Capitolo 11

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Una volta arrivate a casa trovarono Nick e Madison ad attenderle seduti sui gradini del porticato, le aiutarono a prendere la roba dal carrello della spesa e a portarla fino in casa.

Tutti insieme divisero le scorte e decisero che Clarke ne avrebbe avute un terzo e loro due terzi.

A Clarke non interessava poi tanto, sapeva che se la sarebbe cavata comunque anche se fosse partita con poco cibo, ne avrebbe trovato sicuramente lungo il cammino, ma lasciò che prendessero le decisioni anche per lei, non aveva molta voglia di parlare.

"Ragazzi, ho bisogno di farmi una doccia" disse Clarke subito dopo che ebbero finito di preparare borse e zaini, da lei gentilmente offerti, per il giorno dopo.

"Per il viaggio se volete potete prendere il mini van che c'è nel garage qua fuori, dovrebbe funzionare, ma sono settimane che nessuno lo mette in moto, le chiavi sono appese al muro all'ingresso".

Madison la guardò per la prima volta senza diffidenza negli occhi.

"Sei sicura che possiamo prenderlo?" le chiese.

"Certamente, io viaggio solo con la mia moto, non ne ho bisogno. Voi invece siete in tre ed avrete molte cose da portarvi dietro".

Alicia guardò Clarke con amarezza.

"Grazie" le disse Madison e a Clarke sembrò sincera.

Nick rimase in silenzio.

Clarke salì le scale ed entrò in bagno, forse era un bene che Alicia non andasse con lei, aveva avuto talmente tanta paura quando quello schifoso l'aveva catturata che avrebbe potuto davvero cambiare le sorti della sua missione. Sarebbe stata soltanto una distrazione.

Anche se, ammise dentro di sé, alla fine era riuscita a cavarsela da sola senza nemmeno il suo aiuto.

Che tipa tosta – pensò – proprio come Lexa.

Clarke si spogliò, aprì l'acqua della doccia e vi si infilò sotto, godendo dello scroscio caldo sulla pelle.

D'un tratto sentì aprire la porta del bagno, sperò ardentemente che fosse Alicia.

Dai vetri opachi della doccia riuscì ad intravedere una figura esile in piedi, ferma nel mezzo della stanza. Clarke decise di non dire niente e di far finta di non essersi accorta della presenza.

Cominciò ad insaponarsi, quando il box doccia si aprì di colpo.

Alicia, nuda davanti a lei, la stava osservando mordendosi il labbro inferiore.

Clarke rimase senza fiato, poi Elyza prese il sopravvento e disse: "Ehi, bellezza, che sorpresa!" provò a fingersi stupita.

"Posso insaponarti io la schiena se vuoi..." propose Alicia sollevando un sopracciglio e sorridendo con un angolo della bocca.

Clarke si passò la lingua sulle labbra e le fece cenno di entrare con l'indice della mano.

Alicia eseguì.

L'acqua, calda e accogliente, scorreva sui loro corpi, entrambe rimasero immobili per un secondo, poi Alicia fece la prima mossa e baciò Clarke che la prese per i fianchi e la avvicinò a sé, poteva percepire l'eccitazione della ragazza.

Le loro lingue si rincorsero mentre Clarke faceva scorrere le sue mani sui glutei dell'altra, stringendoli.

Alicia con un movimento deciso fece voltare Elyza, che adesso le volgeva le spalle, poi le scostò i capelli e cominciò a baciarla dolcemente sul collo, tenendola per i seni.

Through Apocalypses [Clexa \ Lexark]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora