Quando Thomas torna a casa, aprendo la porta con le chiavi, per un attimo teme che ci sia sua madre ad aspettarlo per fargli la ramanzina per aver saltato la scuola e tutto il resto, ma ovviamente non c'è. Sono le due del pomeriggio, era rimasto tutta la mattina in giro con Kate e Newt, erano andati a fare colazione (che neanche Thomas aveva fatto quella mattina in realtà, preso dall' ansia, ma non lo disse a nessuno), poi erano andati a casa di Kate. Non proprio a casa, erano saliti direttamente sul tetto del palazzo e avevano continuato a parlare, seduti appoggiati a cornicione. Thomas non si era mai sentito meglio, con Newt al suo fianco che sorrideva, bevendo continuamente piccoli sorsi d' acqua dalla sua bottiglietta. Non si erano dati altri baci, si erano tenuti la mano un po' quando erano da soli. Sull' autobus, ritornando a casa, aveva flirtato un po' con Newt e non riusciva a non pensare alle parole di Kate: "Si vede lontano un chilometro che non vedete l' ora di scopare". E pensa a Newt e alla risata che ha fatto, era questo quello che voleva Newt? Era questo che voleva lui, Thomas? Se lo chiede mentre si toglie le scarpe all' ingresso, pensa che no, scopare non è la sua priorità. Si chiede se a Newt andrà bene. Si rende conto che la risposta alla sua domanda esiste già, ricorda Newt il giorno prima e il modo gentile in cui aveva sorriso quando Thomas si era fatto prendere dal panico, data la vicinanza dei due. Pensa che Newt è una persona più fantastiche che conosce, non è la prima volta oggi. Appena entra in camera, accende il computer e fa partire la sua playlist di canzoni, era un bel po' che non lo faceva. Si lascia cadere sul letto, con i piedi a terra. Guarda al soffitto mentre le sue canzoni preferite si susseguono, parte "Wild" di Troye Sivan. Quella canzone l' ha scoperta qualche settimana prima, gli piace il ritmo e non ha mai fatto caso alle parole. Adesso sì. Sente quasi la musica scorrergli nelle vene, sente la canzone infilarsi nella sua mente mentre ne ascolta le parole, ritrovando la sua storia in quella dell' altro ragazzo. Chiude gli occhi, la canzone finisce e se ne susseguono altre ma il ritmo di "Wild" rimane nella mente di Thomas per tutto il resto della breve playlist, intanto lascia andare i pensieri che lo portano di nuovo lontano, pensa a Newt e a Kate, a sua madre. Non cerca di calmarsi, stavolta, non ne ha la forza. Si ricorda quasi per sbaglio che non ha mangiato il pranzo, ma non ha fame. Si costringe ad alzarsi ed andare a mangiare appena finisce la playlist. Sono le due e trenta quando gli squilla il cellurare, per un attimo pensa che sia Newt. Ma è Peter, risponde subito: -Pronto Peter?- si sentono diversi rumori dall'altro capo del telefono, dovuti al forte vento che tira fuori. La voce di Peter è un misto tra il divertito e l' irritato. -Dove siete finiti voi tre cazzoni? Avete saltato scuola senza di me? - Thomas pensa che è una settimana che Peter sta sempre con la sua ragazza, Marie, e non esce più con loro, lascia stare, non ha la voglia di mettersi a discutere con il suo migliore amico. -Sì, Newt non stava molto bene e non ci andava di andare, siamo andati al parco.- Tutto vero. La risposta di Peter arriva dopo qualche secondo di silenzio. -Avvisarmi, no eh?- Thomas replica in tono divertito, cerca di calmare Peter. -Pet, non volevamo un cazzone come te fra i piedi.- Peter sembra capire. -Vabbè, non vi meritate la mia presenza fantastica, capisco. Comunque fottiti tu perchè la Bridge ci ha fatto dissezionare una rana oggi.- Peter cerca di farlo ingelosire, Thomas non casca nel suo tranello. -Sì, certo, e io sono mago Merlino. Quella vecchia decrepita della Bridge che vi fa dissezionare una rana.- Thomas sorride. -Ci dovevo provare, vabbè, ci vediamo dopo quindi?- Peter chiede e Thomas per un attimo non capisce. La festa di Halloween, ecco dove si devono vedere dopo. -Sì, sì ci vediamo dopo, ciao.- dice distrattamente prima di attaccare. Non ci vuole proprio andare, alla festa. Vorrebbe rimanere da solo o magari con Newt, non ha proprio voglia di travestirsi e andare alla festa con tutte persone che a malapena conosce. Si chiede se anche Newt ha voglia di rimanere a casa. Decide di scrivergli, ma poi si blocca pensando che poi potrebbe farsi condizionare dalla sua domanda. 'Che fare?' si chiede. Se manda il messaggio, potrebbe deludere Newt, ma probabilmente lo farebbe comunque non divertendosi. Alla fine scrive: "Ma a te va di andare alla festa stasera?" e invia, mette a posto i piatti sporchi mentre aspetta la risposta, che arriva appena ha finito. "Cazzo no, speravo che me lo chiedessi." Sorride. Pensa che deve fare il primo passo e invitarlo a casa sua, è un po' in imbarazzo. "Ti va di venire da me a cena?" Invia, poi si fa prendere dal panico. Cosa dirà a sua madre? Cosa faranno? Ce la farà a non impanicarsi davanti alla madre? E con Newt? Cerca di rilassarsi, pensa che andrà bene, possono vedere un film in camera sua. Ma a cena non va proprio bene, che dirà sua mamma di Newt che non mangia? E come si sentirà Newt a dover mangiare con lui? Pensa che forse è meglio farlo venire dopo cena, solo a vedere un film e chiacchierare. Scrive: "O dopo cena, ci vediamo un film" Invia, Newt è online e visualizza subito. "Bene, vengo per le nove? (Ps: sei un paraculo)" Thomas scoppia a ridere, pensa che Newt ha proprio ragione. "Per le nove è perfetto :)" scrive e invia. Spegne il telefono, ma suona subito dopo e Thomas lo riprende, è un messaggio di Newt che dice: "Occhio, dico a Kate che vengo a casa tua e non vado alla festa. Se ti comincia a dire robe strane sul fatto che ti voglio scopare, bloccala." Thomas arrossisce davanti allo schermo. "Perchè non è vero, ovviamente." Non risponde nulla, non riesce a scherzarci, anche se un piccolo sorriso si forma all' angolo della sua bocca.
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bones. newtmas!au
Teen Fiction[completa] -Mi sento costantemente troppo poco, troppo nascosto. Ma se pure decidessi di uscire allo scoperto, di mostrarti un lato di me che nessuno conosce, se anche io trovassi la forza di farlo, sarebbe troppo. Io sono terrorizzato dal fatto di...