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LAUREN

Sono a casa per cambiare i miei abiti e dopo andare a lavoro. Sono ancora un po' scossa per quello che è accaduto stamattina, il mio attacco di panico. Ogni volta che succede il mio umore non è dei migliori.

Da quando ho salutato Camila non mi capacito di come sia riuscita con un solo abbraccio a farmi tranquillizzare. E' assurdo che la vicinanza di qualcuno possa avere un effetto del genere. Neanche mia moglie aveva una tale efficacia su di me, quando ero nervosa o arrabbiata mi lasciava il mio spazio perchè in quei momenti volevo stare da sola e tranquillizzarmi per conto mio. Lei invece in quel momento mi ha abbracciata e tutta la negatività che risiedeva in me è evaporata. Per non pensare che stavo di nuovo per baciarla, ma questa volta ha fatto si che le nostre labbra non entrassero in contatto neanche un secondo.

Faccio rapidamente una doccia e lego i miei capelli in una coda ordinata. Scelgo un outfit elegante, un pantalone e una giacca nera con una camicia di seta bianca. Un trucco leggero per risaltare i miei occhi e un rossetto rosso a contornare le mie labbra carnose. Il tutto completato da un paio di tacchi a spillo.Prendo le mie cose ed esco di casa per raggiungere l'ospedale. 

Come ogni mattina le strade di Los Angeles sono intasate dal traffico e così mi tocca aspettare e automaticamente arriverò in ritardo. Mi guardo intorno soffermandomi su tre soggetti, sono due donne e una bambina. Stanno passeggiando mentre si tengono la mano e di tanto in tanto fanno saltare la bambina facendola sorridere felice. Sono felici. Lo si scorge dai loro volti rilassati e sorridenti.

Avere una famiglia è un dono prezioso...ed io ero arrivata vicinissima a realizzare il mio sogno. Sospiro mentre seguo con gli occhi le tre figure prima che la moltitudine di gente le inghiottista e ripenso alla felicità perduta.

CAMILA

Sto facendo il solito giro di routine nelle stanze dei miei pazienti. Come al solito mi trattengo più del dovuto poichè mi fermo a chiacchierare, ridere e scherzare con loro. Non ho ancora visto Lauren da quando sono arrivata e una parte di me vorrebbe andarla a trovare e magari le porto un caffè ma l'altra parte, forse più razionale è piena di dubbi e timori. Non so come dovrei comportarmi adesso. La serata che abbiamo trascorso insieme è stata fantastica, almeno per me; mi sono divertita moltissimo e mi è piaciuta la sua compagnia. Anche a quel mancato bacio dove il mio autocontrollo mi ha sostenuta fortunatamente. Ma oggi è un altro giorno e siamo sul posto di lavoro, certo lei è il mio "capo" e sicuramente devo riservarle un trattamento professionale ma offrirle un caffè non è nulla di eclatante, si potrebbe fare no?

<Mila>

<Ehy Vero>

<Nella stanza 204 è arrivato un bambino stamattina e i suoi genitori vogliono che sia tu a visitarlo>

<E' urgente?>

<Non credo, non sembra stare male>

<Va bene, finisco il giro e vado a visitarlo>

<Va bene. A dopo> sorrido ed entro nella stanza dove i pazienti sono i più piccoli

<Ciao piccoli venite ad abbracciare Camila!!!> dico felicemente.

***

<Salve sono la dottoressa Cabello> entro nella stanza 204 presentandomi e salutando le tre persone all'interno della stanza. Ho come l'impressione di averli già visti ma non ricordo dove.

<Salve dottoressa siamo i signori Clark e questo è nostro figlio Harry> il ragazzo sorride ed io ricambio

<Ciao Harry è un piacere conoscerti> porgo la mia mano che subito afferra<Allora cosa ti ha portato qui?>

~Camren in corsia♡~ G!PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora