●●Parte 24●●

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Quanto tempo era passato?
Un ora?
Oppure due?
Giorni?
Settimane, mesi,anni o addirittura secoli perché io non lo sapevo, non avevo minima idea di quanto tempo fosse passato da quel famoso giorno.

Quattro giorni.

Erano passati solo quattro giorni.

Il 21 Dicembre. Il giorno della sfilata.

Aspettavo con ansia il mio turno delle prove della sfilata di oggi.

Ero felice perché avevo fatto conti con la mia coscienza, ero felice perché avevo finalmente detto a Zayn come stavano veramente le cose.

* FLASHBACK *

-Di che stai parlando?- domandai con una voce rotta mentre il mio cuore non smetteva di battere.

Allora Zayn sapeva tutto!
Tutto di me e della mia famiglia e della mia carriera da modella.

-Oh andiamo Lucy per quanto pensavi di mentirmi?- alzò la voce.

Sospirai, tanto valeva giocare a carte scoperte ormai.

Che cosa avrei potuto dire? Che si sbagliava e che non ero Lucinda Blair Montrose? Sarebbe come negare l'evidenza. Ormai non avevo nulla da perdere.

-Come l'hai saputo?-

-Allora è vero?- ringhiò furioso.

Diede una calcio alla sedia accanto facendomi prendere spavento.

-Perché cazzo mi hai mentito, eh?-

-Oh andiamo non sono stata l'unica a mentire!-

-Cazzo tu sei una stupida Lucinda. Avresti potuto dirmi la verità cazzo!-

I suoi occhi erano due fessure scure piene di rabbia. Aveva il respiro irregolare e stringeva i pugni furiosamente, quasi far diventare bianche le sue nocche.

Mi allontanai da lui.

-Lasciami in pace Zayn, sono felice che sia finita così. Tanto prima o poi saresti venuto sapere, quindi meglio prima che tardi!- disse quasi come se fosse colpa sua.

-No!- ringhiò facendomi sussultare. -No cazzo. Adesso mi spieghi il perché! Non sopporto l'idea di essere ingannato. Non da te. Perché mi hai mentito sulla tua vera identità?- mi si avvicinò pericolosamente.

Feci un passo in dietro e lui uno in avanti. Ammetto che in quel momento mi stavo cagando addosso.

Fece un altro passo in avanti e io di conseguenza uno in dietro fino ad andare a sbattere contro le fredde piastrelle del muro. Zayn mise i pugni ai lati della mia testa bloccandomi tra il muro e il suo corpo.

-Perché mi hai mentito?- chiese un'altra volta, ma questa volta scandendo bene le parole.

Cominciai a tremare sotto il suo sguardo.

-Tu pensi che sia facile per me Zayn?- cominciai con una voce debole. Avevo una paura matta di lui. Non rispose perciò continuai.

-Io non ho mai voluto essere Lucinda Blair Montrose.- dissi con fermezza.

Si trattava della mia vita.
-Non ho mai chiesto di essere una super modella del cazzo e di finire su tutti i giornali eccetera. Io volevo solo essere una ragazza normale. Avere una vita normale, fare tutto quello che fa una ragazza normale della mia età. Volevo andare ad una scuola, non studiare a casa, volevo avere delle amiche con cui passare il tempo parlando dei ragazzi, fantasticando sul futuro, parlare dei gossip e degli idoli, volevo innamorarmi del ragazzo figo della scuola, quello carino, gentile, premuroso, intelligente e passare il resto della mia con lui. Volevo avere quel amore che brucia l'anima, quello con la A maiuscola, quello che non dimenticheresti nemmeno con un amnesia totale. Eppure guardami Zayn: non ho niente di tutto questo. Non ho mai avuto niente di tutto questo. Se un ragazzo mi si avvicinava era per i miei soldi oppure per sesso o per un po' di fama. Allora perché io sono così importante per te Zayn? Infondo non sapevi nemmeno chi ero al inizio. Ero una qualunque per te, una che non sapeva un cazzo degli One Direction. Perché mai una come me dovrebbe piacerti?- tirai su col naso mentre le lacrime cadevano a litri lungo le mie guance rosse.

The secret love ||z.j.m.|| IN SOSPESODove le storie prendono vita. Scoprilo ora