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Quanti sogni si hanno da bambini, a volte cose impossibili da realizzare, a volte cose che hanno bisogno solo di tanto lavoro e voglia di arrivare alla vetta. Studio, tanto studio e passione. Sin da bambina ho avuto solo un sogno, quello di aiutare la gente diventando un bravo medico. Anni di duro lavoro, di pianti, di gavetta e di urla da parte dei superiori. Anni che nonostante tutto mi hanno portato dove sono adesso, qui, mentre cammino lungo il corridoio del "California Hospital Medical Center" di Los Angeles. Sono un medico ma più specificamente sono un chirurgo pediatrico. 

Sono il primario del reparto.

Quando si sceglie questo lavoro bisogna avere la consapevolezza che il tempo da dedicare a se stessi quasi non esiste, che bisogna sempre essere pronti per ogni urgenza dimenticando tante volte anche i weekend e le serate con amici. Consapevoli che i turni non finiscono mai agli orari stabiliti, anche se qui la giornata è meno frenetica. 

Bisogna essere forti quando un paziente non ce la fa e trovare conforto nel fatto che la morte non lo farà più soffrire, ma non è sempre così soprattutto quando si tratta di giovani vite.Quando succede ti assale una spiacevole sensazione di vuoto, come se venisse a mancare qualcosa di grande, una  persona che potrebbe cambiare il futuro. Quando succede siamo tutti in lutto ed ogni volta è sempre lo stesso dolore.

Adoro i bambini, adoro la purezza dei loro sorrisi che si riflettono nei loro occhi, adoro passare del tempo con loro e per quelle ore guardare attraverso i loro il mondo, sembra tutto così semplice e bello. Adoro quando riesco a dedicare del tempo per giocarci insieme. Sono felice, mi fanno sentire bene e mi fanno tornare indietro nel tempo. Genuini e schietti, non conoscono timore quando devono incolparti o quando hanno bisogno della tua attenzione. Si sorprendono per un nulla, anche solo guardando la pioggia che cade mentre noi tentiamo a chiudere i cuori e lasciare che tutto ci scivoli addosso...lasciamo segnarci solo dalle cose brutte. Vola la loro fantasia, in quel luogo così accogliente e magico che abbiamo dentro. Esatto, tutti lo abbiamo...perchè è vero che in ognuno di noi c'è un bambino, solo che a volte lo perdiamo di vista e guardiamo solo il nostro aspetto fisico che cambia con gli anni. Ma quell'animo bambino dentro noi non cresce mai. 

Oserei dire che l'isola che non c'è si trova nel nostro profondo ed è la dimora del fanciullo interiore.

Sono tre anni che mi sono traferita qui a Los Angeles e dopo le difficoltà iniziali tutto procede per il meglio. Ho conosciuto dei miei colleghi che poi sono diventati miei amici ed è qui che ho trovato due persone meravigliose che considero come sorelle: Dinah Jane Hansen e Normani Kordei. 

Dinah è una psicologa, ama il suo lavoro ed è amata dai ragazzi che stanno qui. Questo le ha permesso anche di aprire un consultorio tutto suo dall'altra parte della città.Normani invece è un ginecoloco, il primario di ginecologia dell'ospedale. Dinah e Normani sono sposate da due anni e si amano come il primo giorno, lo leggo nei loro occhi. 

Poi ho conosciuto il mio migiore amico Shawn Mendes uno dei migliori chirurghi e sua moglie Alexandra, infermiera. Hanno un figlio di pochi mesi e sembrano proprio la famiglia perfetta.

E  poi tanti altri colleghi che mi hanno accolta nella loro grande famiglia lavorativa.

A proposito di famiglia...la mia vive a Miami, mamma cubana e papà messicano. Ho una sorella più piccola di nome Sofia ed è il mio più grande orgoglio. Ops, non mi sono ancora presentata...che sbadata. Mi chiamo Karla Camila Cabello, ho 28 anni, sono lesbica e adoro la musica.

<Dottoressa Cabello sempre persa nei suoi pensieri>

<Dottor Mendes buongiorno anche a lei> sorrido al mio amico

<Buongiorno a te. Io ho appena finito il turno di notte e non vedo l'ora di riposare un po'>

<Lavorato tanto?>

~Camren in corsia♡~ G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora