capitolo 21

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"Dove mi stai portando mister occhi azzurri?" Chiedo cercando di non avercela con lui almeno per una sera.

Ok, calma. Mi crederete incoerente e stupida ma non ho detto di volerlo far rientrare nella mia vita. Ho detto semplicemente che lo voglio trattare civilmente per una sera.
Non mi va di litigare.

"In un posto carino" si volta verso di me per farmi l'occhiolino.
Sorrido arrossendo leggermente e mi lascio trascinare da quel ragazzo tanto bello quanto lunatico.

"Aspetta, ora voglio che tu chiuda gli occhi. Questo è il mio piccolo posto segreto e nonostante io mi fidi di te non voglio che tu sappia come raggiungerlo" fa spallucce.
Lo capisco...anche a me piacerebbe avere un posto tutto mio, dove potermi rifugiare in quei momenti in cui l'unico pensiero che gironzola per la mia testa è quello del perché ho una vita disgustosa.
Così, senza obbiettare, chiudo gli occhi e ci poso le mani sopra.
"Ti prometto che non guarderò" annuncio così, di punto in bianco "voglio rispettare ciò che è tuo"
Lo sento avvicinarsi e poco dopo sento le sue morbide e calde labbra posarsi delicatamente sulla mia guancia per poi emettere uno schiocco.
Mi ha dato un bacio così dolce...
Il moro mi prende per mano e inizia a farmi strada avvisandomi degli eventuali ostacoli davanti ai miei piedi.
Mi piace questo momento...
Mi sento in uno di quei film romantici in cui il ragazzo sta organizzando una sorpresa stupenda alla sua ragazza per l'anniversario.
Solitamente questi film finiscono con un lieto fine.
Peccato che tra me e Riccardo non ci sia proprio niente e che non stiamo festeggiando nessun tipo di anniversario.
E peccato anche, che già so, che la serata finirà con uno dei nostri litigi.
Va sempre così.
Noi siamo così...
Siamo così stupidi dal non accorgerci che non possiamo fare a meno l'uno dell'altra.
Siamo così stupidi da non accorgerci che la nostra amicizia supera ogni tipo di attrazione fisica.
Siamo così stupidi che finiamo sempre a litigare per cose futili.
Siamo così stupidi perché entrambi abbiamo paura di soffrire di nuovo.
Si, rischiare a volte può portare a lesioni incurabili ma può portare anche a grandi soddisfazioni che rimarranno incise nel cuore.

"Siamo arrivati" sussurra Riccardo al mio orecchio causandomi una scarica di brividi lungo la schiena
Solo ora mi rendo conto del dolce suono di una cascata, del verso di qualche gufo e del venticello che mi accarezza i capelli.
Apro gli occhi trovandomi dinnanzi a un boschetto con tanto di ruscello con l'acqua limpida.
Questo tipo di paesaggio mi è sempre piaciuto molto, mi dona una tranquillità unica. Mi fa sentire coccolata e libera.

"Vieni" decisa prendo la mano di Riccardo e dopo aver scovato una piccola grotta a fianco della cascata, lo trascino al suo interno
"Che vuoi fare?" Chiede Riki senza alcuna traccia di malizia nella voce
"Non so...potremmo parlare" dico riferendomi al fatto che mi ha trascinata quì per quel motivo
"Oh, giusto" ride imbarazzato e si passa una mano tra il ciuffo castano
"Ber, ti prego. Mi devi stare ad ascoltare ok?" Sussurra incastonando i suoi occhi nei miei.
"Ti ho trattata veramente male, ti ho detto cose che neanche pensavo per la mia stupidissima paura di perderti, ti ho illusa più e più volte su ciò che provo per te. Hai ragione ad avercela con me. Ti ho pure detto di dimenticarmi, insomma, sono una gran testa di cazzo"
"Oh l'hai capito" esclamo cercando di alleggerire la tensione e la serietà calata sul posto
"Seriamente Amber, ho sbagliato tutto con te. Se ricominciassimo da capo?" I suoi occhi brillano di speranza
Sembra così sincero...
Il mio cuore dice di perdonarlo nuovamente e di farmi stringere fino a non respirare, mentre la mia testa dice di scappare il più lontano possibile e di non vederlo mai più.

"Ricominciamo da capo, Riki" dico sorridendo leggermente

Si, lo so.
Sono un'incoerente del cazzo, ma vorrei vedervi voi davanti a due occhioni azzurri colmi di un luccichio di speranza.
Mi ero promessa di non farlo tornare nella mia vita ma probabilmente non ne posso proprio fare a meno.
Probabilmente mi piace soffrire dato che mi tiro la zappa sui piedi.
Probabilmente tutte le emozioni che provo stando con il moro contrastano tutto il resto in modo da farmi sentire...
Speciale.

Dopo aver passato una lunga serata a guardare le stelle, lentamente, ci incamminiamo verso casa.

"Riccardo, voglio fare tutto con calma. Non voglio partire considerandoti già il mio migliore amico" ammetto stringendomi da sola per via del freddo
"Io...realmente avrei ancora molte cose da dirti, specialmente una." Si interrompe
"Ora però mettiti questa che stai congelando" dice passandomi la sua felpa blu.
"Grazie" sussurro accoccolandomi ad essa e iniziando a sniffarla peggio di una cocainomane.

Giunti davanti a casa mia, ci sediamo su un ramo del famoso albero e parliamo delle varie costellazioni e di ciò che pensiamo sull'universo.
"Penso che sia qualcosa di immenso, qualcosa di spettacolare. Mi piacerebbe andare al di fuori del nostro pianeta. Mi piacerebbe poter visitare qualcosa che non sia composto da case, terra, acqua...
Vorrei poter viaggiare tra tutte quelle piccole luci che noi chiamiamo stelle, vorrei vedere se esse possono realmente realizzare i sogni"
Sono sempre stata una che sogna. Amo sognare. Penso sia indispensabile per ognuno di noi. Penso che la felicità dipenda anche dall'avere qualche piccolo desiderio che si vuole raggiungere.
"Credi nei sogni?" domanda Riki guardandomi negli occhi
"Si, tu?"
"Penso di si" fa spallucce e si volta dall'altra parte.
C'è qualcosa che non va...
"Che hai Marcuzzo?" Chiedo spingendolo scherzosamente con la spalla
"Ti devo dire una cosa" i suoi occhi tornano fissi nei miei
"I sentimenti di cui ti parlavo prima, quelli che mi fanno agire in tutti quei modi scontrosi nei tuoi confronti, non sono affatto sentimenti brutti.
Se mi lasciassi andare forse sarebbe tutto più semplice.
Tu non solo mi rendi migliore, ma migliori anche ciò che c'è intorno. È come quando sei in viaggio per ore e la meta ti appare lì infondo.
Non so se hai capito Ber..." mi prende una mano
"Ber, io t-"
Le mie dita sulla bocca gli bloccano un ti amo...
Non lo può dire.
Rovinerebbe tutto.
Mi distruggerebbe.
"Non lo dire, ti prego" sussurro staccando il mio sguardo dal suo.
"Lasciamelo dire" cerca di convincermi "tanto lo sai che domani cercherò qualunque scusa pur di rinnegare ciò che ti ho rivelato. Magari ti metterò in testa nuovamente che si tratti solo di semplice attrazione fisica" mi fa l'occhiolino.
Quindi quella era una scusa. Lui...
Cioè
Riccardo Marcuzzo è innamorato di me
"Ber" mi alza il viso in modo da potermi guardare negli occhi "ti amo" sussurra dolcemente.

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Ehi gente
Sono tornata. Sì, non ho postato per due giorni ma ho avuto dei problemi con il telefono, dunque ora ne sto usando uno in sostituzione.
Non potrò avere il mio telefono per un mese e mezzo yeee :) *ironia ahah*
Comunque, telefono a parte...finalmente Riccardo ha rivelato ciò che prova.
Preferite i capitoli così diabetici o quelli più confusionali?
-nicole❤

"Dentro La Notte" [Riccardo Marcuzzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora