"Brutto, viscido, bastardo traditore" Thor alle parole di Loki aggredì quest'ultimo bloccandolo al muro con una stretta alla gola.
"Tu.. non ci saremmo mai dovuti affidare a te.
Sapevo che non saresti mai cambiato.
La rabbia che deriva dalla tua gelosia sfogala su di me, ma non punire l'universo per le tue ire infantili!
Egoista bastardo"
Nessuno sapeva cosa fare, a quella vista erano rimasti tutti pietrificati, tranne Liv che cercava disperatamente di calmare Thor.
Loki non proferiva parola, ma nei suoi occhi riuscì a far trapelare quel pizzico di paura e panico, che gli bastarono per riprendere a respirare, infatti il fratello, rendendosi conto di ciò che stava facendo lo mise giù.
Il principe Asgardiano si accasciò al pavimento, senza forze, quando riprese fiato cominciò a spiegare:"non è stata colpa mia, non vi ho traditi, perché pensi questo di me?
Questa volta non ho colpe.
Non so come sia successo, lo sai, fratello, non è la prima volta che estraggo i poteri dal Sylvar."
"Cos'è successo lì dentro?" chiese Thor, scettico, rivolgendosi a Jane ed Elizabeth.
"Beh sai non siamo esperte in queste cose, ma credo che abbia usato la magia." rispose Liz.
"Sì, ha ragione"
L'odio di Thor nei suoi confronti aumentò.
"Sapevo che non mi sarei mai dovuto rivolgere a te."
Con passi deciso Thor abbandonò l'ala, seguito dal resto del gruppo, lasciando Loki solo.
"Ha ragione-stava dicendo il dio del tuono mentre percorreva il palazzo- non è la prima volta che li estrae, so che non ci ha traditi, ma non posso perdonarlo, l'ho già fatto troppe volte."
"Ma se non ha colpe..." Disse Jane.
"Voi non lo conoscete" intervenne Tony.Nel frattempo all'Avengers Tower.
Godendosi quella mattina estiva Peter, che era stato "incaricato" da Stark affinché sorvegliasse la torre, era seduto sul grande divano, con accanto la sua amata Alexa.
I raggi del sole di luglio battevano sulle loro schiene e la brezza scombinava i capelli.
"Ti amo" le sussurrò Peter, per poi darle un bacio sulle morbide labbra.
Erano immersi negli attimi più belli della loro vita, scambiandosi dichiarazioni d'amore e dolci baci, sulle labbra, sul collo e sulle spalle, quando la voce di Drax li fece sussultare:"STARK, DOVE SEI?!"
Peter si alzò di scatto e prontamente disse che non c'era.
"Abbiamo bisogno di lui" spiegò Quill "una minaccia incombe nella galassia."
"Beh voi non siete i Guardiani?" Domandò provocatoria Alexa.
"Alexa-intervenne Gamora- questa volta è diverso.
Diteci dov'è il signor Stark."
"È ad Asgard" rispose Peter
"Come ci si arriva?"
"Beh... ehm, credi che lo sappia?"
"....oddio, come facciamo ora!" Esclamò esausta Gamora "presto alla navicella."
"Cosa fate?" Chiese Peter.
"Non lo so, ma è inutile restare qui sulla terra."
"Vengo con voi" disse il ragazzo lasciando la mano ad Alexa.
"No ragazzino, tu resti qui"
"Posso farcela"
"Peter, se Tony dovesse tornare tu hai il compito di dirgli che abbiamo bisogno di lui."
"E va bene" si rassegnò Peter.
I Guardiani uscirono dalla stanza per raggiungere la navicella, Peter Parker immediatamente si mise il costume, diventato Spiderman.
"Alexa, torno subito, abbi cura di te, dì a zia May qualcosa, ma non dirle che sono da qualche parte nell'universo okay?
Ti amo." Le diede un bacio e corse fuori.
La nave stava per partire, ma il ragazzo riuscì agilmente ad arrampicarvici ed entrarvi.Asgard.
"Sempre la solita domanda: ora che facciamo?" Esordì Liz.
Come in un déjà-vu, Tony andava avanti e indietro per la stanza, Strange meditava, fluttuando, Jane era seduta su uno scalone in marmo e Liv guardava, pensando, l'orizzonte con accanto Thor, che era il triplo preoccupato.
