LAUREN
A volte ci teniamo tutto dentro perchè solo noi possiamo capire davvero cosa succede.Tutta la gente non potrà mai comprendere pienamente quello che è il nostro pensiero, quelli che sono i nostri timori...perchè ognuno di noi guarda il tutto da una prospettiva differente, ognuno reagisce alla vita a modo suo. Ed è quello che ho sempre fatto, mi sono tenuta dentro tutto perchè il dolore della mia anima non è pienamente comprensibile. La mia famiglia, i miei amici hanno sempre tentato di smuovere qualcosa, di farmi aprire, di farmi sfogare ma non l'ho mai fatto davvero. A volte, semplicemente perchè era ovvio che provassi dolore, parlavo miseramente delle mie emozioni. Anche per mettere finalmente a tacere le mille chiacchiere e i sensi di colpa dei miei genitori nel sentirsi impotenti.
Persone come me, per questioni caratteriali, tendono a tenere tutto dentro senza dare così la possibilità alle paure a alle preoccupazioni che ci affliggono di trovare una soluzione. Sono consapevole che questo comportamento lede mentalmente e fisicamente. Ma da sempre erigere delle mura è sembrata la soluzione più naturale e spontanea per difendermi dalla sofferenza.
E forse il mio pensiero è sbagliato, perchè guardando tutto da un altro punto di vista mi accorgo che la realtà è ben diversa. Che comportarsi in questo modo non fa che evitare di affrontare il problema.
Vigliacco, viene definito chi scappa.
E si, lo sono anche io. Lo sono perchè non ho avuto mai il coraggio di guardare in faccia il mio dolore e di urlargli contro con tutta la forza... e poi, chissà, diventare anche amica con esso e imparare a convivere quasi pacificamente. Non ho avuto il coraggio di aprire gli occhi e affontarlo, ho preferito tenerli bassi,in soggezione, e guardare solo in piccola parte la strada del futuro.Ma nella scarsa visuale non ho notato che quel dolore diventava sempre più forte e acquistava potere su potere, fino a quando mi avrebbe annientata.
E non ho voluto che medici mi aiutassero, non ho mai voluto nulla. Perchè pensavo di sapere quale fosse la risoluzione al mio problema. Ignorare e nascondere. Ma oggi posso dirvi che sfogarsi fa bene. Parlare a cuore aperto può essere un immenso sollievo, anche se non toglierà quella sensazione di malessere. Dopo averlo fatto rimani stupita, come se dopo anni di apnea tornassi a respirare e anche se ti riporta indietro a quegli eventi, a quello che hai provato, poi ti senti un po' più libera e un po' più forte.
Esprimete i vostri disagi, il vostro bisogno di liberarvi che nascondete in fondo alle emozioni anche se l'interlocutore non capirà del tutto.
Parlare con chi di dovere aiuterebbe ad affrontare i fantasmi che ci portiamo dentro, ma se c'è timore o il sentirsi "anormali" nel fare ciò per colpa delle sbagliate definizioni, che vengono attribuite dalla società, a queste figure professionali...potete fare un primo passo e iniziare a parlarne con chiunque. Che sia di famiglia, o un amico, o il ragazzo, o un insegnate...o anche un estraneo. Ma parlatene.Occorre affrontarle di petto le situazioni. Delle volte occorre urlare quando si sta male. Servirà a noi stessi. Tenere tutto dentro non fa che ristagnare e ristagnando prima o poi ci farà ammalare e dopo sarà difficile guarire, questo è il consiglio da medico che ho sempre dato...anche se ho fatto il contrario, anche se ho sbagliato.
Alcuni hanno paura di disturbare con le loro preoccupazioni, altri per carattere tendono a stare in silenzio per non far soffrire. Niente di più sbagliato. Parlate e parlate tanto. Solo così eviterete di stare male. Oggi Camila mi ha fatto capire questo e che anche la persona più forte si stanca, può cedere e non bisogna mai vergognarsi di chiedere aiuto. Fare affidamento sempre e solo su se stessi è quello che ho sempre fatto, ma a volte concediamocelo un po' di riposo. Lasciamo che qualcun altro tenda le rete mentre stiamo precipitando e che poi ci aiuti a rimetterci in piedi.
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~Camren in corsia♡~ G!P
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