"Ragazzi siete tutti pronti?" Urlò Vince in testa al gruppo, per poi iniziare a dare istruzioni su come si svolgerà il viaggio.
Io scrutai distrattamente la folla e notai Cora, era vicino a me e stranamente non era in compagnia dei gemelli, forse era successo qualcosa, d'altronde non vedevo neanche loro dall'attacco della Wicked.
"Cora" richiamai la ragazza, che si girò di scatto verso di me, mostrandomi i suoi occhi rossi e lucidi "Dove sono Josh e Jonh?".
La sua espressione di tristezza tramutò in un secondo in una smorfia di disgusto "Sai ragazzina, non sei l'unica ad aver perso qualcuno, sei solo un'egoista" mi rispose la ragazza prima di girarsi e seminarmi nella marcia.
Di nuovo quel senso di colpa che si faceva strada in me, John aveva solamente il compito di accertarsi che non mi venisse fatto del male ed è morto per questo.
Tirai un sospiro, stanca di tutte quelle persone decimate dalla Wicked e continuai a camminare in quella monotona marcia, senza aprire bocca.
Vince era stato chiaro, non poteva mettere a rischio la vita di tutti quei ragazzi, per salvarne uno, quindi saremmo arrivati vicino al quartier generale di mio padre, dove lungo la costa c'era una nave in fase di riparazione.
Da lì avremmo ideato un piano, al quale potranno partecipare solo lo stretto indispensabile di persone.
Non potevo biasimare Vince, era il capo ed era anche bravo nel farlo.Era passato un giorno dalla battaglia, e da allora non avevo rivolto parola a nessuno, le parole sembravano superflue, mi sentivo come se parlare mi avrebbe devastata.
Così avevo deciso di limitarmi ad annuire e mugugnare, per il resto delle domando bastava un'occhiataccia.Nonostante tutto, Newt non si era dato per vinto ed era ancora al mio fianco, nel verso senso della parola, non mi aveva lasciato sola neanche per un secondo.
Mi girai per guardarlo, sembrava un angelo, con quella chioma spettinata di capelli dorati e quel suo graziosissimo nasino a patata.
"Hai intenzione di parlare prima o poi?" Mi chiese con un'aria di sfida il biondino, riscuotendomi dai miei pensieri.
Io mugugnai trasmettendo il mio dissenso al ragazzo, in merito sia alla domanda che all'argomento.
Lui alzò le mani in segno di resa e continuò a guardare avanti e camminare.
Era passata una mezz'ora buona, ed il silenzio aleggiava ancora sulle mie labbra, d'altro canto non era male rimanere in silenzio, potevo concentrarmi sui miei pensieri.
Certo, non era l'idea migliore del mondo, visto che tornavano sempre all'argomento "Mike", ma non avevo intenzione di parlare per ora."Elena, posso parlarti?"
Mi girai di scatto e vidi Thomas, che si asciugava delle goccioline di sudore che gli imperlavano la fronte, evidentemente aveva corso per raggiungermi.Io lo fissai per un secondo e poi tornai a guardare dritto, non avevo intenzione di parlare, e di sicuro non lo avrei fatto con lui.
"Non ti sto chiedendo di parlare, solo di ascoltarmi, quindi se non hai intenzione di strapparmi la lingua dovrai ascoltare ciò che ho da dire" continuò il ragazzo, che si beccò uno sguardo curioso da parte di Newt.
Benissimo, ora si irriterà e lo caccerà sicuramente via.
Newt fece un gesto de capo all'amico, accelerò il passo e ci seminò.
Aspetta, cosa?
Come aveva potuto abbandonarmi con Thomas?
Me la pagherà.Thomas mi prese per il braccio e mi trascinò sul lato esterno della folla, così da rendere più "intima" possibile quella discussione.
"So che ti senti in colpa e so che credi che allontanare tutti sia la cosa migliore, ma non è così fidati" iniziò il ragazzo, fissandomi per qualche istante cercando di far trapelare qualche emozione dal mio volto "Anche io l'ho provato...".
Anche lui ha provato cosa?
Io lo guardai con aria interrogativa, non capendo a cosa si riferisse, lui intuì la mia curiosità e parlò."Si chiamava Chuck" iniziò prendendo dalla tasca una piccola statuetta di legno "Era divertente, eccentrico ed innocente... Voleva solamente rivedere i suoi genitori, ma gli è stato negato anche quello, oltre ad un'infanzia normale" terminò con odio il ragazzo.
"E poi che è successo?" Chiesi io, stupendo sia me stessa che Thomas di aver parlato,
"È morto.."
"Non è colpa tua Tom" lo confortai dandogli una leggera pacca sulla spalla,
"Elena, è morto per salvare me" concluse il ragazzo per poi rimettersi la statuetta in tasca e continuare a camminare.
"Aspetta!" Urlai, afferrandolo per la maglietta.
"Adesso parli?" Mi sbeffeggiò lui,
"Cosa volevi dirmi con questo?"
"Che non è colpa tua" scandì le parole lui, per poi incitarmi a camminare.
Raggiunsi di nuovo Newt e senza pensarci lo abbracciai e gli sussurrai che mi era mancato.
Lui stupito da quel gesto, non si fece domande e, strinse ancora più forte.
Dopo poco ci sciogliemmo dall'abbraccio e riprendemmo a camminare, ormai mancava poco alla sosta e ci saremmo potuti riposare.***
"Dovresti leggerla" disse Ro, mentre si sedeva accanto a me e fissava la lettera di Mike che tenevo in mano.
"Dicevi lo stesso anche della lettera di Newt e guarda dove siamo arrivate" dissi scoppiando a ridere, seguita dalla mia amica.
"Siamo arrivate qui, non siamo più in quello schifo di posto e tu hai ritrovato il tuo ragazzo" rispose lei, sicura di quello che aveva fatto.
"E Mike è morto..." Sussurrai io,
"Non puoi assumerti la colpa per ciò che ha fatto la Wicked" mi confortò la mia amica,
"Si ma vi ci ho messo io in questa situazione, se fossi rimasta alla Wicked non sarebbe successo niente di tutto ciò e Mike sarebbe ancora vivo!" Urlai io, amplificando i miei sensi di colpa,
"Ci hanno messo loro in questa situazione, non tu, hai capito?" Continuò Ro, avvicinandosi a me stringendomi in un abbraccio.
In quel momento crollai e le lacrime iniziaro ad uscire.
"Non so più come guardare il mondo Ro, ora è tutto diverso" continuavo a singhiozzare io,
"Il mondo è lo stesso, sei tu che sei cambiata" mi sussurrò lei accarezzandomi i capelli.
Finalmente ho scritto il primo capitolo oleee!
Stavo pensando che per cominciare, pubblicherò un capitolo alla settimana, visto che sono abbastanza incasinata con lo studio e tutto, e inoltre domani parto per qualche giorno per Siena, quindi non avrò molto tempo per scrivere!
Quindi: non odiatemi e non speditemi dolenti a casa!
Grazie, ciao pive😘❤️
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Dopo la fine, l'inizio
FanfictionPrimo libro: Soggetto A1 - La creatrice Secondo libro: Ovunque tu sia, vivi dentro di me Terzo libro: Dopo la fine, l'inizio Elena, una ragazza costretta a diventare forte, creata per essere la soluzione ma finita per diventare il problema. Alla ri...