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Le due ragazze uscirono di corsa, e mentre si dirigevano all'università ripetevano i vari argomenti che avevano studiato il giorno precedente, erano consapevoli che non sarebbero passate con il massimo, avevano studiato relativamente poco, ma magari con i loro "nuovi poteri" le cose sarebbero andate meglio rispetto alle loro aspettative.
Arrivarono con 20 minuti d'anticipo, allora decisero di sedersi a prendere un caffè al bar dell'università.
Per la gioia di Elizabeth, in quel bar trovarono l'irritante presenza di Johnatan, che probbabilmente doveva sostenere anche lui qualche esame.
"Se mi parla gli do fuoco" disse Liz cercando di non farsi notare.
"Dai Elizabeth, sono sicura che non verrà a darti fastidio, dopotutto è anche lui un uomo adulto"
Disse Jane speranzosa; le sue speranze si ridussero subito in fumo, Johnatan accorse presso loro con aria di superiorità, e iniziò a parlare, ignorando del tutto la presenza di Elizabeth.
"Che piacere vederti Jane, immagino tu debba fare l'esame di greco, sarai come sempre preparatissima"
Prima che Jane potesse aprire bocca, parlò Elizabeth.
"Sai, stavolta abbiamo studiato leggermente meno del solito, siamo state impegnate con un certo gruppo di supereroi chiamati Avengers, credo non ti siano molto familiari, ho saputo che ti hanno respinto"
La faccia di Johnatan era la stessa che avrebbe fatto un bambino di fronte ad un'equazione.
"Ma non vi hanno prese, avete anche perso il combattimento, mi stai prendendo in giro, è ovviamente uno scherzo, Jane dici a quella stronza della tua amica di non prendermi per il culo"
"Veramente è tutto vero, hanno visto qualcosa in noi.." disse Jane cercando di vantarsi il meno possibile.
"Adesso fai anche tu la stronza, beh se questo non è uno scherzo vi assicuro che arriverò più in alto di voi, gli Avengers a quanto pare non sono degni di una mente come la mia"
Sbottò il ragazzo su tutte le furie.
"Si certo, attendo la tua vendetta, ora abbiamo un esame, ciao tesoro"
Disse Liz avviandosi verso la porta tenendo Jane per un braccio e un caffè nell'altra mano.
"AH, JANE SI SCOPA STRANGE" urlò prima di uscire definitivamente dal bar.
"Poverino, lo tratti sempre così male, a me fa pena, però mi hai fatto morire, e tanto per la cronaca Strange non l'ho nemmeno baciato"
Disse alludendo all'interruzione del loro bacio per colpa di Elizabeth.
"La prossima volta fatti prosciugare tu le energie stronza"
Si recarono alla sala d'attesa, completamente impreparate per l'esame, ma capaci di leggere nel pensiero.;)
Aspettarono circa quindici minuti, mentre l'ansia le divorava.
"Jane Anston, prego" disse la professoressa Swan che era uscita per chiamare il candidato successivo; Jane strinse forte la mano di Liz per poi andare.
Dopo circa 25 minuti toccò ad Elizabeth.
Finito anche per lei l'esame, si erano fatte orami le 11, e le due andarono a casa per riposarsi.
Intorno alle 15 il computer di Elizabeth suonò, le era arrivata una Mail. A leggere il mittente ella provò una sensazione di confusione, ma mischiata anche ad una grande gioia.
"Ero sicura che ci stalkerassero" urlò Liz.
Jane la raggiunse e lesse ciò che era scritto sullo schermo.
"Io te l'avevo detto, comunque alza il culo e raggiungiamo Tony".
Ancora in subbuglio per la notizia, le due ragazze iniziarono a sbracciare alla ricerca di un Taxi, e quando finalmente uno si fermò vi salirono su.
"Dove vi porto?" Chiese l'autista.
Le due ragazze risposero con una destinazione falsa nei paraggi dell'Avengers tower, così da non destare sospetti.
"Posso sapere i nomi di queste graziose fanciulle"
"Io Sarah, lei Sabrina, e lei invece?" Chiese Jane sempre tenendo l'anonimato.
"Io sono John Smith, come mai questa meta?"
Liz iniziò ad infastidirsi.
"Credo non siano affari suoi signore"
"Mi dispiace se posso essere sembrato indiscreto, fate come se non ci fossi"
Finalmente il tragitto finì, pagarono e scesero dalla macchina, le due ragazze camminarono per un po' e arrivarono a destinazione.
"Che cazzo voleva quello, e poi hai visto che cicatrice orribile aveva sull' occhio?"
Chiese Liz ancora infastidita dall'autista.
"Nessuno ci può resistere cara" replicò Jane sarcastica.
Ad attenderle alla Torre c'erano, ovviamente, Tony e Strange (frat fidati)
Le condussero nel salotto dove c'era il resto della squadra; Steve chiese come fosse andato l'esame,"Benissimo... con i nostri poteri:)"disse Jane
"Non dovreste usare i poteri a fini personali" disse Strange con tono di rimprovero, lanciando un'occhiata a Stark.
"Dai ci mancano due esami, non vorrai che ci rimandino... e poi dottore, lei sa cosa significherebbe non passarli" replicò Elizabeth.
*non fare la troia con il mio boy* pensò Jane
*non era mio intento sorry* rispose Liz come se le avesse letto nel pensiero... ed in fatti così fu.
Si guardarono l'un l'altra e si puntarono gli indici contro, Strange stava ancora richiamandole ma alla vista di quel gesto si fermò.
"Tu mi hai sentito" disse Jane
"ANCHE TU!" urlo Elizabeth
"Ehm... si può sapere che sta succedendo?" disse Alexa.
"IL NOSTRO POTERE FUNZIONAAAA" si abbracciarono
"Ragazze, dobbiamo insegnarvi assolutamente a comandare le vostre abilità, non possiamo continuare così." Disse Tony
"Questa volta farete lezione insieme, con me e Tony" aggiunse Strange "ed io che volevo baciare Jane" pensò, la ragazza lo senti ed imbarazzata gli sorrise, quest'ultimo le lanciò uno sguardo malizioso.

Heroes' Life-an Avengers StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora