"Amber sveglia" Francesco mi scuote cercando di farmi tornare nel mondo reale
"Siamo arrivati" annuncia
Come risposta si becca un mio enorme sbadiglio.
Come? Cioè...era tutto un...
Oh mio Dio."Dove siamo" chiedo uscendo dalla macchina e stiracchiandomi.
Penso di essermi addormentata dopo aver fatto quella sceneggiata cretina.
"Siamo al nord dell'Emilia-Romagna baby" quel baby c'era pure nel mio sogno aiuto
E se ora si scopre che io sono una di quelle tipe che hanno visioni sul futuro come in Final Destination? Dio...sarebbe stupendo.
"Terra chiama Amber" ridacchia Francesco sventolandomi una mano davanti alla faccia
"Mh? Scusa...stavo pensando" ammetto facendo le spallucce e avvicinandomi ad un grosso albero
"A che pensavi?" Mi domanda il ragazzo dagli occhi color ghiaccio mentre mi raggiunge ai piedi del tronco.
"Al sogno che ho fatto prima" da quando sono così sincera e espansiva? Potevo semplicemente scacciare il suo quesito cambiando discorso...
"Uno dei miei tanti sogni" mento alzando nuovamente le spalle e spostandomi qualche ciocca di capelli che viene trasportata dal vento verso la mia faccia.
"Sarà, ma non me la racconti giusta tesoro" pensavo non ci volesse così poco per farlo convincere che non gli dirò nulla"Eddai Amber, voglio solo sapere che hai sognato" esclama per la decima volta.
Già...mi ero solo illusa di averlo zittito.
"No Francesco" mi alzo da terra e mi incammino verso un piccolo torrente dinnanzi a dove stavo fino a poco fa.
"Fidati, erano le solite cose banali che si sognano" cerco di convincerlo e lui sbuffa rassegnandosi."Che vuoi fare tutto il giorno quì?" Chiedo un po' annoiata.
"Non so...pensavo di fare il bagno" fa spallucce e mi guarda grattandosi il collo, che carino è a disagio.
"Ma non ho il costume, potevi dirmelo" alzo le braccia al cielo per poi lasciarle ricadere lungo i fianchi
"I'm sorry baby" si avvicina a me e posa le sue mani sui miei fianchi per poi guardarmi negli occhi.
Poco dopo noto che inizia a mordersi un labbro e posa il suo sguardo sulle mie labbra serrate.
Lentamente si avvicina.
Cazzo
Il panico inizia ad impossessarsi di me, non so che fare, proprio non me la sento di baciarlo, non ancora. Ma non voglio respingerlo, ci potrebbe restare male e potrebbe rovinare il feeling creatosi tra noi.
Quando il ragazzo dai capelli corvini mi sta per stampare un bel bacio, prontamente mi volto in modo che lui mi baci la guancia.
"Ma" cerca di dire qualcosa ma intimorita dal fatto che possa incazzarsi lo prendo per un polso e lo trascino verso un boschetto con la scusa di voler esplorare.
"Prendimi" urlo appena siamo tra gli arbusti
"Ber, non fare la bambina" dice con una smorfia in viso
"E tu non mi chiamare Ber" rispondo tornando seria per poco
"Uh e sentiamo..." incrocia le braccia al petto guardandomi in malo modo "perché Riccardo può farlo?" Alza un sopracciglio attendendo una risposta plausibile
Presa dal panico inizio a giocherellare con le dita e a mordermi insistentemente le labbra.
Ora che mi invento? Non mi va che sappia tutto il mio passato...
Non posso raccontare ciò che ho dentro a chiunque, non mi fido di lui a tal punto da raccontargli ciò che sta all'interno del mio cuore.
Per sapere tutto dovrà trovarla lui la chiave e riuscire ad aprire quella sottospecie di cassetto.
Soprattutto non mi va di raccontare da cosa è nato quel nomignolo tanto carino che mi ha affibiato il mio moro preferito.
Presa dai pensieri che lentamente si fanno spazio nella mia testa mi accascio a terra e lascio che la testa si appoggi ad uno dei tanti tronchi che mi circondano."Amber" urlò Riki avvicinandosi a me a grandi balzi
Magari ha deciso di dichiararsi...pensai.
Quando ero piccola avevo una gran bella cotta per lui, era normale, d'altronde era l'unico che mi era sempre stato accanto nonostante ciò che mi succedeva, nonostante il mio caratteraccio, nonostante me.
"Amber, Amber" gridò di nuovo quando fu a pochi passi da me
"Che c'è Riki?" Chiesi smettendo di leggere il libro e scendendo dalla panchina facendo un grosso salto.
Avevamo all'incirca otto anni, eravo entrambi molto piccoli e già passavamo le giorante insieme.
"Ho una notizia bomba" esclamò enfatizzando sulla parola 'bomba' e facendomi ridere
"Spara" esclamai battendo più volte le mani
"Sai chi è Sara? Quella bambina di quarta?" Chiese prendendomi sotto braccio.
Annuisco facendo spuntare nella mia mente il viso di quella bimba a cui tutti andavano dietro.
"Ecco, è la mia morosina" ammette sorridendo fiero e passandosi una mano tra i capelli
In quel momento non riuscii a non trattenere le lacrime e scoppiai in un pianto isterico. Desideravo Riccardo tutto mio e sapere che qualcuno me l'avrebbe portato via mi aveva distrutta internamente.
Nonostante fossi piccola provai veramente molto dolore per ciò che stava succedendo e pure molta gelosia. Riccardo era roba mia, nessuno doveva toccarlo.
Lui non esitò neanche un secondo e mi abbracciò facendomi posare la testa sulla sua spalla.
"Perché sei triste?" Chiese ingenuamente accarezzandomi la schiena
"Se vuoi puoi essere pure tu la mia morosina" mi accrezzò pure la guancia
Aveva detto una cosa così stupida...eppure sembrava serio.
Ma d'altronde era piccolo e, non per vantarmi eh, in pochi avevano la mentalità che avevo io a quell'età. Non capitava a tutti di dover vivere nella mia situazione.
Lo strinsi ancora più forte e continuai a singhiozzare sulla sua spalla.
"Vuoi dirmi che hai?"
"Ho paura di perderti" ammisi balbettando leggermente a causa delle lacrime
"Non andare via da me, ti prego" sussurrai al suo orecchio.
Lo stavo scongiurando.
"Non me ne andrò mai piccola Ber"
Sorrisi a quel nuovo nomignolo. Mi piaceva davvero tanto.Il fatto è che in quella promessa lui ci mise quel nomignolo ma a rimanere vivo fu appunto solo quello, perché la promessa non la mantenne,anzi...mi abbandonò per quasi nove anni per poi tornarsene con un 'ti amo'.
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Siete sollevati dao fatto che era solo un sogno vero?😏
A parte questo, voglio davvero ringraziarvi ancora perché stiamo aumentando tantissimo con le visualizzazioni. Puntiamo ai 2k
-nicole❤
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"Dentro La Notte" [Riccardo Marcuzzo]
Fanfiction"Riki che sta succedendo tra noi?" Sussurrai sul suo collo "Non lo so Ber..." mi strinse ancora più saldamente e io mi sciolsi tra le sue braccia. "Non ti voglio perdere Ber" disse Riccardo posandomi un bacio sulla fronte. "Mi hai già persa" ammisi...