Quella scena, nell'ultimo anno si era ripetuta più e più volte.
Quella situazione, quel non sapere cosa fare, nell'ultimo anno si era ripetuta troppe volte.
Loro erano gli Avengers, loro erano gli unici che potevano realmente proteggere la terra, la galassia, l'universo.
Ma non sapevano cosa fare.
In quello stato di profonda meditazione, nessuno si accorse che Loki era entrato nella stanza.
"Io so, dove si trova Thanos." Quelle parole scossero la preoccupata quiete che si era creata.
"Che aspetti a dircelo?" domandò Tony.
"Non riusciremmo mai a batterlo" disse Strange.
"Esatto, lo stregone ha ragione; in più, oltre ad avere i poteri dei suoi..."uomini" e delle nostre ragazze, ha anche preso il Tesseract"
Tutti rimasero pietrificati, e guardarono Thor stupiti, cercando una spiegazione.
"È vero, gliel'ho consegnato io, notti orsono, mi aveva minacciato."
"Non dovevi darglielo! Era al sicuro alla Torre, perché l'hai fatto?!!" Lo aggredì Stark.
"Non importa, orami è in suo possesso.
Volete davvero battervi?
Volete davvero andare incontro ad un suicidio?
Volete rischiare la vostra vita?" Disse Loki.
"Ovvio" Rispose Jane, seguita da Liz e Liv
"Oh, Jane, il tuo coraggio mi stupisce
E voi...uomini?"
"Dobbiamo essere prudenti, per niente precipitosi" affermò Strange
"Dimmi dove si trova quel mostro!" Esclamò Stark.
"È su Titano, contempla la distruzione che ha inflitto al suo pianeta, mentre pianifica la fine dell'intero universo"confessò finalmente Loki.
"Dobbiamo andarci" acconsentì Thor "e anche in fretta."
Si mossero, attraversarono il palazzo fino all'uscita, quel piccolo tratto di reame che li divideva dal ponte ed infinte il ponte, fino ad arrivare nella stanza in cui, con l'aiuto di Heimdallr, avrebbero preso il bifrost per arrivare su Titano.Da qualche parte nella galassia
"Siamo sicuri di voler andarci?" Domandò preoccupato Quill "insomma possono sconfiggerlo anche da soli."
"Certo, possono, ma non hanno idea di dove sia..." la voce di Spiderman li colse di sorpresa.
"E tu da dove sei sbucato?" Chiese Rocket.
"Aspettavo di fare un'entrata ad effetto."
"Guarda che prima quando Groot ha detto "con gli Avengers sarebbe più semplice" avresti fatto un'entrata favolosa" disse Drax con un sorriso sotto in baffi.
"Ah ah ah, simpatico, la prossima volta mi porto un traduttore"
"Peter, dovevi restare alla Torre" lo rimproverò Gamora, questo lo fece irritare, in quanto era stanco di essere trattato come un ragazzino inutile, voleva dimostrare al mondo quanto valesse.
"Ci sono altri ottomila Avengers a protegge la Torre: Steve, Natasha, Bruce,... beh dai Bruce è Hulk insomma, se la caveranno."Nel frattempo all'Avengers Tower.
Steve:"TI HO DETTO CHE L'ULTIMA FETTA DI PIZZA È MIA, PERCHÉ TU HAI FINITO LA COCA COLA"
Bruce:"non è vero! Tu ieri sera hai scelto il film, quindi tocca a me l'ultima pizza."
Vedova:"ragazzi, basta, dobbiamo difendere la terra" *si prende l'ultima fetta di pizza e corre a scegliere il film*Galassia
"Ecco, siamo arrivati." Esordì Gamora, atterrando su Titano.Angolo autrici ormonate
Sorridete cari
Cosa succederà ora?
Non uccideteci pls, sappiamo che è dura sentire il nome di Thanos ma dovete resistere, per il bene della galassia.
Ho sempre più voglia di fare cose con Tom Hiddleston (ma questi sono dettagli)
Vi lascio alla mia amica ansia, che vi divorerà.
❤️
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Heroes' Life-an Avengers Story
FanfictionDue ragazze, Jane ed Elizabeth, si riscoprono qualcuno che non credono di essere. Solo grazie a qualcosa fatto per gioco, entrano in relazione con il mondo degli Avengers, un mondo fatto di pericoli e momenti meravigliosi. Troveranno nuove amicizie...