Dopo aver corso per quella che sembrava essere stata un'eternità, riusciamo finalmente a raggiungere la stanza delle scope, o almeno quella che era apparentemente una stanza delle scope.
Appena varco l'ingresso riesco a scorgere Brenda, Eva e Ro che danno istruzioni alle ultime persone prima di attraversare il pass verticale.
Prima che riuscissi ad azzardare qualsiasi domanda su come stesse riuscendo il piano, Stephen entrò dalla porta seguito da cinque ragazzi che avevano all'incirca la nostra età, boccheggiò prima di riuscire a formulare una frase di senso compiuto, evidentemente aveva corso molto.
"R-ragazzi, presto, stanno arrivando le guardie!"
Quando l'ultimo dei ragazzi oltrepassò il pass verticale, le guardie spalancarono la porta violentemente facendo schizzare in tutte le direzioni pezzi di pareti.
"Mettete le mani ben in vista o sarà peggio per voi!" Urlò la guardia più vicina a noi e, titubanti, noi acconsentimmo.
Non mi sarei fatta strappare da sotto gli occhi la mia libertà così facilmente.Io ero quella più vicina alla porta, dietro di me Thomas, Minho e Newt e di fronte al pass verticale Gally, Stephen e le due ragazze.
Eravamo otto contro quattro, ce la potevamo fare, quando mi stavo per decidere di attaccare una voce fece paralizzare tutti sul posto.
"Fermi! Non sparate!"
Io conoscevo fin troppo bene quella voce.
L'Uomo ratto."Vedo che purtroppo sei ancora vivo" lo sfidai, sogghignando.
"Ed io vedo che purtroppo Ava non è riuscita nel suo intento" rispose lui a tono.
"Che cosa vuoi?" Urlai.
"Oh lo sai bene cosa voglio" sorrise come un pazzo.
Provai a prendere uno dei miei coltelli, quando lui capì le mie intenzioni e mi sparò un proiettile alla gamba.
Non urlai, non piansi, non mi sarei mai fatta vedere debole davanti ai suoi occhi.Mi tastai la ferita, perdevo sangue, poi iniziai a ridere come una pazza "Carino da parte tua, vuoi il mio sangue ma decidi di sprecarlo".
"Ce ne sarà abbastanza per una dose" sorrise di nuovo lui.
"Non immagini minimamente quanto vorrei cancellare quel sorriso dalla tua faccia" mi sforzai a parlare, ora la gamba iniziava a bruciare.
"Non agitarti, tra poco sarà tutto finito" rispose con calma, mentre con un gesto fece capire alle guardie di puntare le armi su di noi.
"Te la farò pagare" ringhiai di nuovo.
"Elena, Elena, mia cara Elena" parlò ancora "Tutto questo odio solo perché ho ucciso il tuo amichetto Mike" rise.
"Non provare a nominarlo bastardo!" Urlai inferocita come non mai.
"Che peccato, l'ultima cosa che ha visto sei stata tu che non l'hai salvato"
Dopo quell'affermazione, un fuoco divampò dentro di me, aveva innescato il mio lato più oscuro.
Nonostante il dolore sfoderai due coltelli, uccidendo due guardie."Un colpo, un morto" Mike me lo ripeteva sempre.
Ero tornata a vedere solo sagome, ero diventata di nuovo un animale da battaglia.
Diedi un pugno in faccia a Janson, che svenne, per poi essere costretta ad accasciarmi a terra per il dolore alla gamba, nel frattempo Newt era venuto in mio soccorso, Thomas e Minho stavano lottando contro le due guardie rimanenti e Gally cercava di spingere all'interno del pass Ro ed Eva."Ti fa male?" Disse, strappando un pezzo di stoffa dalla sua maglietta e avvolgendola come una benda intorno alla ferita.
Io non risposi, semplicemente mi voltai in direzione dei miei amici e urlai "Gally, porta le ragazze in salvo!".
Eva non se lo fece ripetere due volte, non era coraggiosa come Mike, mentre Ro si divincolò dalla presa di Gally e corse verso di me.
"Ele, non ti lascio da sola" disse cercando di alzarmi.
Io la supplicai con lo sguardo, poi feci una promessa "Ro, ti prego, vai, ti prometto che ci rivedremo" sperando dentro di me che quello fosse un arrivederci e non un'addio.
Stephen, che fino a quel momento era sparito dalla mia visuale, prese la ragazza e prima di dirigersi verso il pass mi disse semplicemente "Fa che sia vero".
Eva, Ro e Stephen erano in salvo.
Era il momento di scappare.
Ora o mai più.Thomas e Minho avevano ucciso le guardie e le stavano fissando spaventati, non credendo realmente che potessero essere stati loro stessi a fare una cosa del genere.
"Forza!" Urlai, sperando di essere sentita dal resto dei ragazzi.
Thomas accorse in mio aiuto, e lo stesso fece Minho, finalmente avremmo salutato la Wicked una volta per tutte.
Gally fu il primo ad entrare, poi venne il turno di Minho.
Prima di entrare Thomas si girò e ci sorrise "Ci vediamo dall'altra parte"."Vai prima tu" disse Newt, spostandosi leggermente permettendomi di passare.
"Non ci penso proprio, non varcherò quella porta prima di te" risposi.
Un'altra scossa fece traballare il soffitto.
"Ti sembra il momento di litigare?" Disse lui coprendosi la testa con le mani."Già Newt, ti sembra il momento di litigare?" Decisi di insistere io, facendogli capire che non mi sarei mossa dalla mia posizione finché lui non sarebbe entrato in quella porta.
Sospirò, maledicendo nella sua testa questo mio lato testardo, mi diede un bacio a stampo veloce e prima di entrare disse "Ti aspetto".
Quando Newt azzardò a mettere il primo piede nel pass verticale uno sparo squarciò il silenzio.Abbassai lo sguardo e notai che stavo sanguinando dalla spalla sinistra, lui guardò spaventato la ferita e prima che potesse aggiungere altro lo spinsi con tutta la forza possibile evitando che potesse commettere mosse avventate.
L'ultima cosa che riuscii a vedere fu il viso di Newt contorto in una smorfia di terrore e con gli occhi pieni di lacrime.
Sto già scrivendo il quarto capitolo della mia nuova storia, appena concluderò questa mi attiverò a rendere visibile la storia e velocizzare la scrittura dei capitoli! Un bacio pive😘
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Dopo la fine, l'inizio
أدب الهواةPrimo libro: Soggetto A1 - La creatrice Secondo libro: Ovunque tu sia, vivi dentro di me Terzo libro: Dopo la fine, l'inizio Elena, una ragazza costretta a diventare forte, creata per essere la soluzione ma finita per diventare il problema. Alla ri...