2 giorni dopo...
Erano giorni che camminavamo, e sembrava che la speranza ci avesse quasi abbandonato.
Ormai la gente non parlava quasi più, eravamo tutti troppo esausti pure per parlare."Fermi tutti!" Urlai io, alla mia richiesta l'intera massa di persone si bloccò sul posto.
"Lo sentite?" Chiesi euforica,
"Io non sento niente" commentò Gally,
"Il mare! Siamo arrivati, di qua!" Urlai io, annebbiata da quel briciolo di felicitá, iniziando a correre.
Era a dir poco stupendo, non avevo mai visto il mare in vita mia, ne avevo sentito parlare, ma vederlo era tutta un'altra cosa.
Chiusi gli occhi ed inspirai, c'era nell'aria un forte odore di alghe misto a salsedine, il rumore calmo delle onde mi faceva sentire immensamente tranquilla.Non ci pensai un attimo, subito posai a terra il mio zaino e mi tolsi le scarpe, per poi iniziare a correre verso la riva, bagnarmi i piedi e correre sulla sabbia.
Mi sentivo come se fossi appena rinata, come se per qualche istante tutte le preoccupazioni avessero smesso di fluttuare nella mia testa.Anche il resto dei miei amici si buttò in acqua e, per la prima volta, mi sentii normale, come se fossimo dei ragazzi normali.
Tornati alla realtà, decidemmo di dare una mano al resto del gruppo per costruire un riparo per la notte, con qualche coperta e qualche tronco.
Come da tradizione, accendemmo il nostro falò, disponendoci intorno nella solita sequenza.
Stavolta era diverso, perché il mare, così magnetico, aveva su di sé lo sguardo attento di tutti, come se fossimo in balia del suo canto silenzioso, dato dall'infrangersi delle onde sugli scogli."Dobbiamo pensare ad un piano per salvare Minho" disse Gally, interrompendo quell'incantesimo.
A quell'affermazione mi sentii chiamata in causa e risposi in nome del gruppo "Domani mattina raggiungeremo il Braccio Destro, vedremo le mappe dell'edificio e troveremo un modo per entrare".
"E tu come fai a sapere che il Braccio Destro ha le mappe?" Chiese Brenda in quel momento.
Ero sul punto di rispondere male alla ragazza, per dirgli di farsi i fatti suoi, quando Thomas mi bruciò sul tempo e prese parola.
"L'importante adesso è salvare Minho, credo non sia il caso di sollevare discussioni inutili" rispose il ragazzo, rifilando a Brenda un'occhiataccia, per poi portare il suo sguardo su di me.
Fui spiazzata da quella reazione, Thomas, il ragazzo che avevo sempre trattato male, aveva preso le mie difese.
Gli lanciai uno sguardo di gratitudine e mi accoccolai a Newt, che era vicino a me.La serata si concluse velocemente, eravamo tutti stremati da quei lunghi giorni di cammino ed ora tutto ciò che desideravamo era una lunga e bella dormita.
O almeno era quello che desideravano gli altri, per me in quel momento esistevano solamente una marea di dubbi...
"Dormi con me Ele, vero?" Mi chiese innocentemente Newt, con una faccia da cucciolo.
"Tu vai, ho bisogno di restare un attimo da sola... Ti raggiungo appena ho fatto" risposi, abbozzando un sorriso e mostrandogli la lettera di Mike.
Non ci fu bisogno di spiegazioni, lui capì all'istante e si incamminò verso una delle rudimentali capanne costruite oggi pomeriggio.Era arrivato il momento, non potevo scappare in eterno, ero pronta.
Spiegai la lettera e mi avvicinai leggermente al fuoco, per rendere leggibile la lettera.
Feci un sospiro per infondermi sicurezza e lessi tutto d'un fiato.Cara Elena,
Non posso credere di ritrovarmi qui a scrivere una lettera...
Insomma, sai come sono fatto, per me è stato sempre difficile esternare le mie emozioni, eppure eccomi qui, a scrivere i miei pensieri su uno stupido foglio di carta.
Non te l'ho mai detto, ma io avevo una figlia..
Era bellissima, era la mia bimba.
Se solo avessi saputo quanto era poco il tempo a disposizione, avrei cercato di vivere al meglio ogni momento.
Evangeline, il suo nome era Evangeline.
All'età di 16 anni l'hanno strappata dalle mie braccia, per sempre.
Avrei preferito essere pugnalato cento volte, piuttosto che essere privato di mia figlia per solamente un istante.
Era brava nel lancio dei coltelli, come te... Io l'ho rivista nei tuoi occhi.
Ho provato a non affezionarmi a te, ho provato a non perdere qualcuno che amavo un'altra volta, ma non ce l'ho fatta...
So di non aver molto tempo a disposizione prima di impazzire, magari mi restano giorni o settimane, chi lo sa? Ma l'eruzione si sta facendo largo nella mia testa, io non voglio impazzire, io non voglio farmi ricordare come uno schifoso spaccato, voglio che ti ricordi di me, quello che ero durante gli allenamenti, quando ti spronavo a dare del tuo meglio, perché io sapevo che tu eri meglio di tutto questo!
Grazie per tutto Elena, sei stata la figlia che non sono mai riuscito a crescere.
Ricordi cosa ti ripetevo sempre?
Ormai era diventato il nostro motto!
Vola come una farfalla, pungi come un'ape.Con affetto, Mike.
"Vola come una farfalla, pungi come un'ape" ripetei alzando gli occhi verso il mare, come per tenere vivo il suo spirito al mio fianco.
Con l'amaro in bocca, ripiegai la lettera e l'infilai nella tasta dei jeans, per poi dirigermi verso Newt.
"Scoprirò che fine hai fatto Evangeline" sussurrai, dando un ultimo sguardo al mare.
STAI LEGGENDO
Dopo la fine, l'inizio
Fiksi PenggemarPrimo libro: Soggetto A1 - La creatrice Secondo libro: Ovunque tu sia, vivi dentro di me Terzo libro: Dopo la fine, l'inizio Elena, una ragazza costretta a diventare forte, creata per essere la soluzione ma finita per diventare il problema. Alla ri...