Capitolo sei

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C'è una grande differenza tra chi parla con te quando ha tempo e chi prende del tempo per parlare con te.

«Buongiorno ragazzi» saluta la professoressa faccia da rana.
Oh scusate volevo dire Umbridge.

«Buongiorno professoressa» diciamo contemporaneamente.
Questa professoressa esige essere saluta per bene..

«Prendete il libro» facendo un mezzo sorriso altamente irritante.
Libro?

«Scusi professoressa ma non dovremmo fare pratica?»
La Granger trasforma i miei pensieri in parole.

«Bene, da oggi utilizzeremo solo libri. Niente più pratica.» ridacchia.

Guardo Louis basita. Quest'anno non impareremo nulla! Come faremo sti maleddetti G.U.F.O.?!

«Avete capito?» continua il rospo rosa.
Nessuno risponde.

«Perfetto. Oggi studieremo l'incantesimo che porta la malattia.. andate a pagina 394»

Sbuffando tiro fuori il libro dallo zaino.

«Signorina Latern. Ha qualcosa da ridire?» mi interpella la professoressa.

«No certo che no» mostro il mio sorriso più falso.

«Qualcuno sa dirmi il nome dell'incantesimo che provoca la malattia?»

«Pestilens» dico.

«Signorina non è stata interpellata.» mi guarda con i suoi occhi piccoli e malefici.

«Per Merlino questa è insoportabile»

«Signorina Latern, vedo che questa mattina ha voglia di parlare.»

«Si in effetti si» rispondo a tono.
Non sono mai stata cosi eppure la Umbridge mi fa quest'effetto.

«Vedremo se avrà ancora voglia di parlare dopo essere stata nel mio ufficio allora.»

«Si vedremo.» chiudo il libro, metto la borsa in spalla e mi alzo dalla sedia.

«Che fai?» sento sussurrare da Louis.

«Con permesso» dico sorridendo alla professoressa per uscire sbattendo la porta.

Era l'ultima lezione della giornata per fortuna, quindi ne approffito per andare al lago nero a sbollire la mia rabbia e godermi queste ultime calde giornate di settembre.

«Ma che ti è saltato in mente?» sento una voce dietro di me mentre mi siedo sulla riva del lago.

«Che ci fai qua? È ancora presto» dico con lo sguardo rivolto verso il lago.

«Non hai risposto alla mia domanda. In ogni caso ho detto che non mi sentivo molto bene»

«Lou lo sai che io la odio»

«Si ma non per questo puoi uscire dalla classe in questo modo.. rischi di prendere qualche severo provvedimento»

«Perchè secondo te cosa succederà nel suo ufficio?» non risponde.
«È capace di tutto..»

«Anche Potter sarà in ufficio da lei oggi»

«Cosa? Che ha fatto?»

«Insisteva con il fatto che Cedric Diggory è stata ucciso da Lui.. e che sia di conseguenza tornato.»

«Ah capisco.. tu che ne pensi di questa storia?» chiedo.

«Non lo so.. potrebbe essere alla ricerca di attenzioni»

«Secondo me invece è vero.. insomma perchè inventarsi una cosa del genere? In più se non fosse così alla Umbridge non dovrebbe dare così fastidio»

«Dici?»

«Ovviamente! Per il mondo magico il suo ritorno sarebbe una catastrofe, i maghi non uscirebbero più di casa e al ministero non conviene. Scoppierebbe la seconda guerra magica»

«Beh si vedrà» cala il silenzio.

Porto le gambe al petto e appoggio la testa.
Louis prende la bacchetta e sussura qualcosa creando un cerco immaginario.
Pian piano prende forma una rosa bianca senza spine.

«A te» dice porgendomela.

«Grazie» sorrido.

«Andiamo a pranzo?» annuisco, ci alziamo e andiamo verso il castello.

Appena entriamo vengo raggiunta da Harry Potter.

«Subito dopo pranzo dobbiamo essere nel suo ufficio»

«Grazie mille per l'informazione Harry» sorrido e con Louis vado verso il nostro tavolo.

«Che voleva da te Potter» chiede Malfoy.

«Nulla che ti interessi Malfoy, impara a farti i fatti tuoi.»

«In ogni caso stasera alle 21 davanti alle porte di questa Sala.»

«Okay.»

Dopo di che torna a parlare con Blaise che mi fa un mezzo sorriso e un cenno con la mano.

Love and hate ➳ Draco Malfoy [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora