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Le amiche si guardarono intorno, erano in una stanza ovale con pareti dorate, spaesate, non sapevano cosa dire finché la ragazza non parlò: "oh comunque piacere, io sono Liv, la ragazza di Thor, voi?"
"Io sono Jane"
"Io Elizabeth"
"E come mai siete qui?"
"In realtà, non ne abbiamo idea, l'unica certezza è che dei tipo alieni hanno attaccato l'Avenger Tower e il "capo" ci ha prese come ostaggi" disse Liz
"Oh wow, siete Avengers?"
Jane ed Elizabeth si guardarono
"Più o meno"
"Ma è fantastico! Beh coraggio vi portò da Thor."
Attraversarono il ponte arcobaleno e raggiunsero il figlio di Odino che sedeva sui gradoni del palazzo, appena questi vide Liv gli si illuminò il volto e la strinse a sé baciandola interrottamente ignorando completamente la presenza di Jane e Liz, quando l'abbraccio si sciolse Liv presentò le due ragazze a Thor, che immediatamente chiese loro cosa fosse successo di preciso, dopo averle fatte accomodare all'interno della corte il racconto cominciò.
"Ci trovavamo in una stanza con Strange e Stark, allenandoci sui nostri nuovi poteri-la voce di Jane riecheggiò nella sala- quando ad un tratto abbiamo sentito un boato provenire dai piani superiori della Torre, quindi abbiamo cominciato a correre immediatamente su per le scale, per poi trovarci nel salotto, un finestrone era stato frantumato da dei strani animali alieni, con lunghe ed affilate zanne, gli Avengers erano già in combattimento e cercavano invano di respingere quelle bestie, come invano ci abbiamo provato noi. Improvvisamente è apparso un tipo su una lastra che reclamava il possesso del tuo... Liz, com'è che si chiama?"
"Del mio Tesseract..."
"Si esatto quello, poi vabbè niente, Tony gli ha detto dove si trovava perché stava tipo per uccidermi e dopo esserselo preso ha preso me e Jane come ostaggi, ci ha portate sulla sua navicella ma grazie ai nostri poteri siamo riuscite ad evadere, ma il tizio che voleva il tuo Tessacoso ha fatto "non fuggirete così facilmente" poi ha distrutto un lato della sua nave, ci siamo ritrovate nello spazio convinte che la nostra fine fosse vicina ma poi ci siamo trovate qui." concluse brevemente Liz.
"Ho sentito molte storie strane, ma questa....comunque il Tesseract dato a Stark era un falso, quello vero lo ho qui ad Asgard, verró con voi a New York, devo parlare con Tony.."

Intanto a New York
"Ma da dove cazzo è uscito quello, che cazzo di poteri ha, come cazzo ha fatto ad immobilizzarci così facilmente" diceva Tony girando per la stanza parlando con se stesso.
"Tony, stai calmo, sappiamo tutti che il Tesseract è falso, dobbiamo solo recuperare Liz e Jane, ma loro sono ragazze sveglie, scommetto che saranno qui prima che tu te ne accorga" Disse la Vedova Nera tentando di tranquillizzarlo.
Intanto Strange meditava cercando di trovare qualche traccia di Jane, si era così legato a quella ragazza in così poco tempo, non poteva perderla.
La meditazione fu interrotta, la medesima finestra di qualche ora prima fu di nuovo frantumata dallo stesso individuo con i capelli bianchi.
"Che cazzo! L'avevo appena aggiustata"
Disse Bruce scocciato.
"Silenzo, credevate di potermi prendere in giro? Appena ho analizzato bene il Tesseract ho scoperto che era un falso, e confesso di esserci rimasto abbastanza male, Tony, mio caro, mi deludi con questi giochetti da principiante"
L'uomo sembrava sul punto di far saltare in aria qualcosa, era piuttosto arrabbiato.
"Non nego, mi hai scoperto, magari se mi dicessi dove sono le due ragazze potrei darti il Tesseract" disse Tony con aria di sfida.
"Ah, quelle due, le ho buttate da qualche parte della galassia, sono morte, un po' mi spiace, erano davvero due belle ragazze" rispose con una tale indifferenza che Tony rimase pietrificato, mentre Stange fu preso da un improvviso impeto di rabbia, materializzò delle catene e lo legò, prestando attenzione a renderle il più strette possibili.
A quel punto era il turno di Banner, si trasformò in Hulk e iniziò a massacrare l'uomo come quella volta con Loki, ma stavolta ci provava più gusto.
Strange fu costretto a fermare Hulk, voleva dare lui il colpo di grazia a quello psicopatico con manie di protagonismo.
Inziò a stringere sempre più forte le catene, ma quando l'uomo stava per soffocare si liberò, e riuscì di nuovo ad immobilizzare tutti i presenti.
"Mio caro Stephen, non sono così debole da farmi immobilizzare da te, cosa pensavi di fare con quei tuoi poteri da principiante?"
Strange non rispose, la rabbia gli scorreva nelle vene, non riusciva a pensare ad altro che a quel maniaco con il cranio fracassato, ma non poteva sfogare la sua rabbia, era completamente bloccato.
"Sarai il primo ad essere polverizzato"
Disse l'uomo con un grosso sorriso sulla faccia, inizando a materializzare una specie di nube nera nelle sue mani. Quando stava per scagliare il suo attacco, si sentì il rumore di un'altra finestra che si rompeva, Thor fece irruzione con il martello in mano, seguito da Liv,Jane ed Elizabeth, e ad una velocità allucinante colpì il cranio dell'uomo dai capelli bianchi, che cadde a terra privo di sensi.
Tutti ripresero a muoversi, Banner infastidito disse "cazzo, un'altra finestra rotta"
Forse era l'unico ad aver badato alla finestra, gli sguardi di tutti, in particolare quelli dei due uomini, erano rivolti alle due ragazze, ritornate come per magia.
"JANE!" Esclamò Strange, abbracciandola, questa gli corse incontro e ricambiò l'abbraccio che si sciolse solo dopo molti secondi.
"Elizabeth" disse Tony avvicinandosi piano
"Tony" Liz sorrise e gli permise di abbracciarla
"Ma che cariniiii" intervenne Peter
"Possiamo mettere da parte i momenti romantici e decidere cosa farne di questo?" Disse Steve indicando il corpo che giaceva supino sul pavimento.
"Chiudiamolo nello sgabuzzino-propose Bruce- Strange legalo ad una sedia con una di quelle tue catene super fighe e poi lo svegliamo a mo di film d'azione con una secchiata di acqua fredda per poi accecarlo con una lampada a luce fredda."
"Beh ci sta come piano" disse Liz, le cui spalle erano circondate dal braccio di Stark.
"Esatto e poi gli facciamo un interrogatorio" aggiunse Vedova Nera.
"Ma è fantastico, vado a prendere la sedia" Spider-Man si avviò in una stanza per poi uscirne qualche secondo dopo con una sedia.
"Ragazzi-intervenne Strange- ho un'idea migliore..."

Heroes' Life-an Avengers StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora