15. Names

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Newt e Thomas si guardano intensamente. Sono passati si e no cinque minuti dal loro fidanzamento ufficiale. Thomas non riesce a smettere di sorridere. I due continuano a giocare l' uno con l' altro come potrebbero fare due gatti, alternando scappellotti e battute sarcastiche a baci leggeri e parole dolci. -Quanto hai aspettato?- sussurra Thomas, ha Newt seduto a gambe incrociate davanti a lui. -Per fare cosa?- chiede Newt con aria innocente, passandosi il dorso della mano ossuta sul naso. -Lo sai.- dice Thomas, vuole sapere da quanto aspettava di... fare quello che stanno facendo. È impaziente di sapere la risposta, un po' spaventato, anche. Newt guarda di lato, un po' a disagio, a Thomas viene voglia di baciarlo. Lo avrebbe fatto se Newt non avesse riportato lo sguardo su di lui. Il biondo gli prende la mano, appoggiata al ginocchio. -Abbastanza.- sorride leggermente, Thomas lo imita. Vorrebbe insistere ma ha paura di rovinare il momento. Si sporge in avanti e lascia un bacio sulla guancia di Newt, quello arrossisce. -Che fai? Arrossisci Sangster?- Thomas fa una finta faccia scioccata. Si mette una mano sul petto, continuando a recitare, l'altra è ancora appoggiata su quella del biondo, che gli passa un pollice sul dorso del palmo. -Cretino. Tu arrossisci come una femminuccia per ogni cosa che dico.- Newt lo guarda con uno sguardo di sfida. -Ma io ho il diritto, tu no.- ribatte Thomas facendo spallucce. Newt è confuso. Thomas apre la bocca per dire qualcosa, ma il biondo è più veloce e lo blocca alzando una mano. -Hai sentito?- il moro non capisce, Newt si guarda indietro, verso la porta, come se stesse ascoltando qualcosa. Si gira di scatto verso Thomas con uno sguardo quasi spaventato. -Lo senti?- Thomas si sta preoccupando, cerca di concentrarsi ma non sente nulla, se non le macchine passare sulla strada. -Sei tu che finalmente non stai dicendo stronzate, non è bellissimo?- Newt fa una faccia scioccata simile a quella del moro poco prima. Thomas vorrebbe tirargli un pugno. -Io non...- apre e chiude la bocca più volte. Newt ridacchia guardandolo. Thomas scoppia a ridere, non si trattiene. 'Se è così fidanzarsi con il proprio migliore amico, ci sto' pensa. Guarda la sua mano, ancora unita a quella dell' altro. -Non ci posso credere...- Sente il cuore che ricomincia a battergli contro le costole, non si era nemmeno reso conto di quanto fossero profondi i suoi sentimenti per Newt, è successo tutto così in fretta, non aveva realizzato quanto volesse questo. -Cosa?- chiede Newt dolcemente, Thomas pensa che questo lato di Newt non lo aveva mai visto, ma gli piace. -Mi sono fidanzato, con te.- Newt sorride e guarda in alto in un punto indefinito. -Neanche io.- Thomas stringe la sua mano, il biondo fa lo stesso. -Siamo ancora amici? Cioè, saremo i soliti scemi e tutto il resto?- Newt si passa una mano fra i capelli mentre sussurra, con un tono di voce quasi tremolante. -Come farei a trattenermi dal prenderti per il culo?- Ribatte Thomas, sporgendosi in avanti verso la guancia di Newt. Il biondo solleva lo sguardo e lo fissa negli occhi di Thomas. -Allora ammetti che ti piace il mio culo.- afferma. Il moro si sente a disagio. Non glielo ha mica mai guardato il culo a Newt, si chiede se è una cosa che i ragazzi gay fanno. Si sente stupido, come può chiedersi certe cose? -Ehm, non te lo guardo mica il culo.- rivela. Newt si avvicina a lui, le labbra piegate in un sorriso. -Io sì.- Thomas non sa se essere a disagio o prenderlo come un complimento. Newt gli lascia un fugace bacio sulle labbra. Thomas sente una scarica attraversargli il corpo. -Lo prendo come un complimento.- dice. Newt ridacchia. -Devo trovarti un soprannome.- Thomas si rende conto che tutti chiamano Newton "Newt", lui deve essere originale: chiama Kate ''Kay'' ogni tanto ed è l' unico che chiama Peter "Pet", è strano che non gliene abbia già trovato uno. -Newt non è abbastanza originale? Quanti Newt conosci?- Il biondo sembra sorpreso dall' affermazione di Thomas. -Solo tu, ma io devo distinguermi.- dice sorridendo sghembo. Newt ridacchia: -Ti sfido a trovare un soprannome decente per "Newton".- Guarda di lato, come imbarazzato dal suo stesso nome. Thomas ci pensa un secondo: -Newtie?- Il biondo gli scocca un occhiataccia. -Quanti anni ho? Tre?- Thomas alza le mani in segno di resa, quando le rimette sulle gambe, Newt le riprende. Thomas apre la bocca e la richiude un paio di volte, alzando lo sguardo al soffitto, cercando idee. -Hai un secondo nome?- Newt sembra avere un mancamento. -Se è possibile è anche peggio del primo, non te lo dirò mai.- Thomas sorride, ormai lo vuole sapere. -Come faccio a corromperti?- chiede, inseguendo lo sguardo del biondo. Quello piega la testa, guarda le loro mani allacciate. A Thomas viene un ' idea, allunga un po' le dita, comincia a lasciare dei piccoli grattini sul polso di Newt, si trattiene dal guardarlo, fissando lo sguardo sulle mani. Newt muove la testa, ma non le mani, Thomas continua. Pensa di provare a parlare con voce suadente, ma risulterebbe stupido, si limita a mantenere la voce ad un sussurro: -Sei sicuro?- finalmente incontra gli occhi del suo ragazzo. Il suo cuore fa una capriola al solo pensiero. Continua a passare le dita sul polso, lentamente. Newt sta sorridendo, Thomas ha una speranza. -Non te lo dico...- la voce di Newt non sembra molto convinta. Thomas sorride, cerca di fare il sorriso carino come fa lui. -Avanti, dimmelo... non lo dico a nessuno...- Continuano a guardarsi negli occhi, lui fa scorrere l' indice fino al palmo del biondo. -Non mi comprerai con dei grattini, Tommy...- Newt non è ancora convinto. Thomas non demorde, si sporge in avanti, le ginocchia dei due si scontrano. -Ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno, se tu me lo dici.- sussurra, continua a tentare. -No...- Newt rovescia la testa all' indietro. Poi di scatto torna a guardare Thomas negli occhi, i loro visi a pochi centimetri. -Se lo dici a qualcuno, ti uccido.- dice il biondo. Il moro sorride vittorioso, continua a fare i grattini all' altro. -Sto aspettando...- dice impaziente. -Il mio secondo nome è Elijah...- Newt abbassa lo sguardo. Thomas spalanca la bocca, un po' tetrale. -Newton Elijah Sangster?- Newt ridacchia e scuote a testa. -C'è altro?- Thomas questa volta è davvero sorpreso. -Newton Elijah Brodie Sangster, doppio cognome.- Il biondo fa un sorriso amaro, Thomas scoppia a ridere. Newt gli da' un pugno leggero sulla spalla: -Non te lo dovevo dire.- Thomas si lascia cadere all' indietro per evitare altri pugni dal biondo, continua a ridere. -Adesso tocca a te!- lo richiama Newt, lasciando stare il tentativo di picchiarlo. -Ehm...- Thomas prende tempo, in realtà sa' cosa dire, ma non ha intenzione di farlo. Sente Newt muoversi ai suoi piedi. Newt fa una mossa azzardata, Thomas sente il cuore che ricomincia a battere, alza un po' la testa per vedere cosa sta facendo l' altro, ora Thomas è sdraiato, chiude gli occhi. Newt si posiziona sopra di Thomas, le braccia magre tese nello sforzo di tenersi sollevato. Il moro sente le gambre di Newt aderire alle sue, i loro bacini scontrarsi dolcemente. Apre gli occhi, c'è Newt che gli sorride, le mani ai lati del suo petto. Thomas insipira profondamente, si sente le guance bruciare. Il biondo non sembra particolamente a disagio, Thomas non può non pensare a un piccolo particolare della vita di Newt: Adam. -Devi dirmelo.- Newt lo guarda negli occhi, Thomas centra di concentrarsi sulle parole e non sul 'resto'. -Se è una stronzata ti picchio.- continua, quasi serio. Thomas è in trappola, sospira leggermente e confida a Newt il suo segreto: -Io...

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