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Questa mattina, incredibilmente, non appena ha trillato la sveglia i miei occhi hanno deciso di aprirsi come il vaso di Pandora. Sono saltata fuori dal mio letto e ho fatto una doccia rinfrescante per ben trentacinque minuti. In realtà non mi capita molto spesso di fare le cose con così tanta comodità, di solito faccio tutto in fretta per arrivare in tempo ovunque debba andare, ma oggi mi sento... bene?
No, forse bene non è il termine adatto, ma non sto per niente male. Non so se sia dovuto al fatto che ho dormito come un ghiro o per questa specie di stato di apprensione che sento nel sapere che tra meno di un'ora Harry passerà a prendermi per andare a... in realtà non ho ben capito cosa si aspetti da me, ma lo scoprirò.

Apro l'anta dell'armadio e prendo dei semplici shorts neri con una camicetta bianca, ovvero la prima cosa che ho trovato davanti agli occhi. Indosso i sandali e mi guardo allo specchio: sto bene.
Sto bene? Giro la testa di lato e mi osservo ancora una volta: tutto o nero o bianco.
Faccio spallucce. Infondo devo solo accompagnare Harry da qualche parte, non ho bisogno di vestirmi in modo particolare.

Vado in bagno e applico un po di mascara sulle ciglia, ma ancora una volta non mi sento soddisfatta del lavoro, così prendo una matita nera e traccio una linea scura su entrambe le palpebre. Si, così può andare.
Non che il trucco sia importante, ovvio, ma voglio fare bella figura se stiamo per andare in una specie di pasticceria, infondo in qualche modo potrei trovare dei potenziali acquirenti. Importare i miei dolci all'estero sarebbe un grande affare per la Rolls Royce. Sarebbe leggermente complicato, ma niente è impossibile, e poi un po' di pubblicità mi farebbe comodo.

Torno in camera e come un'idiota mi ritrovo ancora una volta con la testa nell'armadio. Nero e bianco vanno bene per un incontro di lavoro galante in un lussuoso ufficio di Manhattan , io invece devo fare dei dolci per degli amici di Harry nella piccola cittadina di Holmes Chapel.
Prendo un vestitino verde con dei fiorellini e lo indosso con una cinta bianca , e al posto dei sandali infilo le All Star bianche. Per sicurezza prendo un cardigan bianco e lo infilo in borsa; non so ancora bene come si comporta il meteo da queste parti, anche se è estate. Mi guardo allo specchio e annuisco soddisfatta. Casual e comodo, mi piace molto di più adesso.
Prendo la mia borsa marrone e la metto su una spalla per poi andare in cucina. Ho una fame da lupi.

"Oh buongiorno"mi dice Grace intenta a bere una tazza di caffè.
"Buongiorno"rispondo fiondandomi subito in frigorifero.
Se non ricordo male la zia aveva lasciato della crostata ieri...
"Non ci sperare, la zia Ruby ha spazzolato tutto, la cercavo anche io"mi informa mia sorella.
Mi volto indignata. Non poteva lasciarne un po anche a noi? Infondo siamo sue ospiti. O come minimo avrebbe dovuto farne un'altra.
"Ecco cosa succede quando lasci New York!"borbotto prendendo del semplice latte e cacao.
Mi siedo accanto a lei e afferro un biscotto dal cestino sul tavolo.
Almeno tetta taglia sette non dimentica mai di fare la spesa...
"Come mai in piedi a quest'ora?"mi domanda.
Continuo a sgranocchiare il secondo biscotto e alzo gli occhi alcielo. Perchè vuole saperlo?
La vedo stringere tra le mani la sua tazza di caffè ormai mezza piena , mentre i suoi occhi mi fissano indagando.
"Commissioni"rispondo semplicemente.
Continua ad osservarmi guardinga, eppure sa che quando le rispondo sul vago non deve continuare a domandare.
"Che tipo di commissioni?"chiede ancora.
Come non detto. Mi ricorda quasi la nonna quando fa così: per far sì che ricordi un concetto esistenziale devo ripeterglielo almeno una ventina di volte.
"Vado a dare una mano in una pasticceria"vuoto il sacco.
Non voglio che mi faccia il terzo grado, anche perchè mi farebbe innervosire, e non so quanto questo potrebbe giovare ad Harry.
Prendo il terzo biscotto dal vassoio.
"Quale pasticceria?"indaga.
Almeno sembra più tranquilla adesso, ma mi sta comunque irritando.
"Non lo so ancora, ci vado con una persona"rispondo.
Ci vado con Harry, specificando.
"Chi?"domanda per l'ennesima volta.
Alzo gli occhi al cielo. Sta davvero diventando un interrogatorio di terzo grado.
"Grace ma quante domande fai? Vado in una pasticceria, non in guerra!"sbotto.
Troppe chiacchere per i miei gusti, e il mio cervello non connette almeno fino alle undici.
Posa la sua tazza sul tavolo e fa un sospiro profondo.
"Ci vai con Harry vero? "chiede.
La guardo di traverso. Perchè il suo tono di voce sembra contrariato?
"Si,e allora?"ribatto.
Non capisco quale sia il suo problema.
"Lilou,Harry è un ragazzo molto dolce, ma non credi che dovresti pensarci due volte prima di entrare nella sua vita?"dice.
Aggrotto le sopracciglia. Entrare nella sua vita? Io non sto entrando nella vita di Harry, gli sto solo dando una mano con i suoi amici.
"Ma di che parli?"le domando.
Non so dove voglia arrivare, ma è molto lontana dal traguardo, questo è sicuro.
Prende una mia mano nella sua e mi guarda dritta negli occhi.
"La vita di Harry non è esattamente come la tua Lilou, è costantemente sopraffatto dai social e dalla vita pubblica, invece tu hai la tua pasticceria tranquilla a New York"continua.
Mi pare ovvio che Harry sia costantemente sotto i riflettori, è uncantante di fama mondiale, non potrebbe essere altrimenti, quindi perchè diavolo me lo sta dicendo?
"Grace,ha solo bisogno di una mano con degli amici, questo non riguarda la sua vita pubblica"dico.
E' la vita privata di Harry, sono i suoi amici, e mi ha solo chiesto un favore, anche se ha dovuto fare un appostamento in bagno per convincermi ad andare con lui.
"Spesso, in quel mondo, pubblico e privato si confondono l'un l'altro , ed io ho solo paura che possa venire fuori qualche idiozia nei tuoi confronti" rivela.
Nei miei confronti? Io non c'entro niente con i social e con tutte le favolette della buonanotte delle stalker di Harry.
"AndiamoGrace, non sanno nemmeno chi sono, e mai lo sapranno"ridacchio.
Sono certa che non prenderebbero mai in considerazione una pasticcera di New York per i loro filmini mentali, sarebbe molto più convincente una modella di Victoria Secrets come Camille Rowe. Anzi, sarebbe meglio Kendall Jenner ; da quanto ho potuto constatare su internet Harry è andato troppo alla ricerca del biondo femminile, quindi sarebbe salutare sia per lui che per le sue fans passare ad una chioma color cioccolato. E poi io odio il giallo. Ma questa non è una questione riguardante ciò che piace o non piace a me.
"Non puoi sapere di cosa sono capaci quei giornalisti" dice.
Alzo gli occhi al cielo.
"Tu si invece?"chiedo.
Resta un attimo interdetta. Come non detto.
"Ecco, appunto" concludo.
Prendo un altro biscotto dal tavolo e comincio a pensare che ruberò qualche dolce da quella pasticceria . Solo così potrò placare la mia fame.
"Stai solo attenta Lilou" dice ancora riprendendo la sua tazza tra le mani.
So badare a me stessa.
"Puoi stare tranquilla"dico.
Capisco che sia la mia unica sorella maggiore, ma non deve preoccuparsi così tanto per me, so come affrontare la vita, non sono più una bambina.

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