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Ci lasciamo andare ad un urlo liberatorio per urlare al vento quanto siamo distrutti nonostante i sorrisi che ,rapidi, ci tingono il viso tutto il giorno col solo scopo di spaccare la telecamera.

Col solo scopo di far sì che nessuno ci legga dentro.

Ci guardiamo e quasi senza voce ,iniziamo a ridere. 

:- Va meglio?- 

Non rispondo, continuo a ridere liberamente. Mi sa che oggi Daniele è stato terapeutico.

:- Verrò ad urlare più spesso, Dani. Grazie...-

Si siede a terra sull'erba umida e decido di imitarlo.

:- Ti fa sfogare, ti svuota da tutto. Non è da pazzi, è un metodo alternativo al pianto-

:- Io non piango mai!- 

:- Prima di venire qui, ho intravisto qualche lacrimuccia sul punto di scendere, non mi mentire..-

:- Ehi, ma non ho pianto, quindi non ti sto mentendo!-

:- Mary, sei imprevedibile!-

Raggiungiamo la macchina e ci avviamo verso l'hotel.

I lampadari super mega luminosi ci accolgono quasi accecandoci, ma c'è qualcosa che fa più luce di loro.

Orion sta scendendo le scale sorridendo, con quel suo andamento rapido e naturalmente bellissimo.

Si volta e la sua espressione muta. Il sorriso lucente che aveva prima si spegne e, fissandomi intensamente, velocizza il passo per potermi raggiungere quanto prima.

Saluto Daniele e... niente sono troppo stanca per prendere le scale, oggi vado di ascensore.

Sono ormai dentro, sicura di aver evitato quel sorriso che mi avrebbe fatta cedere, quando una mano ferma le porte prima che si possano chiudere.

No, non può essere.

:- Dove scappi ora?- Orion è qui con me, e le mie mura sono di nuovo a terra, distrutte.

:- Non ho bisogno di scappare per non parlarti..-

Continua a tenere lo sguardo fisso su di me , come per cercare un momento di affinità nei miei occhi che cercano di fuggire il più lontano possibile.

Agisce d'istinto. Si poggia di fronte a me e mette le sue mani sul muro dietro di me.

Bloccata. 

:- Mary, io ho bisogno di te, e sul serio, quando mi sballo perdo il controllo delle azioni, ma ti giuro... io ci tengo a te, ci tengo a noi..- 

:- Senti, non lo hai dimostrato, lasciami uscire!-

Orion fa cenno di no con la testa e rapidamente preme un tasto dell'ascensore.

:- Mary, mi hai evitato finora. Ora aspetteremo ore fino a quando verranno e ne parleremo... o magari faremo altro.-

Si avvicina al mio orecchio, sono sicura che riesce a sentire il mio cuore battere in questo momento.


:- Ho bisogno di te come quella notte.-


in your eyes / Orion pico Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora