The secret love ||z.j.m.|| IN SOSPESO

Capitolo dieci

Lucinda's pov.

Luke mi teneva per mano mentre ci incamminavamo verso i divanetti all'angolo. Sembrava avesse paura di perdermi in mezzo a tutta questa gente.

Mi guardò, cazzo, lui era stupendo. Potrei anche innamorarmi di un ragazzo così, eppure non facevo altro che pensare a Zayn. Lui che mi bacia poi sparisce nel nulla per delle settimane. Non avevo nemmeno il suo numero. Ma era ora di andare oltre, anche se avevo dei seri dubbi su questo. Sorrisi a Luke spostando i capelli dalla mia faccia. Andammo a sederci.

-Allora?- chiese Elija buttandosi sul divanetto accanto a Lolly.

Guardava me e Luke.

-Allora cosa?-

-Dai ragazzi non negate! Sappiamo come stanno le cose. Voi due state insieme!- canticchiò.

-No!- dissi subito prima che Luke potesse dire qualcosa altro dopo quel suo "Err".

-Eh no, la mia non era una domanda!-

E ora? Io e Luke non stavamo insieme, ma lui sembrava tanto convinto. All'improvviso mi sentii nervosa.

-Io e Luce siamo solo amici. Non stiamo insieme!- disse lui.

Gli altri rimasero per un attimo in silenzio, anche Nolan. Stranamente.

-Okay ragazzi, cambiamo l'argomento!- esclamò Vicky. -Quando arriva la torta?-

-Quale torta?- Sabrina era sorpresa.

Lolly fece il segno ad una barista di portare la torta con delle candeline scintillanti.

-Ma ragazzi!- mormorò lei con le lacrime agli occhi.

-Siete i migliori!- disse felice.

In tanto che lei spegneva le candeline ed esprimeva il suo desiderio io sentivo lo sguardo di qualcuno su di me. Alzai lo sguardo.

Che diamine lui era lì. Bello come sempre con quei suoi capelli scuri, lo sguardo malizioso ma sexy.

Indossava un paio di jeans neri e stretti, una camicia bianca con le maniche tirate su e semi sbottonata.

Sembrava un dio greco.

All'improvviso ebbi dei brividi lungo la schiena. Lo faceva apposta a sorridermi e a continuare a fissarmi.

Mi stava provocando. Mi alzaì di scatto senza che me ne rendessi conto.

-Dove vai?-

-Ehm...devo fare una telefonata.-

-Okay, torna presto.-Nolan mi guardò stupito.

-Vado fuori che c'è meno chiasso, arrivo tra poco!- dissi e uscii dalla porta.

Presi un bel respiro.

Aria fresca mi entrava nei narici e raffreddava tutto il mio corpo. Fuori faceva freddo, eravamo pur sempre a novembre, ma per drink che avevo preso non sentivo tanto freddo.

Grazie Vodka.

Mi sedetti sul gradino vicino all'entrata con la testa affondata tra le ginocchia.

Le lacrime stavo per scendere.

Avevo paura e non sapevo nemmeno perché. Pensavo che questa vita spericolata senza regole e libera fosse bella e divertente piena di momenti emozionanti e bellissimi, ma tutto era sotto sopra e io intanto non avevo combinato niente.

La storia di Zayn mi faceva male. Molto male.

Vidi un'ombra, qualcuno sedersi accanto a me.

Alzai lo sguardo ed era lui.