Through Apocalypses [Clexa \ Lexark]

Capitolo 17

I successivi quattro giorni passarono tranquilli per le ragazze, avevano scorte a sufficienza e le condivisero di nuovo con Allison e il piccolo Cody, riuscirono a fidarsi gli uni degli altri e anche il bambino smise di avere paura di Alicia e Elyza.

Si ritrovarono una sera tutti insieme, alla fioca luce della lanterna da campeggio che Allison aveva recuperato da uno degli appartamenti, a giocare a poker, cercando di insegnare a Cody le regole di base, lasciandolo quasi sempre vincere. Risero insieme e Allison coccolò la piccola Costia, cullandola e raccontandole storie di eroi e principesse. La piccolina sembrava apprezzare la compagnia della donna, ma la cosa più bella era vederla insieme a Cody, che la trattava come una sorellina, cercando di insegnarle a giocare a basket. Il bambino adorava farle vedere come fosse bravo a far rimbalzare la palla così tante volte di fila e Costia rideva sempre di gusto, la sua risata rischiarava i cuori di tutti quanti, era come un suono dimenticato da troppo tempo.

Lexa si era concessa ogni tanto di evitare di pensare alla missione che dovevano compiere e si era lasciata andare, sorridendo assieme a Clarke e giocando con Costia, nel letto, ogni sera prima di andare a dormire. Era felice di vedere che Elyza stesse recuperando le forze, molto più in fretta di quanto si sarebbe mai immaginata. Si era sentita così in colpa per quello che era successo quando erano scappate da El Bazar, che aveva rivissuto più volte la scena nella sua mente e nei suoi sogni, ma piano piano il suo senso di colpa stava scemando, lasciando lo spazio alla speranza che tutto sarebbe andato per il meglio. La speranza, così pura, era un sentimento quasi inesplorato per Lexa, ma non per Alicia, la ragazza era stata in grado di cambiare più volte il suo punto di vista ed era stata capace di farla ragionare con il cuore più che con la mente come lei era solita fare in passato.

Dopo questi giorni passati insieme, Allison sembrava una brava persona agli occhi di Lexa, andava molto d'accordo con Clarke, forse troppo. Aveva circa 30 anni e i suoi capelli corvini le ricadevano sulle spalle, lisci e morbidi. Aveva due grandi occhi scuri che non lasciavano spesso trapelare le sue emozioni, ma che racchiudevano tutta la sua storia. Era sicuramente una storia molto più intensa di come lei l'avesse raccontata a loro, non si era mai sbottonata più di tanto, era chiaro che non volesse ricordare, ma soprattutto che non volesse parlarne davanti al figlio.

Negli ultimi giorni si era spesso allenata con Elyza che stava cercando di insegnarle a sparare, anche se più a prendere la mira che a far esplodere realmente il colpo. Non volevano fare troppo rumore ed attirare l'attenzione, ma si erano più volte ritrovate da sole e Lexa le aveva viste ridere insieme.

Era bello vedere Clarke ridere, ma qualcosa in lei non la faceva essere tranquilla a riguardo.

"Ehi Elyza, ti va se oggi facciamo l'ultima lezione?" chiese Allison la mattina del quinto giorno, dopo che ebbero finito tutti quanti di fare colazione nell'appartamento numero 8.

"Sì, credo che potrebbe essere un'ottima idea - rispose Clarke - direi che potrebbe essere un'ultima lezione di addio".

Lexa rimase in silenzio e le osservò mentre cullava Costia girando in tondo intorno al tavolo dove le due erano sedute. Cody la seguiva passo passo in silenzio, con le mani congiunte dietro la schiena, come un piccolo ometto.

"Addio non mi piace come parola" sottolineò la donna disegnando un falso broncio sul suo volto.

"Allora chiamiamola lezione di arrivederci" acconsentì Elyza sorridendo e dandole un buffetto sulla spalla.

Gli occhi di Allison si illuminarono ritrovando la serenità.

Lexa si fermò di scatto e Cody, impreparato, le sbatté nelle gambe. Imbarazzato andò in braccio a sua madre.

"Io vado al piano di sopra" disse Alicia e, senza aspettare risposta, uscì dall'abitazione e si diresse verso le scale con in braccio Costia che la guardava tranquilla.