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CAMILA

E' notte fonda, sono in camera da letto ma non riesco a dormire senza Lauren. Senza sapere dov'è e come sta o cosa le passa per la testa. Sono così arrabbiata con lei ma allo stesso tempo preoccupata. 

Ad interrompere i miei pensieri è il rumore della porta che si apre delicatamente, guardo l'orologio e sono le 3:45. Sospiro tranquillizzandomi dato che è tornata a casa da sola. I suoi passi sempre più vicini, chiudo gli occhi fingendo di dormire. Sento il suo sgurdo su di me segno che si è fermata vicino lo stipite della porta, sospira avvicinandosi al letto e sedendosi. 

<L'ho fatta grossa sta volta> mormora togliendosi le scarpe e appena la sua testa tocca il cuscino accendo la luce e mi volto. Il trucco sbavato, i segni delle lacrime e mi guarda con quegli occhioni che implorano di perdonarla. 

Ricordo le sue parole, ha esagerato non posso fargliela passare liscia sempre.

<Camz->

<Camz niente, alzati>

<Come?>

<Alzati, non ho la minima intenzione di condividere il letto con te> detto ciò la spingo leggermente per farla alzare e lei lo fa

<Camila lascia che mi scusi, che ti spieghi quel->

<Non voglio sentire nulla. Sono le 4 del mattino e tra due ore devo andare a lavoro. Non voglio dormire con te, ringrazia che ti abbia fatta entrare> prendo il suo cuscino e glie lo lancio contro<Vai a dormire sul divano>

<Ma è scomodo, non ci entro neanche>sussurra 

<Non mi interressa, dormirai seduta>

<Parliamone>

<Buonanotte Lauren> mi volto coprendomi col lenzuolo e chiudo gli occhi, dopo qualche secondo lascia la camera in silenzio.


LAUREN

Nulla, assolutamente nulla.

Dopo quelle due parole non mi ha degnata di nulla.

Stamattina le ho preparato la colazione, l'ho aspettata per venire in ospedale insieme, ho cercato di parlare ma niente, come se non esistessi. 

Si è svegliata, ha preparato un solo caffè nonostante la colazione già pronta e poi si è preparata ed è andata via.

Anche qui mi evita costantemente e le altre, compresa mia sorella, mi guardano male.

Devo provarci ancora, mi avvicino alla mia ragazza intenta a parlare con degli specializzandi.

<Dottoressa Cabello, posso parlarti un attimo?>

<Mi dispiace dottoressa Jauregui, ma sono impegnatissima>

<Ma siamo in pausa>

<Esatto e la mia pausa voglio passarla con i miei specializzandi oggi. Non ho tempo per nessuno>

<E' una cosa urgente> insisto

<Si tratta di lavoro?>

<No ma->

<E allora la pausa pranzo è un mio diritto, lei non può ostacolarla in nessun modo. Arrivederci> mi volta le spalle andandosene con i ragazzi

<Questa volta te la farà pagare> sussulto <Sorellina cara, non ti prendo a sberle soltanto perchè Camila ci ha chiesto di non fare nulla e di rispettare la sua decisione>

~Camren in corsia♡~ G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora