Phebe si risvegliò in un letto d'ospedale con una flebo attaccata al braccio destro. Cercò di muoversi, ma era ancora troppo debole e a trattenerla sotto le coperta c'era qualcosa di pensante su di esse.
Max si era accucciato su una sedia di fianco al letto di Phebe, dove aveva dormito di notte, per quanto riuscisse a chiuder occhio, troppo preoccupato per lei. Phebe lo guardò lì, mentre dormiva, il viso non era rilassato, come tutto il resto del suo corpo per quello scomodo giaciglio.
Max si svegliò qualche minuto dopo e ancora prima di aprire gli occhi, sentì una voce soave dire: "Buongiorno Max". Ancora frastornato per il giorno precedente, gli ci vollero alcuni secondi per capire che quella che aveva parlato era lei, Phebe.
Max si gettò nella braccia di Phebe e iniziò a piangere. Phebe faceva a sua volta la stessa cosa e insieme cercavano di capire che tutta la paura che avevano provato ormai era svanita, non c'era più niente da temere.
Phebe cercò di parlare, ma le lacrime le impedivano di dire una sola parola. Quando si calmò, prese il viso di Max tra le sue mani troppo stanche per sostenerlo, e lo guardò negli occhi:
"Prima di svenire ti stavo dicendo una cosa: ho cercato di tenerti lontano, come il resto del mondo, ma adesso ho capito che sei tu la mia ragione di vita, che amo solo e soltanto te. Ho cercato la felicità in altri quando l'ho avuta sempre davanti agli occhi, e nella stessa casa. Mi dispiace ti tutto ciò che ti ho detto. Ho sperato a lungo di capire che tu provassi le stesse cose, e me lo hai dimostrato ma pensavo fosse solo una cotta passeggera, mentre io avevo bisogno di qualcuno su cui contare.
Ogni giorno, ogni ieri, ogni domani che ho passato con te ha fatto in modo che mi dimenticassi di tutto, delle mie preoccupazioni, dei miei dolori e questo perché ero insieme a te. La nostra vita è un insieme di attimi eterni tra me e te, e voglio questo anche per il mio futuro. Ogni secondo passato con te mi ha cambiata, eravamo entrambi stanchi di inseguire amori che non ci avrebbero portato a nulla e sapevamo che l'unico punto fisso della nostra vita eravamo noi due. Eravamo così distanti, ma anche così vicini: riuscivo a sentire le tue incertezze, le tue paure, la tua felicità ma non mi ero mai accorta quanto ti avessi fatto soffrire, (e quanto avessi fatto soffrire anche Allison a quanto pare). Ti prego perdonami. Voglio stare con te per il resto della mia vita, perché non ne riesco a immaginarne un altra, una versione in cui tu non ci sei."
Disse Phebe in preda alle emozioni.
Dopo ciò che aveva passato il posto migliore in cui poteva stare era tra le braccia di Max, ma lui avrebbe dovuto sapere ciò che provava, come lei adesso sapeva ciò che provava lui."Non hai niente da farti perdonare, Phebe. Io ti amo e avrei dovuto dirtelo prima o poi ma non avevo il coraggio di affrontarti, o meglio, affrontare me stesso. Non potevo accettare il fatto di amarti e di ricevere un no come risposta, ma adesso che so non ho più paura. Voglio affrontare ogni ostacolo che la vita mi porrà davanti, ma sarà molto più facile se avrò te al mio fianco.
Phebe Thunderman, vuoi essere la mia fidanzata?" Chiese Max, perché non riusciva a pensare a nient'altro fuorché lei.
"Si Max, certo!" Urlò Phebe in preda alla felicità.
Si baciarono come se non ci sarebbe stato un domani, come se sulla terra ci fossero solo loro due e nessun altro, come se quella fosse la fine, ma sarebbe stato solo l'inizio.Quando tornarono dall'ospedale, Max passò tutto il tempo accanto a Phebe, e di questo se ne accorsero entrambi i loro genitori. Entrati in casa i due fratelli più piccoli si gettarono di corsa nella braccia di Phebe, felici di vederla viva.
Barb cercò di prendere la parola, soffocando le urla di felicità, che non smettevano di invadere la casa.
"C'è una cosa che devo dirvi, Max e Phebe, molto importante. Io e vostro padre abbiamo cercato di tenervela nascosta per proteggervi, ma ora è arrivato il momento di dirvelo".
"Ne sei sicura Barb?" La interruppe Hank, guardandola preoccupato.
"Si, è giusto così " ribadì.
"Di che si tratta?" dissero all'unisono i gemelli.Fu così che Max e Phebe scoprirono di non essere accomunati da nessun legame di sangue e poterono finalmente diventare una cosa sola.
Spazio autrice
Scusate se ci è voluto così tanto tempo ma mi era passata la voglia di scrivere. Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ormai la storia è finita. Grazie di aver partecipato a questo viaggio con me. 😉😉
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Thunderlove: I Hate You, Don't Leave Me [TERMINATA]
FanfictionMax e Phebe sono fratelli gemelli ma tra di loro sta succedendo qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere... Lui si innamora di lei, lei si innamora di lui ma nessuno dei due vuole ammetterlo. Si faranno soffrire a vicenda ma riusciranno a dichi...