"Facciamo silenzio" bisbigliò Strange.
"Mi pare il minimo, sai non ho così tanta voglia di farmi catturare da un super cattivo" disse Jane.
"Amore, hai il ciclo?"
"Sì"
"E allora perché sei venuta?" Si intromise Stark.
"PERCHÉ QUESTA È LA MIA VITA OKAY?!" Strillò Jane silenziosamente
*che delizioso ossimoro*
"Scusa..."
Dopo alcuni secondi di "riorganizzare mentale" Stark disse di avere un piano, ma prima che riuscisse ad esporlo, si sentì un rumore, e poi dei vocii.
In un'estrema tensione, e con un po' di paura, si guardarono in torno, finché Elizabeth non scorse un'ombra rossa e poi un piccolo animale che correvano dietro delle macerie.
Stark si poggiò l'indice sulle labbra per esortare il gruppo a fare silenzio, ma non riuscì a dare ordini in quanto Thor aveva già agito, mettendo a terra Spiderman.
"Ehi, amico lasciami, sono io."
"Shh, scusa."
"Che ci fai qui?!" Chiese infuriato Tony.
"Signor Stark, io..."
"È venuto con noi" disse Gamora, tutti i Guardiani uscirono allo scoperto.
"Beh, in questo caso, che ci fate qui?" ripetè Tony.
"Siamo venuti all'Avengers Tower a cercarvi, per dirvi che Thanos sta per metter in atto il suo piano di distruzione."
"Bene, ascoltate, ho un piano" disse Quill.
"Io, ho un piano" replicò Stark
"No caro, sono io a fare i piani"
"I miei piani sono sempre ottimi"
"Saranno anche ottimi, il punto è che fanno schifo"
"Ma non ve l'ho nemmeno esposto..."
"È inutile che sprechi fiato."
"Il piano ce l'ho io" intervenne Loki
"E tu chi sei?" Chiese Quill.
"Una persona più intelligente di te"
"Ragazzi basta, fatemi parlare" disse Stark
"Eh eh eh no bello il piano lo faccio io."
"Oh, Quill, so di essere bello non temere"
"Stupidi-sussurrò Loki tra sé e sé- fate fare a me"
Mentre i tre litigavano sul da farsi il resto del gruppo osservava stupito quella scena.
"Ragazze venite qui" disse Gamora
Le ragazze si riunirono in un gruppetto "il piano deve farlo Quill"
"Perché?" Chiese Liz.
"È il genio dei piani" spiegò Mantis.
"Anche Stark" disse Elizabeth
"Anche Loki" aggiunse Jane
Tutte la guardarono
"Ma.. tu...non.. vabbè-disse Liz - noi due dobbiamo parlare"
"Comunque, lasciamo fare a Quill."
"Ci penso io" disse Jane, alzandosi e rivolgendosi ai tre litiganti.
"Stark, Elizabeth non si sente molto bene" a quella notizia (falsa) il miliardario accorse dall'amata senza esitazione.
"Loki, non sprecare la tua intelligenza discutendo con loro due, puoi fare ben altro.
Questo è solo uno stupido piano che non porterà a nulla.
Tu, Loki, non dimenticarti, che sei il dio dell'inganno" gli sussurrò Jane all'orecchio "ah e stai molto meglio senza quel-gesticolò sulla sua testa- coso" e si allontanò con un sorrisetto.
"Bene ragazzi-cominciò Quill- come ci ha spiegato precedentemente Peter Thanos possiede i poteri di Jane ed Elizabeth, il nostro primo obiettivo, ma come mi ha detto Thor è in possesso anche del Tesseract, dunque gli obiettivi diventano due.
Per prima cosa Strange e Loki dovrann-"
Quill fu interrotto da Gamora:"Quill, il Collezionista" disse indicando un uomo.
"Oh, merda! Cosa gli avrà venduto?"
"Scopriamolo" disse Peter.
Ovviamente, era la cosa giusta da fare, quindi Peter, Quill e Gamora si spostarono, arrivati dietro una grande lamina(resto di qualche navicella) si appostarono per studiare la situazione: Thanos aveva una collana al collo con incastonatovi un qualcosa di cilindrico che emanava luce blu e un guanto dorato nella mano destra e discuteva con alcuni alieni.
Come sfondo a questa scena c'era una navicella, sorvegliata sempre da strani alieni.
I tre tornarono indietro.
"Bene gente, cambio di programma-annunciò Quill- Thanos si è portato un esercito di schifosi alieni, ha una collana al collo con una cosa strana blu incastonatavi-
"Sono i poteri" spiegò Strange.
"Ah, perfetto; poi in mano ha un guanto dorato, non chiedetemi cos'è, ma poiché vuole distruggere mezzo universo non credo che serva per andare ad un ballo in stile ottocentesco.
Poi c'è una navicella, altamente protetta, credo che ci sia il Tesseract."
Quill spiegò il piano e passarono all'azione:
Loki si avvicinò con le mani in alto verso Thanos, a passi felpati e lenti.
"Signore, mi perdoni per la mia indiscrezione" un alieno, particolarmente alto, puntò contro Loki una specie di falce.
"Lascialo, vai alla navicella.
Parla, chi sei?" Disse Thanos
L'alieno si allontanò.
"Sono Loki, io e il mio amico-diceva indicando Strange che si stava avvicinando- ci siamo...come dire... persi per la galassia, la navicella inoltre si è guastata e volevo chiederle dove siamo capitati."
"Come si chiama il tuo amico?" Domandò minaccioso il Titano Pazzo
"Lieto, doctor Strange." Rispose porgendogli la mano, Thanos allora passò il guanto a sinistra per stringergliela.
Nel frattempo Stark, dopo aver "silenziato" l'armatura sorvolava la navicella, invece Thor silenziosamente arrivò all'ingresso e con un colpo del martello atterrò due alieni: si scatenò il panico.
Thanos si girò di scatto ma Loki e Strange l'avevano accerchiato lasciando scoperta solo la mano sinistra, quella che stringeva il guanto, Strange bloccò i piedi del titano e Spider-Man, che era rimasto nascosto dietro la lamina, con uno scatto fulmineo prese il guanto.
Strange liberò i piedi di Thanos e quest'ultimo si lanciò all'inseguimento di Peter, ma invano, infatti Rocket da una piccola navicella afferrò Spiderman, lasciarono il pianeta, per raggiungere New York.
Thanos e l'alieno con la falce, vennero bloccati dalle catene del dottore e poi Mantis cercò di farli cadere in uno stato di sonno momentaneo, ma erano troppo potenti.
Quindi passarono tutti all'attacco, ognuno come poteva: Tony sterminava gli alieni con le sue tecnologie, Thor si affidava al martello, Gamora e Drax alle loro armi e Groot li stritolava con i suoi rami.
Invece Strange e Loki dimostravano eccellentemente le loro abilità ultraterrene.
Tony Stark intanto aveva intrapreso un combattimento ravvicinato con Thanos, e stava avendo la meglio ma poi il titano gli diede un pugno che lo stese al suolo, stava per sferrargli il colpo finale ma Thor e Quill riuscirono a bloccargli le braccia, per dare a Stark la possibilità di colpirlo ripetutamente sul volto.
Stark ne approfittò, e mentre Thanos era leggermente stordito per i colpi dati, gli strappò la collana dal collo, per poi allontanarsi.
L'alieno, che poi si venne a sapere che era Corvus Glaive, era stato sconfitto grazie a Liv.
Quindi Strange e Loki si appartarono dietro una maceria dov'erano Jane ed Elizabeth.
"Non pensavo fosse così semplice" esclamò Strange dopo aver preso il cilindro da Stark e sprigionato i poteri, frantumandone il contenitore.
"Pensavo fosse un'apparecchiatura più complessa.
Mi delude il mio amico." Commentò Loki.
Ora anche le due ragazze, dopo aver riavuto i loro poteri, scesero in campo.
"Sei pronta?" Domandò Quill rivolto a Jane.
Lei annuii.
Si avvicinò a Thanos, le cui mani ora erano trattenute da delle catene ritrovate nella navicella del titano e lo ipnotizzò, in modo tale da dare tempo al resto del gruppo di mettere in moto una navicella; faticò, molto.
Non aveva mai affrontato nemici così potenti, stava per mollare, ma fortunatamente giusto in tempo passò la nave, pilotata da i due assi Liv e Gamora.
Strange con i suoi poteri prese Jane e mentre questa fluttuava per raggiungere la navicella disse:"addio tesoro."
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Heroes' Life-an Avengers Story
FanfictionDue ragazze, Jane ed Elizabeth, si riscoprono qualcuno che non credono di essere. Solo grazie a qualcosa fatto per gioco, entrano in relazione con il mondo degli Avengers, un mondo fatto di pericoli e momenti meravigliosi. Troveranno nuove amicizie...