Capitolo 32

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Circa cinquanta minuti dopo il film finisce.
Le luci vengono riaccese ed un chiacchiericcio generale si fa largo nella sala del cinema.
"Veramente bello, mi è piaciuto" commenta William soddisfatto.
"Anche a me" dico, ma in realtà non ho seguito nemmeno un minuto del secondo tempo del film.
"Tutto a posto?" sorride William rivolgendosi alla ragazza.
"Sì, a parte per le ultime scene. Erano orripilanti" commenta.
Poi si volta verso di me.
"Comunque mi dispiace, non ci siamo mai presentate" dice.
"Mi chiamo Margareth" mi porge la mano.
"Autumn" ricambio il saluto.
"Che bel nome! È particolare" osserva .
"Grazie" sorrido lievemente.
William si alza in piedi ed io lo imito.
Leonard e Margareth fanno lo stesso.
"Prego, prima le donne" dice il vampiro rivolto alla bionda, lasciandola passare.
Lei sorride e si incammina verso l' uscita.
William la segue a ruota, facendole notare di aver perso i fazzoletti dalla borsa.
Leonard mi si para davanti.
"Dobbiamo parlare" dice.
"Lasciami passare" rispondo nervosa.
Lui percorre l' intera fila delle poltroncine camminando all' indietro solo per non darmi le spalle.
"Non chiuderemo la faccenda così" continua .
"Senti, non ne ho voglia" lo guardo negli occhi verdi.
"Per niente. Questa è la mia serata e teoricamente sono ad un appuntamento, perciò gradirei che mi lasciassi in pace" affermo.
"Posso convincere quel buffone di lasciarci tranquilli anche per ore , se voglio. Sai che posso farlo" insiste.
"Avrò sfruttato i poteri di persuasione dei vampiri almeno un milione di volte, ma non ti sto chiedendo di fare lo stesso" rispondo.
"Ragazzi va tutto bene?" domanda William.
"Sì" lo guardo.
"Arriviamo" aggiungo.
"Se dovete parlare di qualcosa vi possiamo dare qualche minuto" propone ad un tratto.
"No, tranquillo" rifiuto l' offerta.
"Sì, grazie" risponde Leonard.
"Allora noi vi aspettiamo di fronte al ristorante indiano qui vicino, va bene?" chiede Margareth.
"È perfetto, grazie tesoro" le fa l' occhiolino lui.
Alzo gli occhi al cielo.
Usciamo insieme dal cinema e subito iniziamo a discutere.
"Dovresti essere qui per scoprire informazioni utili, non per flirtare con William! O se proprio ci tieni fallo, ma con il fine di conoscere qualcosa" mi rimprovera.
"A dire il vero io sono qui perché lui mi ci ha invitata. Ho già detto e ribadito che io non lavoro per nessuno. Faccio quello che mi pare, ed è così da tanti anni" affermo.
"Qui nemmeno io sto lavorando per conto di qualcun' altro" replica.
"Ah no? Non ti sei reso conto di pendere dalle labbra di Evelyn? " domando.
"Evelyn? È qui da un giono" ribatte.
" E tu sei già diventato il suo servo più fedele. Congratulazioni" lo prendo in giro.
"Tu non mi conosci! Io non dipendo proprio da nessuno" si innervosisce.
"Evelyn è qui solo per aiutarci.  Anche lei ha paura dei Cacciatori" afferma.
"Io non ho chiesto il suo aiuto" lo guardo.
"E nemmeno il tuo! Formate pure la vostra squadra o come si chiama,ma lasciatemi fuori" ci tengo a precisare.
"Noi siamo preoccupati anche per te. E te lo devo anche spiegare perché sei veramente una testa di cazzo " dice.
"Io non me ne faccio niente delle vostre preoccupazioni" scuoto la testa.
"Io me la cavo da sola" aggiungo .
"Sei solo una stupida" mi guarda con disprezzo .
"Allora, avete finito di litigare come due bambini?" interviene Evelyn, apparsa in quel momento da chissà dove .
Indossa una canotta bianca, dei leggins di pelle neri e degli anfibi dello stesso colore.
"Che cosa avete scoperto?" domanda.
"Ancora niente" rispondo scocciata.
"Grande. E tu?" guarda Leonard.
"Sono stato distratto" risponde lui.
"Distratto? Da cosa?" domanda la vampira.
"Sono affari miei " ribatte lui.
Lei alza le mani in segno di resa.
"Wow" commenta.
"Come inizio non c'è male, devo dire" afferma ironicamente.
Alzo gli occhi al cielo.
"Hai qualcosa da dire?" mi sfida.
"Sì" annuisco.
"Forse non hai capito che io non ti devo spiegazioni.  Io non faccio parte di questa cosa, qualunque cosa sia. Io me ne chiamo fuori, è chiaro? Non sono qui per aiutare voi due , ma lo sono perché William mi ha chiesto di vedere un film insieme. Io so come gestire la mia vita. Non ho intenzione di festeggiare sulla vostra lapide nel caso veniste uccisi da un Cacciatore,  ma non resterò qui a rovinare la mia esistenza per allietare la vostra. E gradirei che voi faceste lo stesso con me. Sono certa che in due riuscirete ad ottenere obiettivi anche migliori" cerco di essere il più educata possibile.
"Senti ,dolcezza: finché non scopriamo che William è ad ogni effetto un Cacciatore, ammesso che mai lo scopriremo, nessuno ti vieta di vederlo. Non serve scaldarsi tanto" ribatte Evelyn.
"A me sembra quasi ovvio che lui lo sia" interviene Leonard.
" Ma perché dici così?! Sono ancora qui viva e vegeta!" mi innervosisco.
"Ti sta manipolando!" insiste Leonard.
"Ti prego stai zitto" replico esasperata.
"Siete sicuri di non avere bisogno di un po' di tempo da passare da soli?" domanda Evelyn.
"Sì" rispondiamo all' unisono.
"Va bene. Allora smettetela" dice lei.
"Siete voi che....no senti, lascia perdere" liquido il tutto con un gesto della mano.
"Mentre voi scegliete il nome del vostro club io torno alla mia serata" affermo.
Mi sento afferrare il braccio da Evelyn.
Piuttosto forte.
"Qual' è realmente il tuo problema?" mi guarda negli occhi.
"Ve l' ho appena spiegato" rispondo.
"Sì, ma non sei pienamente sincera. Non appena inizi ad agitarti minimamente riesco a sentire la tua insicurezza" mi guarda.
" Avverto qualcosa. C'è qualcosa che non vuoi dire" afferma.
Guardo Leonard per un istante.
Deglutisco.
"Beh, ne ho più di una" dico.
"...Ma proprio perché non voglio essere una vostra partner in questa cosa non dirò altro. Quello che è importante lo sapete" replico.
Leonard ride amaramente.
"In realtà Autumn non si fida. Di nessuno. Sa di avere una qualche debolezza e di conseguenza ha paura ad affidarsi a qualsiasi persona. Lei si fida solo di Leila e vorrebbe poter estendere questa fiducia ad altre persone, ecco perché si rifiuta di ammettere che William potrebbe costituire uno dei pericoli più grandi per lei. È debole e sola. Una combinazione devastante" racconta Leonard.
"Sembri molto sicuro di ciò che dici" mi innervosisco.
"Perché lo sono" sorride con l' angolo della bocca.
"Di noi due puoi fidarti" mi guarda Evelyn.
"Saresti già morta se io avessi voluto fare a botte con una vampira che mi sta antipatica" aggiunge.
"Oh, ma lei questo lo sa.  È solo che preferisce nascondersi dietro una facciata di...." sta dicendo Leonard, quando all' improvviso succede qualcosa.
Evelyn sgrana gli occhi.
Si volta di scatto.
Tutti e tre guardiamo nel punto da lei messo a fuoco.
Sospeso a mezz' aria, a tutta velocità, un paletto di legno appuntito in maniera indescrivibile.
Evelyn torna a guardare me che le sono di fronte.
Mi afferra entrambe le mani.
"Giù!" grida.
Mi trascina verso terra con lei.
Leonard fa lo stesso,allungando un braccio di lato, sulla schiena di Evelyn con fare protettivo.
Sentiamo il rumore di un piccolo schianto.
Alzo lo sguardo e con cautela ci rialziamo in piedi.
Il paletto di legno è andato a conficcarsi nel muro alle mie spalle.
Con orrore mi accorgo che se si trova esattamente all' altezza del mio cuore.
Una precisione maniacale.
"Cacciatori" mormora Leonard.
Con rabbia estrae il paletto dal muro.
"Luridi figli di puttana" lancia il pezzo di legno sull' asfalto.  È furioso.
"Grazie " riesco a fatica a mormorare ad Evelyn.
"Eri l' obiettivo principale, ma avrebbero colpito anche me.
Hanno atteso che ci trovassimo perfettamente allineate e che soprattutto nessuno di noi tre avesse modo di vederli" spiega.
"Io e Leonard eravamo di spalle e la tua visuale era coperta da noi" continua.
"Come hai fatto ad accorgertene?" domando con un filo di voce.
"Chiunque sia il colpevole è stato tradito da un lieve rumore . Proveniva dall' entrata del ristorante indiano" risponde.
La cosa è curiosa.
Né William né Margareth si trovano dove avevano detto di essere.

Né William né Margareth si trovano dove avevano detto di essere

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