Capitolo sette

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Sei diverso da come credono, il fatto è che nessuno si ferma a capirti.
Marco Polani

«Sono quasi le 18:30» dico pensando a cosa mi aspetterà nell'ufficio della Umbridge.

«Ti conviene andare» mi dice Louis mettendo le sue cose nella borsa.

Faccio come lui, e dopo aver messo la borsa sulla spalla destra lo saluto e faccio per uscire dalla sala comune ma mi blocca prendendomi per un polso.

«Fa attenzione» mi guarda serio.

«Ma stai tranquillo, non ci torturerà mica!» ridacchio e lui abbozza un sorriso.

Esco dalla sala comune, e nel percoso che mi conduce verso l'ufficio del rospo rosa incontro Harry.

«Harry!» esclamo vedendolo.

«Ciao Victoria» mi saluta sorridendo lievemente.

«Cosa pensi che faremo in questo bel pomeriggio con la professoressa?»

«Non so ma non ho un bel presentimento..» dice quando siamo quasi vicini all'ufficio.

«Ma come mai avete timore della Umbridge, insomma il massimo che può farci e lucidare i piatti per un giorno intero» esclamo, per poi bussare alla porta dell'ufficio.

«Avanti.» sentiamo dire da una voce altamente irritante e infantile, quasi da bambina.

Apro la porta, e quello che vedo mi fa venire solo voglia di vomitare.
È una stanza completamente rosa come i suoi vestiti ed al posto di quadri normali sono appesi dei piatti con dei gattini, e si muovono pure.

«Bene sedetevi qui» ridacchiamo mostrandoci un banco su cui c'è un foglio e due sedie.
Facciamo come dice, senza fiatare ma dato che non ci ha forniti di penna entrambi apriamo la borsa per usare le nostre.

«Nono fermi, vi do io la penna.. possiamo dire che sia un pò speciale ecco.» apre il cassetto e tira fuori due penne che stranamente non sono rosa.

«Potter, tu dovrai scrivere "non devo dire bugie" e tu signorina Latern scriverai "devo portare rispesso"»

«Per quante volte professoressa Umbridge?» esordisco.

«Finche non si sarà inciso per bene» ridacchia e si siede iniziando a compilare delle carte.
Io ed Harry ci guardiamo perplessi per poi iniziare a scrivere, senti bruciare ma penso di essermi tagliata con la carta in qualche modo.. sono talmente sbadata.

Poco dopo mi volto verso Harry, dato che lo sento lamentarsi.
Mi mostra la mano e quello che vedo è terrificante, perchè è anche sulla mia mano.

«Tutto bene, vero?» ridacchia.
Vorrei tanto tirarle un pugno in faccia ma mi trattengo, annuiamo e continuamo a scrivere nonostante il bruciore.

Alla centesima frase il dolore diventa quasi insopportabile, sento il sangue colarmi sulla mano.

«Direi che potete andare adesso, sono le 20»

«Arrivederci» sussurro mentre ricaccio indietro le lacrime.

Usciamo dalla stanza e scendiamo le scale velocemente.

«Io torno un attimo nella sala comune su che fai?»

«Eh io tra un ora ho la ronda per cui vado direttamente in sala grande a cena.» dico.

«Allora ci vediamo dopo o domani» mi dice appena siamo davanti alla sala.

«Ciao Harry» lo saluto con un bacio sulla guancia ed entro in sala grande.

«Adesso fai amicizia con il nemico Latern?»

«La tua voce è altamente irritante Malfoy»

«Eccitante, vorrai dire»

«Quello mai!»

«Vedremo quando..» non lo lascio finire e cambio discorso, prima di sedermi a tavola vicino a Louis.

«In ogni caso Harry non è un nemico» mi siedo vicino a Louis. Malfoy mi ignora mentre raggiunge Blaise che è seduto poco più avanti di noi.

«Che hai fatto alla mano?» chiede Louis notando la mia mano con un pò di sangue, che per fortuno ha smesso di uscire, mentr e bevo un pò d'acqua dal calice.

«La Umbridge..» sospiro.

«Lo sapevo»

«Si ma poi passa dai..»

«Non ti deve toccare.»

«Louis non fare il fratello protettivo, fammi mangiare che tra poco ho la ronda.» non risponde e continua a mangiare.

«Vado un attimo in bagno..» dico dopo cena. Louis annuisce, mi alzo e vado in bagno.
Cammino per il corridoio, c'è solo il rumore dei miei passi, sono tutti a cena o in sala comune a quest'ora.

Appena arrivo in bagno, tiro un pò su le maniche e allento un pò il nodo della cravatta. A volte mi sento soffocare.
Sciacquo la mano sotto l'acqua e il sangue pian piano va via, rivelando la stessa scritta che c'era sul mio foglio.
Sento dei passi, spero che nessuno entri qua.. ho voglia di stare sola.

«Ciao Victoria.» come non detto.
Non importa tanto tra poco devo fare la ronda.

«Stewheart, anche tu?» dico indicando la mano fasciata.
La Umbridge non si dà pace vedo.

«Eh si..»

«Io vado, ci vediamo alla ronda» le annuisce ed io esco, percorro il corridoio e in pochi minuti arrivo davanti alla Sala Grande dove ci sono praticamente tutti.

«Malfoy e Latern voi controllate il secondo piano» dice la Granger.

«Cravatta allentata, camicia sbottonata.. come pensi che io possa trattenermi?» dice quando siamo soli.

«Calma i tuoi ormoni Malfoy»

«Non è colpa mia!»

«Continua a pensare alla tua Pansy» dico entrando in una classe, controllando che non ci sia nessuno.

Entro con la luce fioca della bacchetta che mi fa strada.

«Qui non c'è nessuno» dico.
Mi volto per uscire ma sbatto contro Malfoy.

«Non c'è bisogno di seguirmi. Anzi potresti anche controllare l'altra ala del corridoio, faremmo più in fretta.»

Lui continua a camminare verso di me, allo stesso tempo io idietreggio.
Ha il suo solito odioso ghigno in volto.
In pochi secondi sono attacata alla parete e le sue braccia sono appoggiate ad essa vicino alla mia testa, per non farmi scappare.

«Beh? Dobbiamo continuare questa scena ancora per molto?» dico fissandolo impassibile.
«Vedi di spostarti Malfoy, prima che ti lanci un incantesimo difensivo.»

Senza dire nulla si sposta lasciandomi libero il passaggio.
È strano come quel ragazzo cambi da un momento all'altro.. prima sembra lo spaccone di turno e poi tutto il contrario.
Chissà cosa gli gira per la testa.
Tutti dicono che sia uno stronzo patentato, con l'animo cattivo.. eppure io non lo penso.
Draco Malfoy non è cattivo come dicono.
Draco Malfoy è solamente da capire.

Love and hate ➳ Draco Malfoy [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora