capitolo 29

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"Riccardo mi manca l'aria" boccheggio. In effetti la mia fantastica claustrofobia inizia a farsi sentire e per una volta la ringrazio.
"A-a" mette un ginocchia in mezzo alle mie gambe tenendomi stretta al muro "non mi scappi" sorride e mi fa l'occhiolino in modo spavaldo.
"Riccardo ti prego, lasciami uscire" lo imploro cercando di dimenarmi
"Prima rispondi, poi ti lascerò uscire da quì"
Sbuffo stufa del suo comportamento da bambino.
"Sei insopportabile" esclamo irritata
"Sei testarda"
"Sei un coglione"
"Sei una scema"
"Sei una merda"
"Okok, ho capito" alza le mani in segno di resa
"Bene, mi lasci uscire da quì o vuoi che svenga?" Chiedo alzando le sopracciglia
"Dipende" sorride di nuovo in quel modo strafottente.
Dio...quando fa così lo prenderei a pugni.
"Se tu rispondi alla mia domanda potrai uscire, in caso contrario te ne resti qua con me"
"Sei una palla al piede Marcuzzo" alzo gli occhi al cielo
"Ho capito che per te sono tutti gli aggettivi dispregiativi esistenti ma ora dimmi ciò che voglio sapere" assottiglia gli occhi mantenendo il sorriso
"Mh, illuminami...cosa vuoi sapere?" Faccio la finta tonta tanto per guadagnare tempo e cercare un modo per distrarlo da quel quesito a cui non voglio dare risposta
"Te l'ho già detto Ber" rotea gli occhi e ripete "cosa provi per me?" Fa una breve pausa "se devi scegliere tra l'essere sincera e gentile, scegli di essere sincera. Ti prego" il sorriso da coglione si leva dal suo volto e al suo posto c'è un espressione parecchio agitata e preoccupata.
La mia espressione invece penso sia una di quelle che si ha prima dell'esame di terza media. Sono ansiosa e non vedo l'ora che questo treno arrivi a destinazione per poter scendere e prendermi una boccata d'ossigeno e non dell'anidride carbonica di Riccardo.

"Ascolta Riccá..." Inizio rassegnandomi del fatto che prima o poi dovrò raccontagli tutto
Ad interrompermi però, è un'anziana signora che entra in bagno senza degnarsi di bussare.
Non la insulto solo perché é una povera vecchietta ma vi giuro che sto bestemmiando in aramaico.
"Oh per tutti i santi del cielo" esclama la donna vedendoci così appiccicati
"Ma vi sembra il caso ragazzi?" Si tappa gli occhi come se stessimo facendo cose sconce
Ma quanto sono impressionabili le donne d'un tempo?
Io e il moro ci affrettiamo ad uscire da quella stanza e torniamo ai nostri posti dopo esserci assicurati dell'assenza del controllore.

Giunta ai sedili estraggo le cuffiette dal giubbino, fortunatamente ce le ho sempre con me, e imposto la riproduzione casuale facendo sì che nelle mie orecchie risuonino le dolci voci dei One Direction sulle note di You & I.
Solo dopo aver messo la musica mi rendo conto dei 30 messaggi e delle 10 chiamate. Tutto da Francesco ovviamente...
Poveretto, si sarà preoccupato.

Velocemente lo richiamo e dopo cinque squilli risponde.
"Dove cazzo sei Ber?" Sentendo quel nomignolo detto da lui mi appare una smorfia sul viso. Perché non mi fa l'effetto che mi fa Riccardo?
"Prima cosa calmati Fra, sto bene" cerco di tranquillizzarlo usando un tono dolce
"Seconda cosa, non mi chiamare così" Faccio una voce schifata e lui ridacchia
"Dove sei?"
"Su un treno"
"Diretto dove?"
"Roma" Rispondo titubante
"Che cazzo vuol dire Roma, Amber? Che ci fai su quel treno?" inizia a perdere la pazienza ma non mi può trattare così, non sono sua figlia
"Ci sono finita per sbaglio" sbuffo e mi accorgo che il moro mi sta osservando e sta origliando tutto mentre ride.
Mi affretto a mostrargli il mio bellissimo dito medio e torno ad ascoltare Francesco 'la furia'.
"Con chi sei?" Chiede frustrato.
Ops...questa sarà la goccia che farà traboccare il vaso.
"Con..." esito un po' prima di dargli di essere con il ragazzo dagli occhi color cielo.

"Con Riccardo? Ma tu sei tutta matta, stai andando a Roma con Marcuzzo quando mi sono fatto dei chilometri per passare del tempo con te?" Non so cosa rispondere ma insomma, non è colpa mia se questo benedetto treno é partito quando io ci ero sopra
"Amber" sussurra incazzato
"Mh?"
"Fottiti"
Riattacca il telefono ed io sconvolta dalla sua eccessiva reazione spalanco la bocca e fisso il telefono come se aspettassi delle scuse da parte sua.
L'unica cosa che mi turba è che non ci sto male...cioè si, ma non come si sta male per un ragazzo di cui si è innamorati o che comunque provoca qualche bella sensazione in te.

Mi volto verso Riccardo che nel frattempo si è seduto nel sedile di fianco al mio.
"Mi dispiace" sussurra sentendosi in colpa per la situazione e afferrandomi la mano
Non rispondo.
Il mio sguardo ricade sulle sue labbra per poi tornare ai suoi occhi e fare così per parecchie volte.
"Oh ma che dico? Non mi dispiace per un cazzo. Sei mia" esclama attirandomi verso di lui e facendo scontrare le nostre labbra.

Mi erano mancate...

Aspetta, mi erano mancate?

Si, mi erano mancate.

Ovviamente le cose belle non durano tanto e difatti ad interrompere il momento è una bimba che si avvicina a noi e ci fissa.
"Che c'è?" Chiede Riccardo dolcemente
Ma quanto è caro aw...
"siete bellissimi, anche io da grande voglio un fidanzato che mi ami come tu ami lei" dice sognante indicando prima lui e poi me.
Riccardo mi guarda per poi sorridermi dolcemente
"Vedrai che lo troverai anche tu un fidanzato così" la assicuro afferrando saldamente la mano di Riccardo.
Lo vedo sobbalzare leggermente a quel contatto inaspettato ma poi ricambia la stretta.
Solo ora noto che l'effetto che ho su di lui è lo stesso che lui ha su di me...
Intendo i brividi al contatto eh.
Forse è vero...
Forse sono davvero innamorata di Riccardo Marcuzzo.

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Ehiii
Sisi lo so, ieri non ho postato ma stavo pensando a una cosuccia...non posso postare tutti i giorni, cioè, la storia finirebbe troppo in fretta.
D'ora in poi posterò un giorno sì e un giorno no❤
Coooomunque...secondo voi Amber è innamorata di Riki?
-nicole

"Dentro La Notte" [Riccardo Marcuzzo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora