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"No, no aspetta, aspetta, cos' hai fatto?! Sei per caso impazzito?!" Esclamò Jane in seguito alla spiegazione del perché Liz era in quello stato.
"Tony, ti rendi conto di ciò che hai fatto?" domando Strange, mantenendo la calma.
Si trovavano ora nello Studio di Stark, Liz era stata affidata a Cap e alla Vedova Nera, che la stavano facendo riposare nella stanza.
"me ne rendo conto, e non capisco come mi sia venuto in mente."
"Si può sapere a cosa stai lavorando?" Domandò Jane
"In teoria no, ma farò un eccezione solo per te; niente di speciale, diciamo.. un nuovo metodo per produrre energia, ma non trovo un modo per azionarlo. Ho usato Elizabeth, me ne rendo conto, e me ne pento, non so come scusarmi."
"Tony-intervenne Strange- hai fatto una cosa estremamente pericolosa, che avrebbe potuto condurre la ragazza ad uno stato comatoso, per fortuna lo sforzo non è stato abbastanza potente da trascinare Elizabeth in quelle condizioni.
Non puoi usare i suoi poteri per certe cose, dai Tony, non mi aspettavo un comportamento del genere da te, sapevi che non ce l'avrebbe fatta."
Nel frattempo Jane assisteva al dialogo impassibile, i suoi pensieri andarono allo stato di salute dell'amica, preoccupata si alzò e andò in camera da Liz.
"Hei, sono io, Jane, come va?" Disse sedendosi delicatamente sul letto accanto ad Elizabeth. Quest'ultima mugolò per poi aprire lentamente gli occhi e sorridere all'amica.
"Beh bene, sono stata una vera stupida"
"Non posso che acconsentire"
Risero leggermente, poi Elizabeth cercò di alzarsi e Jane l'aiutò.
"Strange sta parlando con Stark."
"Che dicono?" Chiese curiosa Liz
"Stark non fa che pentirsi, comprende l'errore che ha commesso"
"È colpa mia, ho acconsentito ignorando il fatto che fino a ieri non sapevo nemmeno di possedere questi poteri".
"Non è colpa tua, assolutamente, eri sotto la protezione di Tony."
Elizabeth si alzò completamente e strinse Jane in un abbraccio, il più lungo che si fossero mai date.
"Ti voglio bene" disse Liz
"Ti voglio bene" e le diete un bacio sulla guancia per poi continuarla ad abbracciare.
"Liz, come facciamo con l'università?
Orami ci mancano tre esami"
"Jane, credo che domani andremo lì e daremo quello di greco, ci stai?"
":) per forza"
Bussarono alla porta e la testa della Vedova fece capolino nella stanza
"Ehi ragazze, non so se abbiate fame, ma in questo caso di là c'è della pizza.
Elizabeth come va, stai meglio?"
"Molto meglio, grazie"
Raggiunsero il salotto e trovarono una decina di scatole di piazza per metà piene, seduti intorno al tavolo c'erano Spider-man con una ragazza bionda al suo fianco, Cap, la Vedova nera e un altro tipo con i capelli neri.
"Ciao ragazze, io sono Bruce" si presentò l'uomo con i capelli neri, ma Jane e Liz non capirono ancora chi fosse.
"È Hulk" sottolineò Peter, rendendo l'identità di Bruce più chiara
"Già:/ ma il mio nome è Bruce:)"
"Oh, piacere Jane"
"Elizabeth"
Si presentarono stringendogli la mano.
"Jane, Elizabeth, io sono Alexa, la fidanzata di Peter"
"Piacere" dissero le due amiche.
"Prego, sedetevi e prendete tutta la pizza che volete" le invitò Steve.
"Grazie:D sto morendo di fame"
Circa quindici minuti dopo, passati tra chiacchiere,Strange e Stark raggiunsero gli altri.
"Ommiodio Elizabeth, come stai, ti prego perdonami per ciò che ti ho fatto, non era mia intenzione, lo giuro" disse Stark accasciandosi ai piedi di Elizabeth.
"Ti prego, rialzati, va molto meglio ora, è anche colpa mia; ti scuso, ma ti prego ritieni l'accaduto acqua passata."
Il miliardario di sedette al fianco di Peter, di fronte a Liz, ma non azzardava a guardarla, mentre Strange trovò posto su una poltrona accanto a Jane, quest'ultimi si scambiavano di tanto in tanto sorrisi timidi.
"Dobbiamo dirvi una cosa" disse Jane guadando Liz.
"Domani io e Jane andremo a dare l'esame di greco, ce ne mancano tre, non vogliamo perdere quest'anno." Continuò Elizabeth
"Ma è fantastico" esclamò Strange
"Complimenti" disse Tony
"io sono ancora al liceo" intervenne Peter.
"aaaa l'università, bei tempi" disse in tono nostalgico Bruce.
"Di conseguenza, ritorneremo a casa per poi ritornare qui domani nel pomeriggio, nel caso avessimo altri addestramenti" disse Jane.
"È ovvio che li avete" disse Stark
"Bene allora, se non vi dispiace, andiamo a metterci i nostri vestiti e ritorniamo a casa."
"Vi faccio accompagnare da Happy"
"Grazie mille Tony" disse Liz
Quindi andarono in stanza e si cambiarono per poi uscire, salutare e ringraziare tutti; Strange e Stark le accompagnarono fino alla macchina.
Appena misero piede nel loro appartamento scoppiarono in una risata interminabile accompagnata da tratti di conversazioni che avevano avuto durante la loro bizzarra avventura all'Avenger Tower si fermarono di colpo lanciando uno sguardo all'orologio:"JANEEE SONO LE SEI DEL POMERIGGIO, DOBBIAMO STUDIAREEEE"
"Liz calma, inspira, espira, devo raccontarti una cosa."
"Devo preoccuparmi, se incita?HAI CONOSCIUTO QUALCUNO? NON VUOI PIÙ FARE QUELLA COSA CON GLI AVENGERS?!"
"No Liz, ho detto calmati; DOCTOR STRANGE HA CERCATO DI BACIARMI, MA TU HAI INTERROTTO QUEL BELLISSIMO LIMONE CHE POTEVA ESSERE CON IL TUO URLO DI MERDA, brutta troia:,)"
"Oddio AAAAAAAAA JAY STAI SCHERZANDO, scusami, non volevo oddio, oddio povera me, scusami"
"Nononono non scusarti, domani recupererò il tempo perso;)"
Cominciarono a studiare con intervalli irregolari durante i quali Liz diceva "oddio Strange ti ama, non posso crederci:D"
Erano orami le 23:30 circa e caddero in un sonno profondo, si svegliarono ancora vestite e ricoperte dai libri alle 7:10 col suono metallico della sveglia di Jane "LIZZZ, svegliatiii"
"Oddio cos'è, chi è, che c'è?"
"Niente devi svegliarti, abbiamo l'esame."
"A che ora?"
"se non erro è alle 9:00 col prof Brown e la prof Swan."
"Cazzo quelli se arriviamo in ritardo ci infilano i libri su per il culo"
"ESATTO, quindi muoviti"



Spazio autrici:
Ehm... in realtà non so che scrivere.
Grazie(?)💗🌙
E speriamo che la storia vi stia piacendo.
...
:)

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