11

149 16 5
                                    

La lezione incominciò, entrambe le ragazze dovevano essere allenate sulla lettura nel pensiero, e diciamo che proseguì alquanto discretamente, apparte la lettura di qualche pensiero indiscreto.
Le lezioni andarono avanti per circa due settimane, allenandosi sia sulla telepatia, sia sui loro altri poteri.
Era appena finito un addestramento, quando si sentì un vetro frantumarsi al piano di sopra della torre.
Una massa di strane creature era entrata, non erano molto grandi, ma avevano dei denti incredibilmente aguzzi e una forma a dir poco mostruosa.
Immediatamente iniziarono a frantumare qualunque cosa vedessero, cercando esseri umani con i quali nutrirsi.
Capitan America radunò tutti i supereroi presenti in quel momento in stanza, e iniziarono a combattere le creature.
Jane ed Elizabeth erano ancora inesperte, furono munite di pistole, ma non mancarono le occasioni in cui usarono i loro poteri, per esempio Jane, quando notò che attorno a lei c'erano troppi di quei mostri, si concentrò per farli allontanare da lei, e loro immediatamente le ubbidirono.
Elizabeth stava iniziando a prendere gusto nell'elettrizare quegli schifosi alieni, ma quando erano quasi stati sconfitti, accadde qualcosa di imprevisto.
Un uomo, a bordo di una piattaforma fluttuante si presentò nella stanza.
Aveva i capelli bianchi raccolti in una coda, e una lunga cicatrice che gli attraversava l'occhio, rendendolo incolore.
Jane ed Elizabeth stavano pensando la stessa cosa, era l'uomo del Taxi.
Solo che era aumentato di almeno due o tre taglie, grosso quanto Hulk e con un viso molto più mostruoso.
Doctor Strange si stava già mobilitando per abbattere l'uomo, ma egli con un solo gesto blocco tutte le persone presenti nella stanza.
Nessuno riusciva più a muoversi, era come essere di pietra.
"Salve miei cari, come state? Oh, è inutile che ve lo domando, vi ho appena immobilizzati"
Fece una pausa e poi riprese.
"Sono qui perché Thor ha affidato a voi il Tesseract , che come ben sappiamo, contiene una gemma dell'infinito, e c'è un gentile signore volenteroso di ottenerle tutte, che offre un'ottima ricompensa a chiunque gliene porti una.
Voi esseri umani non siete stupidi quanto pensassi, e ho notato che avete nascosto il Tesseract.
Gentimente, potreste dirmi la sua ubicazione?"
"E perché mai dovremo, l'unico a conoscenza del nascondiglio sono io, e puoi tenermi fermo in eterno, ti assicuro che esso non sarà tuo"
Disse Tony
"Stiamo a vedere"
L'uomo fece fluttuare il corpo di Elizabeth in aria e iniziò a stringerle il collo per soffocarla.
Jane iniziò ad urlare come una disperata.
"Tony ti prego diglielo, ti prometto che lo recupereremo, ma per favore non farla morire"
Tony teneva alla ragazza, e i suoi principi morali lo fecero cedere.
"È situato in una stanza sotterranea alla torre, solo io ne conosco l'esistenza, è nascosta sotto un'enorme scatolone rosso nei sotterranei."
"Grazie Mr. Stark"
L'uomo allungò la mano come se volesse afferrare qualcosa, e il Tesseract fu come per magia nelle sue mani.
"Sapete che vi dico, voi due venite con me"
Trasportò Jane ed Elizabeth sulla sua piattaforma e con le grida di Doctor Strange di sottofondo fuggì alla velocità della luce.

Le due ragazze, che intanto erano state addormentate, si risvegliano in una cella, sorvegliata da due guardie aliene.
Jane guardò fuori dal finestrino, erano nella galassia.
"Liz, sei sveglia, Liz alzati, ci hanno catturate, dobbiamo trovare un modo per uscire di qui"
Liz era ancora stordita, ma riuscì a mettersi in piedi e capire che quella stanza era completamente a prova di elettricità.
"I miei poteri sono bloccati qui, tocca a te mettere in atto i tuoi."
Jane era dubbiosa.
"Liz ma io so a stento controllare delle creature aliene senza cervello, è impossibile che io riesca a controllare degli essere umani"
"Prima di tutto, queste guardie sono aliene, sicuramente più difficili da controllare di quei cosi che hanno invaso la torre, ma comunque non dovrebbero avere una grande mente.
Tu stessa sei riuscita ad entrare nella mente di Doctor Strange, e anche se sei poco allenata sei una persona molto intelligente, hai sempre saputo controllare tutto nella tua vita, puoi fare anche questo."
Motivata dalle parole dell'amica, Jane cercò di attirare l'attenzione di una delle due guardie.
Chiuse gli occhi, iniziò pian piano a visualizzare i collegamenti del cervello dell'alieno, e lei poteva decidere cosa farne.
"Ascoltami, apri questa cella, ma non farti sentire dal tuo collega, quando noi usciremo di qui, sparagli"
Ipnotizzato, l'alieno aprì la cella, e quando il suo compagno si girò di scatto, gli scagliò un colpo contro.
Elizabeth e Jane uscirono dalla cella, e Jane con un solo tocco fece addormentare la guardia.
"cazzo che figata, hai visto? Sono troppo forte" disse Jane in preda all'emozione.
"Sei fortissima, ma ora cosa facciamo?"
Disse Liz di fretta
"Ora direi che tocca a te, manda in corto circuito il motore, e noi partiremo con la capsula di emergenza"
"Come fai a sapere che ce n'è una?"
"Tutte le navi grandi ce l'hanno, e poi esattamente dietro di te ce n'è una"
"Facciamo che ti do ascolto"
Elizabeth iniziò a fare come quella volta con Tony, accumolò tutta l'elettricità attorno a lei, ma invece di trattenerla, stavolta le bastò liberarla nell'aria.
Tutte le luci si spensero, e un allarme cominciò a suonare.
Le due ragazze stavano per entrare nella capsula d'emergenza, quando entrò nella stanza l'uomo con la cicatrice.
"Non fuggirete così facilmente"
Fece saltare in aria una parete della nave, e le due ragazze furono inghiottite dalla forza di gravità.
Pensavano fosse finita, sentivano già il loro corpo indolenzirsi, ma ad un certo punto si ritrovarono circondate da alcune luci arcobaleno, e iniziarono ad essere trasportate verso una sola direzione, come se qualcuno le stesse tirando.
Senza nemmeno accorgersene, si ritrovarono in una stanza, e una ragazza era stesa accanto a loro.
"JANE SIAMO VIVE" urlò Elizabeth in preda alla gioia.
"Ma, dove siamo?" Disse Jane altrettanto felice.
La ragazza accanto a loro si alzò e iniziò a parlare.
"Ragazze, siamo ad Asgard, dovete esservi ritrovate nel Bifrost per caso, dopo che Thor lo ha aperto per farmi arrivare qui, state bene?"
Le due ragazze erano incredibilmente felici, oltre ad essere vive, erano ad Asgard.

Heroes' Life-an Avengers StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora