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"Non capisco cosa possa essere andato storto, la macchina sembrava perfettamente funzionante" disse Tony sovrappensiero, che fu interrotto da Banner che spuntò da sotto il congegno esclamando:
"HO CAPITO".
Estrasse una provetta dall'interno della macchina e si avvicinò a Tony mostrandogliela.
"Tony, cos'è questo?"
"È vibranio, la sua composizione chimica reagendo con quella dei geni mutati li elimina, mi sembrava perfetto per questo progetto." Rispose Tony con il suo miglior tono da intellettuale.
"Mio caro Tony, l'unica cosa che dovresti sapere è che sei un coglione
Osserva bene" disse Bruce incitandolo a guardare la provetta meglio.
"Cazzo, ho scambiato il vibranio con la metamorfina, come ho fatto ad essere così stupido."
Disse lui autocommiserandosi.
"Non riesco ancora a capire perché abbia reagito proprio con Jane"
"IO SO PERCHÈ" esclamò Liz appena uscita da uno stato di profonda meditazione.
"L'azione del vibranio è efficace su geni e cromosomi mutati, quindi differenti da quelli presenti nel corpo di chi aziona la macchina.
La metamorfina ha una struttura e un'azione simile a quella del vibranio, dunque ha agito sulla donna più vicina per la differenza di cromosomi che appunto determinano la nostra sessualità."
"Ha senso, ma come mai allora non ha colpito Gamora?" Chiese Banner ancora un po' confuso.
"Beh, la macchina è stata progettata per sottrarre poteri, e Jane era l'unica donna dotata di poteri nel suo raggio d'azione."
"QUESTA È LA MIA DONNA" esclamò Stark soddisfatto.
"Da quando sono la tua donna?" Disse Elizabeth per metterlo in difficoltà.
Stark assumendo un'espressione imbarazzata aggirò la domanda.
"Ora dobbiamo trovare una soluzione"

Nel frattempo erano venuti a conoscenza del disastro anche Drax e Groot, avvertiti da Quill, alquanto divertito da quella situazione.
Ora i guardiani, Strange e Jane si trovavano nel salotto parlando della questione.
"Ragazzi, a me scappa la pipì, ma non voglio farla"
Disse Quill.
"Se non la fai mi irriti la vescica" rispose Jane adirata.
"Si ma non so come si fa.."
"Vuoi uomini siete davvero ignoranti"
Intanto Drax stava per mettere il dito sul seno di Jane/Quill, ma Strange infastidito da quell'azione gli bloccò le mani.
"Eddai amico" disse lui triste.
Intanto anche Jane si stava divertendo, ripassando con un pennarello indelebile tutti i segni di muscolatura sul corpo di Peter.
"Jane, finiscila"
"La smetterò solo quando smetterete di tentare di toccarmi le tette."
"Ok, allora continua pure"
Durante quel trambusto Spider Man con Alexa sulle spalle entrò dalla finestra, ancora rotta.
"Hei Quill, amico mio" disse Peter battendogli il cinque.
"Non sono Quill" rispose Jane, Peter lanciò un urlo, mentre Alexa guardava la scena allibita
"È lui Quill-Parker si guardò in giro confuso, Jane continuò- Alexa, ciao, come va?"
"Io e te ci siamo mai visti?" Chiese lei confusa.
"No, cioè si, sono Jane"
"Avete qualcosa da raccontarci" disse Spider Man con uno sguardo leggermente divertito.
"Coraggio, Peter, raccontagli ciò che hai fatto" incoraggiò Jane
Quill cominciò il racconto
"E così mi sono trovato tra le braccia di Strange" concluse, Peter scoppiò a ridere seguito da Alexa.
"Ti sei già toccato le tette?"

"Da quanto siamo qui dentro?" Chiese Elizabeth.
"Più o meno un'ora" disse Bruce, ancora intento a studiare la metamorfina.
" E in un'ora, non avete concluso niente? Ma non eravate dei super geni?"
"Senti chi parla, tu non stai facendo niente"
Disse Banner infastidito dalla critica della ragazza.
"Mio caro, stavo giusto per esporvi la mia soluzione" si interruppe per poi continuare.
"Allora, secondo me dobbiamo duplicare la macchina, così che appunto abbia l'effetto contrario, ovviamente stavolta con il liquido giusto"
"È geniale, così i due campi magnetici emanati andranno ad interagire l'uno contro l'altro e riporteranno le cose come prima." Continuò Stark
"L'importante è fargli premere insieme il pulsante" dissero i tre quasi all'unisono.
"Su mettiamoci a lavoro, basterà ricopiare la struttura della prima macchina, ma sarà molto più semplice" disse Stark.
"Sei un genio" disse a Liz per poi stamparle un bacio sulla guancia.
La ragazza non riuscì a trattenere un sorriso.

"È FATTA RAGAZZI, È FATTA" si presentò Elizabeth nel salotto dopo circa quattro ore. La scena che si ritrovò davanti era Doctor Strange che aveva legato le mani a Drax con una delle sue catene rosse.
"Continuava a molestarmi" disse Jane.
"Ok va bene, ma ora muovetevi."
Corsero tutti giù nella stanza, dove invece di una macchina sola, ora ce n'erano due più piccole collegate da un filo elettrico.
"Ok, al mio tre premete il bottone" disse Bruce.
"Sei sicura di voler fare questo cambio, insomma, mi piaceva essere donna, e poi credo di aver capito come andare in bagno"
Disse Quill con la mano sul bottone.
La risposta gli fu data da uno sguardo pieno di cattiveria rivoltogli da Strange e Gamora.
"Ok torno uomo."
Al tre di Bruce cliccarono il bottone, un campo magnetico riempì la stanza, e Jane e Quill sussultarono.
"HO DI NUOVO IL PENE" esultò Quill come se avesse vinto una gara.
"ODDIO LE MIE TETTE" esclamò Jane che baciò immediatamente Strange.

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