Capitolo 21

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Mi rialzo in piedi in fretta e furia, dolorante e spaventata.
Corro verso casa mia.
Ho le mani tremanti mentre inserisco le chiavi nella toppa.
Richiudo la porta di legno alle mie spalle e afferro il cellulare.
Cerco il nome di Leila nella rubrica e subito dopo premo sul simbolo della cornetta verde .
"Ti prego, rispondimi" sussurro tra me e me mentre attendo di sentire la sua voce.
"Pronto, Autumn? " dice lei.
Sospiro di sollievo.
"Ciao, Leila" la saluto felice.
"Ciao! Va tutto bene?" domanda.
"No. Ho bisogno che tu mi dica dove sei così che io possa..." faccio per dire, ma la visione che mi si para davanti mi lascia senza parole .
"Ti richiamo" riattacco improvvisamente.
Leonard è nel mio salotto.
"Come diavolo...." scuoto la testa, incredula .
"Dovresti saperlo. Non dirmi che non lo hai mai fatto in passato" ribatte prontamente.
"Ti chiedo di andartene" riesco soltanto a dire.
"Stavi chiedendo aiuto a Leila. Hai paura di me" mi guarda.
"Bene. È giusto" annuisce.
"...Ma sappi che non sono l' unica persona dalla quale ti devi guardare le spalle" afferma.
"Io sto solo cercando di insegnarti come sopravvivere qui in mezzo quando si è una specie di ibrido mortale" spiega.
"Tu stai solo cercando di insegnarmi quanto tu sia bravo ad essere un vampiro . E ci sei riuscito. Ho paura. E ti voglio lontano da qui" deglutisco.
"Lo so quello che provi. Il battito accelerato del tuo cuore mi sta facendo impazzire" ci tiene a farmi sapere.
"Siamo tanti, Autumn. Ed io sono l' unico che non vuole ucciderti al momento" dice.
" I tuoi momenti di vampirismo vanno controllati. Il solo fatto di essere un ibrido va controllato. Tu, soltanto perché sei tu, devi controllare tutto ciò che fai! È pericoloso" afferma.
"Sei un vampiro che ha appena tentato di farmi del male e mi stai dicendo di essere prudente verso chi c'è là fuori  , mentre tu sei nel mio salotto . Credo che la prudenza sia ormai sopravvalutata" replico.
"Ti sto insegnando soltanto che io sono dalla tua parte . È un problema tuo se non lo capisci" mi guarda con i suoi occhi verdi.
"Dalla mia parte?Esistono delle parti?" domando divertita.
"Esiste la parte di chi ti ucciderebbe soltanto perché sei un essere sovrannaturale fuori controllo, la parte dei cacciatori che ci ucciderebbero tutti e la nostra" spiega.
"Oh, wow, così io e te saremmo una squadra" alzo un sopracciglio.
"Non sono io il cattivo" scrolla le spalle.
"No, certo. Sei il mio migliore amico" lo prendo in giro.
"Hai davvero bisogno di ulteriori  conferme, Autumn?! Sul serio? Tu non hai la minima idea di quello che sono in grado di fare! E lo sai perché non ce l ' hai? Perché io non ti voglio torcere un capello! È così difficile da comprendere?! Ti facevo più sveglia!" si innervosisce.
"Sono qui! Sono sempre qui con te! Ti ho salvato la vita in diverse occasioni e lo rifarei altre cento volte! Sono qui, disposto ad insegnarti tutto ciò che so su quello che si trova fuori da quella stramaledetta porta che hai alle spalle, a darti una mano su tutta la faccenda dei cacciatori e mi sto facendo anche dei nuovi nemici per questo, e non credere che io non ne abbia già in abbondanza!" alza la voce.
"Sto facendo una fatica bestiale a tenerti lontana dai guai in cui ti sei cacciata anche solamente presentandoti in discoteca quella sera e non permetterò che tu mandi all' aria tutto soltanto perché non vuoi aprire gli occhi" scuote la testa.
"Mi toglierò di torno per sempre il giorno in cui avrò anche  solo il minimo presentimento che tu possa cavartela da sola, ma non prima . Mi dispiace. È una cosa che non sono disposto a fare" conclude il suo discorso.
"Non puoi farlo" scuoto la testa dopo un attimo di silenzio.
"Ti stai immischiando nella mia vita ed io non ho mai richeisto la tua presenza" affermo.
"Non puoi saltare fuori così, dal nulla, dicendo che mi starai attaccato per tutto il tempo che tu ritieni sia necessario. E questa cosa vale che tu sia un vampiro, un umano, un ibrido e qualsiasi altra cosa esista là fuori" continuo.
"Io voglio spiegarti come uscirne indenne" insiste.
"Ed io non ho chiesto spiegazioni!" replico.
"La mia vita era molto più tranquilla e serena prima di conoscerti" dico.
"E non solo prima di conoscere te, ma anche precedentemente al mio incontro con Adam, con quel vampiro biondo che mi ha uccisa e con qualunque altro essere io abbia conosciuto negli ultimi tempi" gli svuoto in faccia la verità.
"...Perciò se davvero vuoi aiutarmi,  esci di qui per favore" concludo indicandogli la porta.
Lui mi osserva con uno  sguardo di pietra.
"È questo che vuoi? Che io sparisca dalla tua vita? Adesso?" domanda.
"Sì" rispondo decisa.
Lui annuisce, avvicinandosi lentamente all' uscita.
"Speravo fossi più furba" commenta il tutto.
Scosto lo sguardo da lui .
"Buona vita, Autumn" mi saluta per sempre.
Il giorno dopo mi sveglio tardi.
Mangio qualcosa per colazione e decido di andare a correre .
Dopotutto, secondo me, non c'è niente di meglio che un paio di auricolari e della buona musica mentre si è all' aria aperta non possano aggiustare.
Più o meno.
Sto correndo lungo il viale alberato che delimita il bel parco di Treswood, quando in lontananza riconosco William.
Sorrido e decido di avvicinarmi.
Tolgo le cuffie dalle orecchie e lo saluto con la mano.
Lui mi vede e si dirige verso di me.
"Ciao!" esclama.
"Ciao" ripeto con il fiato corto.
"Corsetta?" domanda.
"Ci si prova" annuisco.
"Deduco che tu stia meglio" osserva.
"Per fortuna si. Sarà stato un potente calo di zuccheri" scrollo le spalle.
"Per fortuna non si è trattato di nulla di grave" sorride.
"...Comunque stavo pensando che avrei potuto chiederti molto prima come stessi, nel caso avessi avuto il tuo numero di telefono" mi guarda.
"Così per dire, eh" aggiunge.
Mi ritrovo a ridere insieme a lui.
"Perché no?" scrollo le spalle.
"Dai, dammi il tuo cellulare che aggiungo qualcosa in rubrica" gli porgo la mia mano.
Lui fa come dico.
Mentre digito il mio numero come richiesto da William , l' occhio mi cade sull' anteprima del messaggio che ha appena ricevuto.
Non mi piace violare la privacy, ma è stata davvero una cosa istintiva.
Un numero sconosciuto, non salvato in rubrica, chiede a William se si trovi con una certa ragazza.
"Ehm..non ho potuto fare a meno di leggere, mi dispiace, ma qualcuno chiede se sei con ' la ragazza' " gli riferisco divertita.
Lui sembra essere a disagio per un momento.
"Sta parlando di me?" domando.
"Non ha importanza" liquida il tutto con un gesto della mano.

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