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Thor e Liv avevano fatto una breve sosta ad Asgard per prendere una nave con la quale girare la galassia.
Durante la sua permanenza con i Kree Liv non aveva passato bei momenti, ma se c'era una cosa che aveva imparato, era pilotare una nave, non c'era veicolo che lei non sapesse maneggiare alla perfezione.
Iniziarono a girare lo spazio, Liv si divertiva a compiere giri della morte e acrobazie e a vedere la faccia di Thor contorcersi in una smorfia di nausea ogni qualvolta accadeva ciò.
Avevano girato per circa un'ora, ma non c'era traccia di nessuno che potesse sembrare un guardiano della galassia.
Ad un certo punto, mentre Liv stava accelerando, una nave gli si parò contro, e per poco non si schiantavano.
Dalla loro nave Thor vedeva che nel mercantile che stavano per colpire una specie di procione sbatteva arrabbiato contro i finestrini.
"Che cos'è quell'animale, e perchè parla?"
Disse Thor confuso.
"Non lo so, ma sembra arrabbiato, andiamo a chiedergli scusa, magari sanno anche dirci dove trovare i guardiani"
Liv fece cenno di aprire i portelloni del mercantile per far entrare la loro nave.
Entrarono e scesero dalla navicella.
"Ma come cazzo guidi, io lo sapevo che le donne non possono stare al volante" sbottò l'animaletto andando in contro a Liv.
"Hei coniglio, stai calmo, non ti permetto di parlare così alla mia ragazza"
Disse Thor mostrando tutta la sua imponenza e facendo indietreggiare l'animale.
A risolvere la situazione arrivò un ragazzo con una giacca di pelle che gli arrivava alle caviglie e un paio di cuffie al collo.
"Scusalo, è un po' avventato, chiedi scusa Rocket"
"Non sono un can-"
Thor lo guardò minacciosamente.
"Scusi signorina"
Disse un po' contrariato.
"Non preoccuparti, ero venuta qui per scusarmi, a volte mi lascio andare; ah e volevo sapere se per caso conoscete dei certi guardiani della galassia, ne abbiamo urgente bisogno sulla terra"
"Siamo noi" disse una ragazza dalla pelle verde spuntando da dietro un tipo grigio con striature rosse che aveva una piantina sulla spalla destra.
"Oh! Non pensavo fosse così semplice" disse Liv
"Dovremo venire sulla terra, e perchè?" Chiese il ragazzo con la giacca.
"Ve lo spiegheremo arrivati, azionate questo coso, io avverto Stark di preparare la pista di atterraggio" disse Thor
Il viaggio fu breve-grazie alla guida di Liv e Gamora, che immediatamente diventarono amiche- ma intenso: ci furono alti e bassi tra Thor e Quill, per non parlare del linguaggio al quanto volgare di Rocket e Drax che ignoravano la presenza di Mantis, sicuramente la più strana dei Guardiani

Intanto sulla terra
Dopo a aver finito di sclerare come due pazze, Liz e Jane raggiunsero Tony e Strange nella stanza.
Jane vide la nuova congettura alla quale stava lavorando Stark.
"Uh figo, cos'è?"
"Un mutatore neutralizzante delle capacità ultragenetiche di inumani e mutanti "
Rispose Stark. Jane sembrava abbastanza confusa, allora intervenne Liz.
"Il nostro caro Tony sta creando un congegno capace di eliminare le capacità di qualunque persona abbia subito una mutazione nel corso del tempo o sin dalla nascita, dobbiamo solo trovare qualcuno su cui testarla"
"Impari in fretta vedo" disse Tony lanciandole uno sguardo compiaciuto.
*mai quanto Jane* pensò Liz, e la ragazza le lesse nel pensiero, quindi scoppiò a ridere.
"Scusate"
Quel momento imbarazzante terminò, quando sentirono una nave arrivare sulla cima della torre, Thor era tornato
"Andiamo nel salotto, incontreremo sicuramente tutti lì" disse Elizabeth.
Bruce era ancora intento a riparare la finestra, la Vedova era dove l'avevano lasciata, mentre Cap arrivò nello stesso momento in cui arrivarono Strange, Stark e le due ragazze.
Poi giunse la figura imponente di Thor e quella di Liv che lo teneva per mano, con alle loro spalle cinque individui, uno più strano dell'altro.
"Voi dovreste essere i famosi Guardiani della Galassia" disse Strange.
"Al vostro completo servizio, piacere Peter Quill" disse allungando la mano verso il dottore, che titubante gliela strinse.
Terminate le opportune presentaz- *voce esterna:"Sarebbe una cosa super cute se faceste presentare anche Groot" io:"okay..."*
"Io sono Groot" disse una vocina sottile, Jane si avvicinò alla fonte della voce: un piantina sulle spalle di Quill, gli allungò l'indice che Groot avvolse con la sua manina,"Io sono Jane"
"Io sono Groot" ripetè.
"Sì, ho capito:>" disse Jane, impacciata
In quel momento Rocket e Thor scoppiarono in una grossa risata, Rocket si fermò improvvisamente e chiese a Thor:"perché ridi?"
"Per lo stesso motivo per cui stai ridendo tu"
"Parli la lingua di Groot?"
"La insegnano ad Asgard, era facoltativo"
"Ehi, ehi, ora mi dite che cosa ha detto"
Thor e Rocket si guardarono e quest'ultimo rispose "che sei una bella ragazza" ripresero a ridere.
Jane li guardò irritata e si allontanò, andandosi a rifugiare al fianco di Strange, che disse: "basta!" Ritenendo il comportamento dei due scorretto nei confronti di Jane.
"Abbiamo problemi ben più seri, non c'è tempo per queste sciocchezze." continuò "Vi abbiamo convocati perché giorni fa un certo Kronos ci è venuto a fare visita, dicendo che era stato mandato dal suo capo, il quale secondo Liv è Thanos, per impossessarsi del Tesseract di Thor, mostrando un discreto interesse anche per la Gemma del Tempo.
Liv ci ha raccontato che durante la sua prigionia presso i Kree, ha sentito che parlavano di voi, minaccia che avrebbe potuto dissolvere i patti stipulati con Thanos."
"Thanos... speravo di non doverne più avere a che fare, ma a quanto pare tutti i problemi dell'universo riconducono a lui." Disse Gamora
"Lo consoci?" Chiese Stark
"Certo che lo conosce! È sua figlia porca puttana" intervenne Rocket
"Cosa?" Esclamò Strange incredulo
"Sì, sono sua figlia adottiva" ammise con vergogna.
"Mi prese con sè, per tenermi al sicuro, quando attaccò il mio pianeta, lo distrusse, e con lui tutti gli abitanti, sono l'ultima della mia specie, gli Zen Whoberi; distrusse il pianeta come fece con molti altri che conobbero la sua furia. Non so se ritenermi fortunata o meno, per essere stata risparmiata nella carneficina.
Thanos mi crebbe come un'arma, divenni molto abile nelle arti marziali e mi insegnò a manovrare qualunque arma, fino a farmi guadagnare l'appellativo di donna più letale della galassia. Appena mi si presentò l'occasione di fuggire da quella vita la colsi al volo.
Ora l'unica famiglia che ho sono loro-indicando i Guardiani con un gesto del braccio- e non intendo perderla, quindi, mi dispiace, ma qui non possiamo aiutarvi.
Addio."





Spazio autrici:
1) vogliamo scusarci per gli evidenti errori di battitura fatti nel precedente capitolo e che emergeranno in quelli a venire
2) Grazie ❤️
3) una storia vera tratta dal futuro mio e di els.
Due ragazze in preda alla poveraggine cercano lavoro, e pur di guadagnare qualcosa si imbattono in questo👇🏻

(Sì, la fine che fanno i bambini con Strange è quella che faranno i bambini con noi)

Heroes' Life-an Avengers StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora