Capitolo 18

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Dopo una giornata di viaggio, dove Lexa e Clarke si erano alternate nella guida e nel prendersi cura di Costia, arrivarono piuttosto esauste alle porte di Albuquerque nello stato del New Mexico. Il viaggio era stato lungo ed estenuante, ma tutto sommato tranquillo. Avevano incrociato diversi zombie, ma mai erano stati un pericolo per loro. Alcuni gruppi di persone, a piedi o in macchina si erano imbattuti in loro, ma nessuno le aveva importunate e nessuno le aveva minimamente degnate di alcun tipo di attenzioni, se non fugaci sguardi, a volte intimoriti, altre semplicemente curiosi. Ormai in questo mondo tutti sapevano che non potevano fidarsi di nessuno o quasi ed avevano preferito proseguire il loro cammino senza interagire con le persone.

Avevano dovuto deviare strada un paio di volte a causa di incidenti che bloccavano il passaggio o ponti semi crollati, ma arrivare fino ad Albuquerque non era stato poi troppo difficile, avevano una cartina abbastanza aggiornata ed era bastato seguirla per arrivare alla meta.

Adesso sapevano che avrebbero avuto bisogno di un rifugio per la notte ed evitarono di entrare in città visto e considerato che sicuramente avrebbero avuto maggiori possibilità di incontrare orde di zombi affamati.

Si fermarono sulla Central Ave NW, all'altezza di un'area di sosta per camion, quasi deserta se non per due rimorchi abbandonati da tempo e qualche macchina ricoperta dalla polvere e dalla sabbia del deserto portata dal vento.

Due delle tre taniche di benzina erano andate esaurite durante il viaggio e il serbatoio era praticamente a secco, la lancetta della benzina segnava la riserva già da un po'. Si fermarono vicino alla pompa di rifornimento per controllare se ci fosse modo di recuperare un po' di carburante, difficile da fare senza corrente elettrica, ma tanto valeva provare.

Clarke scese dalla macchina dal posto di guida e si guardò intorno, la pistola nella mano destra e il coltello da combattimento nella sinistra.

Tutto sembrava tranquillo, davanti alle pompe di benzina poté vedere il negozio di alimentari e il fastfood, un classico per le stazioni di servizio americane.

Le macchine parcheggiate sembravano essere vuote e non udì rumori particolari, ma per sicurezza batté più volte il calcio della pistola sul tettino di lamiera della macchina, producendo un rumore piuttosto forte. Aspettò qualche secondo, poi in lontananza udì il lamento gutturale di un errante. Si affacciò nell'abitacolo e fece segno a Lexa di rimanere dentro con Costia, la ragazza non sembrò gradire, ma annuì, tesa.

Clarke richiuse lo sportello assicurandosi che tutti i finestrini fossero tirati su e si allontanò dalla macchina in direzione del lamento. Non riusciva a scorgere la creatura, ma continuava a sentirla lamentarsi. Proseguì verso una delle vetture, una cadillac blu, abbandonata tra le pompe e il negozio di alimentari.

Quando arrivò vicino alla macchina controllò al suo interno e vide che era completamente vuota, ma il lamento dello zombie si faceva sempre più chiaro alle sue orecchie, segno che si stava avvicinando.

Osservò l'edificio oltre il tettino della macchina e dalle vetrate riuscì a scorgere uno errante, ciondolante, all'interno del negozio. Indossava ancora la tenuta da lavoro e aveva il cartellino attaccato alla camicia a righe bianche e blu. Non poteva leggere il nome, ma l'idea che ne avesse avuto uno le riempì il cuore di malinconia. Quel poveretto non era mai riuscito ad uscire da lì dentro.

Batté di nuovo dei colpi con il calcio della pistola sulla lamiera della cadillac e lo zombie si animò ancora di più, proseguendo con i suoi lamenti affamati. Non sembrava che ce ne fossero altri.

Guardò in direzione di Lexa e le fece capire con un cenno del capo che aveva trovato la fonte di tanta agonia.

La ragazza da dentro la macchina alzò il pollice in segno di approvazione, ma non uscì.

Through Apocalypses [Clexa \ Lexark]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora