La stanza era enorme, completamente nera, con alcune piattaforme sparse qua e là.
Cap premette un bottone, e il tutto si illuminó, circondano i giovani con un paesaggio silvico.
Sotto gli occhi stupiti di tutti, l'uomo inziò a parlare: " questa stanza è stata ideata da Tony Stark in persona, quindi ritenetvi onorati" fece una piccola pausa, mentre Elizabeth cercava di contenrsi per ciò che gli era appena stato detto.
"Tutto ciò che vedete attorno a voi è un ologramma, non c'è nulla di vero, ma voi dovete comportarvi come se lo fosse. Alla vostra destra troverete delle pistole riempite di proiettili anche essi ologrammi.. se così si possono chiamare (credo che Tony mi stia imprecando contro), che nonostante non apportino alcun danno reale al vostro corpo, vi faranno provare un dolore simile a quello che si prova a venire colpiti davvero. Ognuno di voi prenda una pisotola."
Presero le pistole, e tornarono ad ascoltare le parole di Capitan America.
"Lo scopo è quello di stare 45 minuti qui dentro senza essere colpiti, non ci sono squadre, avete 5 minuti per spargervi in parti diverse della stanza, al segnale potrete iniziare. Buona fortuna."
Le due ragazze corsero immediatamente dietro una piattaforma, cercando di capire come usare quella pistola; fortunatamente il padre di Jane era abbastanza pratico in fatto di armi, in quanto andava a caccia, quindi aveva insegnato qualcosa anche a lei.
"Dai Jane tuo padre ti avrà insegnato qualcosa"
"Beh, forse; comunque ricordi quella volta al PaintBall?"
"Non è andata tanto bene però"
"Ehm... se dovesse succedere qualcosa sappi che per rimuoverti il trucco sbavato uso la mia saliva, non lo struccante"
Prima che Liz potesse replicare suonò una specie di allarme, doveva essere il segnale; Jane e Liz decisero di stagliarsi sulla difensiva, preferivano non incassare nessun colpo piuttosto che essere colpite tentando di prendere qualche povero ragazzo.
Ovviamente i problemi arrivarono dopo poco, due ragazze tentarono di colpirle, ma fortunatamente le due si buttarono a terra per schivare il colpo, e durante il tutto, Jane colpì anche una delle due ragazze sul piede, e mentre l'altra si chinava per aiutarla, Liz le colpì il braccio.
Scapparono via, e per una decina di minuti non ci fu nessuna complicazione. Su uno schermo intanto appariva il numero di persone già colpite, ad essere rimasti "intatti" erano in 8, su tredici.
Un altro ragazzo un po' goffo tentò di colpire Liz, ma la sua mira era incredibilmente imprecisa, fu infatti facile colpirlo.
Mancavano 8 minuti, erano rimasti in 5, ed entrambe le ragazze erano sicure che fra quei 5 c'era anche Johnatan.
La loro supposizione era giusta, Johnatan era dietro di loro, e le due, come se già lo sapessero si girarono di scatto, ma Johnatan aveva già sparato e il proiettile stava per colpire Liz, in quel momento accadde qualcosa di straordinario, come se la ragazza potesse controllarlo, il proiettile cambiò direzione, andandosi a stagliare per terra.
Prima che Johnatan potesse dire qualunque cosa, un ragazzo da dietro lo colpì, dritto sulla spalla, e il suo urlo di dolore accompagnò il suono dell'allarme, che segnò la fine della simulazione.
Entrò capitan America, dicendo :" Ho osservato bene tutto il vostro percorso, devo ammettere che sono abbastanza sorpreso, è andata bene, ovviamente complimenti ai 4 che sono riusciti a rimanere integri. Per quelli che sono stati colpiti, il dolore dovrebbe essere già sparito, ma potreste sentire un leggero formicolio per un po', se qualcuno ha qualche problema mi faccia sapere.
Un'ultima cosa, voi due" indicò Liz e Jane. Le due ragazze entrarono in un momento di panico, temevano di essere state scoperte, che tutto sarebbe finito lì, ma poi Cap continuò a parlare.
"Avete fatto un ottimo lavoro di squadra, si vede che fra di voi c'è armonia, sembra quasi che vi leggiate nel pensiero"
Le due ragazze si guardarono sorridendo e ringraziarono.
Sulla strada per la terza prova, a Liz sorse un dubbio.
"Jane, non ti è sembrato strano, quando quel proiettile ha improvvisamente cambiato direzione?"
Jane rispose "sarà un difetto di fabbrica, anche Stark può sbagliare, con tutte quelle tecnologia, elettricità pf non ci capisco niente"
"Lascialo stare dai.."
La terza ed ultimo prova consisteva in una gara di velocità, si recarono all'esterno dell'Avengers Tower dove vi era un campo da corsa.
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Heroes' Life-an Avengers Story
FanficDue ragazze, Jane ed Elizabeth, si riscoprono qualcuno che non credono di essere. Solo grazie a qualcosa fatto per gioco, entrano in relazione con il mondo degli Avengers, un mondo fatto di pericoli e momenti meravigliosi. Troveranno nuove amicizie...