Capitolo sei

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Lucinda's pov.

Quella mattina ero seduta sul letto e ripensavo a quella voce. Era strano, ma era come se mi avesse stregata, e il bello della storia era che io non conoscevo un bel niente di quel cantante. A parte il suo nome. Zayn Malik.

In quel momento squillò il mio cellulare.

-Pronto, chi è?- risposi con una voce debole e assentate.

-Ciao Lucinda, sono ehem Joy.-

-Joy chi?-

-Quante Joy conosci?-

-Ah sei tu?- risi.

-Sì sono io. Allora viso dolce ci sarai oggi vero? Non darci buca ti prego!-

-Certo che ci sarò!- dissi saltando giù dal letto e entrai in bagno per lavarmi i denti.

Mi guardai allo specchio e sorrisi. Mi sentivo nuova ed eccitata per sta sera. Chissà perché da quel famoso giorno sentivo che la mia vita stava per prendere una nuova direzione.

-Fantastico ehm allora...-

-Allora...?-

-Senti, insomma, non so come chiederti ma puoi portare con te anche...-

-Nolan?-

-No...-

-No?-

-Sì, ti prego!-

-Ma Joy, lui è più piccolo di te di due anni ed è mio fratello!- dissi.

-L'amore non ha età!- ribattè.

-Amore?- ripetei confusa. -Ma non vi conoscete nemmeno!-

-Daiii!-

Sospirai alzando gli occhi al cielo.

-Okay, ci provo!-

-Fantastico!- esclamò lei dal altra parte del telefono. -Ti ho mai detto che sei forte?-

-No.-

-Sei forte viso dolce!-

Dopo essermi lavata i denti, fatto un bel bagno caldo ritornai in camera e aprii l'armadio cercando qualcosa di normale da mettermi ma alla fine optai per una gonna color cachi a vita alta e una camicia di seta azzurra. Sotto la gonna indossai dei collant trasparenti a pois e misi le mie amatissime  dr.martens bianche. Raccolsi i miei capelli in una coda alta e mi truccai con un po' di fondotinta e del mascara. Dopodiché andai in camera di Nolan.

Lui stava giocando alla PlayStation seduto a gambe incrociate sul letto come un bambino.

-Ciao Nolan.-

-Ciao, wow dove stai andando?- salutò lui senza nemmeno guardarmi.

-Cosa stai facendo?- chiesi senza rispondere alla sua domanda.

Smise di giocare e mi guardò.

-Okay, sputa il rospo. Cosa vuoi?-

-Bhe, sai che oggi io esco con alcune mie amiche...bhe se si può definirle amiche visto che ci conosciamo solo da ieri..-

-Joy?- chiese lui prima che finisca di parlare.

-Sì e Lolly e altri loro amici.- dissi. -Vuoi venire con me?-

-Sul serio?-

-Sì é meglio di stare casa a giocare alla PlayStation!- risposi -E poi sai che vado nel panico a volte.- menti.

-No, non lo so.-

-Beh ora lo sai. Vieni vero?-

Lui mi guardò stupito poi annui mentre io saltai sul posto per la felicità come una bambina che tre anni.

Verso le sette eravamo tutto pronti. Mi specchiai di nuovo. Era un outfit normale il mio e mi piaceva molto. Quando la macchina bianca di Lolly arrivò, presi il mio cappotto grigio e uscii dopo Nolan che era tutto bello e profumato. Aveva indossato una normale paio di skinny jeans strappati alle ginocchia e una felpa grigia con le stampe di alcuni piccoli mostriciattoli.

Joy ci aspettava fuori dalla macchina.

-Ciao Joy. Lolly!- dissi salutandole.

-Ehm.- Joy tossì per attirare l'attenzione.

-Ann sì, allora loro sono Lolly e Joy.- dissi guardando mio fratello che intanto sorrideva a Joy come se fosse un ebete.

Gli diedi una gomitata per riportarlo sulla terra.

Dopo un ora e mezzo di film, un film davvero orribile e lontano mille miglia dai miei gusti scelto da Lolly, ci incontrammo con gli altri ragazzi e decidemmo di andare in un ristorante carino e tranquillo dietro angolo.

-Quindi, voi siete i famosi fratelli Montrose?- chiese Andy, il fratello di Lolly sorridendo a me e a Nolan. Avrà avuto due o tre anni più di noi. Nella compagnia di Lolly e Joy, apparte Andy, c'era la sua ragazza Carola. Sabrina e la sua fidanzata Vicky e altri due ragazzi: Elija e Luke, tra l'altro era il più carino di tutti. Aveva un aria dolce e simpatica, sempre con un sorriso stampato sulla labbra. Per fortuna Nolan si era trovato benissimo con Joy e gli altri, sopratutto con Joy.

Quando la macchina di Lolly si fermò davanti ad un ristorante capii che quello non era il ristorantino tranquillo che aveva detto Andy, bensì era un ristorante di lusso. Long Square.

-Ma questo è Long Square, non un ristorante tranquillo.- si lamentò Joy a bassa voce appena scese dalla macchina. -Il cibo costa un botto, qui!-

-Perché hai voluto venire qui?- domandò Carola guardando Andy.

-Scusate ho pensato...-

-Cosa? Che dato che mia amica é ricca possa pagare tutto il conto a sue spese?- gridò Lolly attirando l'attenzione di un paio di persone attorno.

Amica?

Io guardai Nolan. A me e a Nolan piacevano la Long Square, era un ottimo ristorante, il cibo era una vera delizia, ma non era il momento di dirlo davanti a tutti. Pochi potevano permettersi di venire a mangiare lì.

-Bhe non c'è problema.- dissi piano.

-No, tu stai zitta. Andiamo da Nando's che ti piaccia o no!- disse Lolly rivolgendo al fratello.

-È un ristorante messicano.- disse Sabrina rivolgendomi la parola per la prima volta da quando Joy ci aveva presentate sta sera e poi salì in macchina.

Nando's era un ristorante abbastanza grande, ben accogliente e odorava di spezie.

Appena entrai lì dentro senti la sua voce. Di Zayn Malik.

Oh allora questo è un vizio.

"It makes your lips so kissable, and your kiss unmissable, your fingertips so touchable, and your eyes Irresistible"

Mi girava la testa. Ero ossesionata da quella voce che a volte mi facevo paura da sola. Era colpa della musica, anche qui c'era la musica dei One Direction. Mi guardai attorno e tra la folla notai una faccia famigliare ma bellissima e un sorriso tanto bello da fermare il cuore all'istante.

Era la sua. Lui era lì, seduto su quel tavolo che rideva e scherzava con i suoi amici.

Mi stava seguendo o era solo una coincidenza?

Credetti che per un nano secondo il mio cuore avesse smesso di battere, perché vedevo solo lui in mezzo a tutta quella folla di gente. Lo guardai, mi sentivo una pedofilia.

Lui alzò la testa e i nostri sguardi s'incrociarono. In quel momento sentii qualcosa di strano. Era come se dentro di me ci fosse qualcuno che dava pugni in giro. Faceva male, ma quella sensazione era bellissima ed era reale. Lui mi fece un sorriso a trentadue denti, sempre guardandomi negli occhi e io ricambiai il sorriso mentre il cameriere ci indicò un tavolo libero.

Anche quella sera sarebbe stato indimenticabile.



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The secret love ||z.j.m.|| IN SOSPESODove le storie prendono vita. Scoprilo ora