capitolo 22

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"Riccardo non puoi dirlo seriamente" mi massaggio lentamente le tempie e chiudo gli occhi
"Sei impazzito" dico
"Pensa Amber, quante cose perse che potremmo fare...solo io e te"
È pazzo.
"Tranquillo che mi accontento di ciò che abbiamo fatto fin ora" sbuffo per via della frustrazione
"Ora ti accontenti ma non sei contenta" mi prende il volto con una mano e mi costringe a fissarlo negli occhi
"Riccardo, noi siamo solo amici" dico scandendo per bene le parole
E intanto tremo per via della troppa vicinanza. Questo è l'effetto che mi fa quel ragazzo. Non ne capisco il motivo, io e lui siamo semplici amici. A quanto pare lui ha bisogno di me in un'altra prospettiva, in qualcosa di più di una semplice amicizia. Ma io non penso proprio di provare le stesse sensazioni.
Si, come ho già detto mi causa brividi e strani sbalzi d'umore ma non penso siamo sintomi dell'amore...
L'amore...
Che parolona eh. Penso di non essere in grado di amare. Penso sia qualcosa di complicato amare veramente una persona senza illuderla. Io proprio non ci riesco ad innamorarmi, o forse non me ne accorgo. Forse sono sintomi così semplici da non farmene rendere conto. O ancora forse, sono semplicemente io, che ho paura di amare...

Dopo quelle ultime parole non facciamo altro che evitare di guardarci.
Il silenzio è calato su di noi.
Lentamente, dondoliamo le gambe in modo coordinato cercando di non fare alcun rumore pur di non disturbare questo strano silenzio riflessivo.

"Bene, ci si vede Amber" dice Riccardo balzando giù ai piedi dell'albero.
Ok
Se l'è presa. Mi chiama Amber solo quando qualcosa non va.
"Riki" lo richiamo
Lui si volta e accenna un sorriso vedendomi scendere dal ramo e avvicinarmi a lui.
Senza pensarci due volte mi slancio tra le sue braccia. Mi metto in punta, metto le mani dietro al suo collo e lo stringo in uno di quegli abbracci che valgono più di mille parole.
Mentre sono stretta a lui, sento il suo cuore battere irregolarmente, in un modo così forte che penso che presto possa uscire dalla cassa toracica.
Forse è questo l'effetto numero uno dell'amore...
"Lo vuoi fermare?" Chiedo ironica posando una mano sul suo cuore
"È colpa tua se fa così"
Il mio cuore fa una capriola.
Perché mi sento così felice?
"Buonanotte Riki" sussurro arrampicandomi sull'albero, verso la finestra
"Buonanotte Ber" mi manda un bacio volante e dopo avermi vista entrare ed essersi assicurato della mia salvezza, si allontana.

"Ber" sento la voce di mio fratello dal piano di sotto
Quante volte gli ho detto di non chiamarmi così? Circa millemila penso.
"Giuro che se mi chiami così un'altra volta, prendo la tua capoccia e la sbatto contro il muro" esclamo entrando in salotto con sguardo assassino.
Appena i miei occhi incontrano quelli del mio moro preferito mi calmo.
Che ci fa lui quì?
Ho appena fatto una gran figura di merda...
Sono presentabile almeno?
"Sorellina chiudi la bocca ed evita di sbavare" dice mio fratello in modo strafottente
Arrossisco leggermente, mi avvicino ad Andrea per poi tirargli un coppino.

"Che ci fai quì?" Chiedo a Riccardo mentre inzuppo una gocciola nel latte.
Dio se amo quei biscotti...ti tranformano la giornata, veramente. Per la prima volta nella mia vita posso dare ragione ad una di quelle stupide pubblicità.
"Volevo vederti" sorride e mi ruba il biscotto dalle mani
"Ehi, la mia gocciola" esclamo mettendo il broncio
"Lo so che sei venuto solo per rubarmi il cibo"
"Oh no bimba, sono venuto veramente per vederti" scuote la testa ridacchiando
"Ma dato che la metti così, te le rubo tutte 'ste gocciole" dice per poi prendere la scatola e alzarla
"Dai Riccardo, non ci arrivo" impreco dopo aver bestemmiato in aramaico.
"Riccardo sono bassa" sbuffo spazientita
"Sei la mia nana" dice consegnandomi ciò che è mio e baciandomi una guancia.
"Non sono nana" alzo gli occhi cielo "sono solo diversamente alta" sorrido falsamente.
"Wowo...sbaglio o oltre a quel 'non sono nana' non c'è stato nessun 'non sono tua'?" Interviene quella testa di ca-vallo di mio fratello.
Ci stava spiando quella brutta mer...
Giuro che non sono volgare, davvero.
"E non rompere" sbraito lanciandogli la prima cosa che prendo sotto mano e colpendolo in faccia
"Il mio telefono" esclama Riccardo preso dal panico nel vedere l'Iphone che giace a terra
"Ops" sussurro rivolgendogli un sorriso colpevole e andando a recuperare l'aggeggio elettronico.
"È intatto" urlo sollevata dopo aver constatato la sua integrità.

"Vai a cambiarti, ti porto al mare" esclama il moro
"Ma mica devi studiare per la maturità tu?" Lo guardo storto
"Già fatto. Non ti preoccupare, andrà bene" fa spallucce. La prende abbastanza con calma...io probabilmente, se fossi al suo posto, sarei sdraiata a terra a farmi milioni di film mentali sulle bocciature a cazzate varie.
Si lo so, sono strana...

"Muoviti donna" mi incoraggia tirandomi una pacca sul sedere
"Mani a posto Marcuzzo" dico lanciandogli un'occhiataccia.
"Oh, tesoro, se fosse per me le mie mani sarebbero sempre su di te" ammette rivolgendomi uno sguardo malizioso.
"Ok, Riccardo non esagerare" dice mio fratello giungendo dalla cucina.
"Scusa bro ma l'hai vista?" Dice il ragazzo dagli occhi color cielo rivolto a mio fratello
"Non faccio strane fantasie su mia sorella, non ti posso capire" risponde ridacchiando e addentando il panino che tiene tra le mani. Pff...ciccione.
"Ok, me ne vado" esclamo scandalizzata dai loro argomenti.

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Buonaseraaa
Mi manca il mio telefono rip :((

Cosa ne pensate della storia? Vi piace il capitolo?
-nicole❤


"Dentro La Notte" [Riccardo Marcuzzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora