Capitolo quindici.

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E quando avrai paura, io ti abbraccerò ancora.

La solita campanella suona, decretando la fine della lezione di pozioni.
Louis senza dire un parola, lascia la classe.
Ormai non ci parliamo da settimane.
Oggi però ha un'aria più cupa, non so cosa fare. Voglio sapere cosa sta succedendo, per cui lo seguo.

«Seguire le persone, non ti porterà a niente» mi dice qualcuno, mentre salgo le scale.

«Malfoy la stessa cosa vale per te lo sai?»

«Ma chi ti dice che io ti stia seguendo?!» continua standomi dietro.

«Certo certo, come no. Ora vattene. Grazie.» rispondo acida.

«Sta tranquilla, tolgo subito il disturbo. Forse non l'hai capito ma ho di meglio da fare che stare a seguirti.. o peggio stare con te.»

Gli occhi pizzicano. Alzo gli occhi al cielo cercando di non piangere, e aumento il passo focalizzandomi su Louis.
Pensavo volesse andare in Sala Grande, ma vedendolo continuare il suo percorso capisco che è diretto al giardino.
Attraversa l'entrata, arriva al centro del giardino si guarda in torno.. e vedendo che non c'è nessuno si tranquillizza.
Poco dopo, sento solo un risucchio e lui non è più davanti a me.

Strabuzzo gli occhi. Non è fattibile. Non ci si può smaterializzare ad Hogwarts.
Non è possibile.
Me lo sto sognando, penso strofinandomi gli occhi con le mani.

«Me lo devo essere immaginato. Non e possibile.» sussurro.

Indietreggio, ancora sconvolta per ciò che ho visto.
Mi volto per tornare nella Sala Comune ma la professoressa McGranitt mi ferma.

«Oh cercavo proprio lei signorina Latern»

«Mi dica professoressa» sforzo un sorriso.

«È arrivata proprio adesso una lettera da parte della sua famiglia, le chiedo di leggerla il prima possibile.»

«Okay va bene» dico un pizzico preoccupata.

Dopo averle augurato buona giornata, infilo la lettera nella borsa, e mi dirigo nei sotterranei.
Appena davanti alla porta della mia sala dico la parola d'ordine ed entrando.

«Ciao sfigata» mi "saluta" la Parkinson, seduta sul divano accanto a Malfoy.
Ovviamente la ignoro.

Mi siedo su una poltrona lontano da loro due, prendo la borsa e recupero la lettera che mi ha dato la Mcgranitt.
Apro la busta ed inizio a leggere.
Non ci posso credere. La mia vita sta andando piano piano in pezzi.

Il mio migliore amico che non mi parla da settimane, senza darmi spiegazioni.
Malfoy che mi fa credere di essere importante per lui, ma in realtà mi ha solo usata.
E ora questo.
Cos'altro poteva andare storto?

Mi alzo di scatto, recupero la borsa ed esco dalla Sala per raggiungere l'ufficio del preside.
Percorro i corridoi nel modo più veloce possibile.

«Sorbetto al limone» dico la parola d'ordine, appena arrivo davanti al gargoyle che "protegge" l'ufficio, e quest'ultimo mi permette di passare.

«Preside. La prego mi dica che è uno scherzo..» dico entrando e cercando di attirare la sua attenzione, dato che è preso da un qualcosa al di fuori della finestra.

«È un bel pomeriggio, non è vero?»
Il solito stralunato.

«Si professor Silente» dico cercando di mantenere la calma.

«Che cosa la turba signorina Victoria» risponde voltandosi verso di me.

«Questa lettera. È uno scherzo spero.» gli porgo la lettera tremando.

«Signorina Victoria, mi piacerebbe tanto dirle che è così, ma purtroppo non posso..» risponde con la sua voce cauta, osservando la lettera.

«Lei è sicuro di non potere fare nulla?»
Silente scuote la testa.

«Va bene, arrivederci» sorrido forzatamente ed esco dal suo ufficio senza aspettare una sua risposta.

Ripercorro la strada al contrario, ma poco davanti a me vedo Louis.
L'anno sta quasi per finire, e prima di tutto ciò che succederà voglio sapere che cosa gli sta succedendo.
Per cui aumento il passo e quando sono vicino a lui, lo prendo per la manica e lo trascino fino al bagno di Mirtilla ignorando le sue lamente.

Apro la porta, e lo mollo in modo non molto cauto e carino, per poi iniziare a parlare.

«Sono settimane che non mi parli. Posso sapere cosa sta succedendo al mio migliore amico? Ci sono sempre stata per te come tu ci sei stato per me e vedere che il nostro rapporto é cambiato da un giorno all'altro fa male, e non me lo spiego»

«Non puoi capire..» si limita a dire.

«Ma potrei provarci.. ti prego. La mia vita sta andando in pezzi. Sei l'unico che mi rimane qui dentro..» rimane in silenzio.

«Basta che non lo dici a nessuno.»

«Lo giuro.»

«Ti scongiuro.. non cambiare opinione su di me. Dopo tutto sono sempre io: Louis»

Ciò che vedo è quasi.. spaventoso.
Lo sfioro con le dita.
Dai suoi occhi noto tanta paura, gli scende anche qualche lacrima.
Lo attiro a me e lo abbraccio come non ho mai fatto.

Love and hate ➳ Draco Malfoy [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora