Capitolo 3

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Clarke andò al piano di sopra, entrò in bagno e si medicò la ferita alla mano. Non aveva idea del perché avesse il sangue nero come i natblida, ma per il momento non era il suo principale problema.

"Elyza - la chiamò Alicia dal corridoio - quando pensi di andare a controllare alla diga?"

"Adesso, bellezza, se per te va bene".

"Si, sono già pronta in realtà, e ti ricordo che mi chiamo Alicia".

Clarke uscì dal bagno e vide la ragazza davanti a sé. Il sole filtrante dalle finestre le illuminava delicatamente il volto così come aveva fatto su quello di Lexa quando Clarke era dovuta entrare nelle sue stanze per dirle addio, intenzionata a lasciare Polis per tornare ad Arkadia. Per un attimo il cuore smise di batterle nel petto.

"Elyza, tutto ok? Andiamo?" Chiese Alicia guardandola stupita.

"Si... certo, fammi solo prendere un paio di cose".

Clarke entrò nella sua stanza e si appoggiò un attimo contro lo stipite della porta per riprendere fiato. Le bastarono pochi attimi, poi il suo autocontrollo prevalse e recuperò il fucile a pompa. Prese il suo zaino militare e il coltello da combattimento che le aveva regalato suo padre. Tornata al piano di sotto, seguita da Alicia, prese la cintura con le fondine e la indossò, riponendovi dentro le due 9 mm. Aprì l'armadio nell'ingresso, prese una mazza da baseball e la porse ad Alicia.

"Sai come si usa questa?" Le chiese.

"Mh... penso di sì, ma preferirei avere una pistola con me" si lamentò Alicia.

"Per il momento ho solo queste e preferirei usarle io, non vorrei rischiare che tu ti faccia del male".

"Ti ripeto che so badare a me stessa, tu non hai idea di che cosa ho affrontato in questi ultimi mesi". Ribadì Alicia risentita.

"Non si discute bellezza, se vuoi che ti aiuti stiamo alle mie regole" Specificò Elyza.

"Posso anche andare da sola allora!"

Alicia fece un balzo nella direzione di Clarke, la scansò ed afferrò le chiavi della moto attaccate ad un chiodo nel muro, uscì dall'abitazione e si diresse verso la Harley.

"Alicia, fermati!" Urlò Clarke seguendola, ma la ragazza era già salita a cavallo dell'imponente motocicletta e stava cercando di mettere in moto, invano.

"Bellezza, non si accende così una moto, non è mica un'automobile!" Le spiegò Elyza cercando di soffocare una risata.

Alicia si arrese.

"Vieni, ti faccio vedere come si accende se mi prometti che non scappi da me".

Alicia annuì, serrando la mascella.

"Prima di tutto devi alzare il cavalletto, così - spiegò mettendo due mani sul manubrio e alzando il cavalletto con un piede - poi devi aprire la valvola dello starter, premere il pulsante di accensione e dare un po' di gas"

La moto emise un forte ruggito, Alicia sussultò.

"Non avere paura, non morde. Quelli che mordono sono la fuori" la rassicuro Clarke, poi salì sulla moto, dietro Alicia, il corpo premuto contro il suo.

Clarke assaporò il profumo dei capelli della ragazza sentendosi avvampare, non era lo stesso di Lexa, ma la inebriava ugualmente. Si immaginò di baciarla delicatamente sul collo e questo le fece percepire un formicolio al basso ventre.

Alicia si irrigidì.

"Ok, ho capito, starò alle tue regole per il momento" Acconsentì scendendo dalla moto.

Through Apocalypses [Clexa \ Lexark]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora