Lotta

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Giada e Nico stavano volando da circa due minuti quando la prima fiammata li mancò di pochi millimetri.

Nico si voltò e Giada lo sentì imprecare in greco antico, nonostante non avesse idea di come facesse a conoscerlo, né come lei avesse capito che era greco.

Il ragazzino si avvicinò e le disse: "Io tratterrò la Chimera, tu lascia fare a Timballo; ti porterà al Campo". Detto ciò Nico sguainò la spada e si lanciò contro la Chimera.

P. O. V Giada

Certo... Lascia fare al pony! Come no! Col cavolo che lo mollo lì!

Mi chinai sul collo del Pegaso e dissi: "Senti, lo so che è pericoloso, ma devi ascoltarmi. Lasciami qui, poi vai a chiamare i rinforzi dal... Campo. Ti prego, non ho intenzione di vederlo morire!".

Il Pegaso sembrò pensarci un po', più scese in picchiata e mi lasciò sul marciapiede. Mi misi a correre verso il mostro e gridai:" Ehi, tu! Razza di caprone sputaveleno! ".

L'ibrido si voltò verso di me lasciando perdere Nico: aveva due teste, una di capra e una di leone, mentre sul dorso gli spuntava una serpe velenosa.

Accidenti... Sono nei guai!

Schivai per miracolo la prima fiammata, e poi la seconda. La terza mi prese di striscio sul braccio destro e mi strappò un gemito. La serpe spuntò del veleno che mi colpì la spalla destra, facendomi gridare. Nico cercava di intervenire, ma la Chimera era troppo forte.

Stavo per perdere i sensi, ma udii una voce: usa il tuo potere, figlia mia. Mi tolsi a fatica il guanto sinistro e mi lanciai addosso al mostro.

Afferrai la vipera con la mano nuda e quella emise un gemito di dolore. Prima che Nico potesse vedere, annodai la gola del serpente, poi afferrai le corna della capra e la volsi verso il ragazzo.

Ora... Uccidila ora, Nico! Pensai, senza più forze per parlare. Il veleno mi stava annebbiando la vista. Sentii la Chimera sgretolarsi in polvere, poi caddi a terra; feci appena in tempo a rimettermi il guanto, prima di perdere i sensi.

Figlia di ThanatosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora