CAPITOLO 11

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Erano passati due giorni, due giorni in cui nessuno sapeva se festeggiare per aver trovato la strada giusta per entrare nella Wicked o rimanere in silenzio per il nostro amico Newt ancora privo di sensi.

Mi ritrovai a piangere, una cosa insolita per me... Piangere, lo avevo sempre associato ai perdenti il pianto, ma non più.
Se provare delle emozioni e stare male per la persona che amavo significava essere debole, allora si, ero la persona più debole del mondo.
Ma se ciò significava anche essere crollata solo in questo momento dopo tutto quello che era capitato, in quel caso ero anche la persona più forte al mondo.
Buffo dualismo.

"Elena" sussurrò Thomas, entrando nella stanza.
Era dall'episodio di Newt che non riuscivo a toccare cibo, sentivo come se ci fosse qualcosa che mi divorasse dall'interno, come se cercasse di prosciugarmi.

Non risposi.
"Elena, so che è dura, ma se non dovesse..." Lasciò appesa la frase, come se mi credesse troppo debole per concluderla.

"Ce la farà, te l'ho già detto, io non mi muovo finché non si sveglia"

"Sto solo dicendo che non puoi..."
A quel punto decisi di interromperlo.
E quello che dissi dopo fu la cosa più liberatoria del mondo.

"Sai una cosa Thomas? Sono stanca, stanca dei tuoi commenti, dei tuoi rimproveri, sono stanca di mio padre, stanca del fatto che nulla riesce ad andare bene per una dannata volta! E sai cos'altro? Sono anche stanca di tutti voi che provate pena per me e pensate che rifilandomi i vostri patetici 'come stai?' o 'si risolverà tutto' le cose possano andare meglio! Ma ehy, notizia bomba le cose non andranno bene neanche per niente! Hai capito?" Urlai stremata scoppiando senza ritegno in un mare di lacrime.

Lo sguardo di Thomas passò dallo stupito al dispiaciuto, poi si avvicinò abbracciandomi.
Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli per calmarmi, ma non era lontanamente paragonabile a come lo faceva Newt, ed in cuor mio lo sapevo che nulla sarebbe stato piú come prima se lui non ce l'avesse fatta.

"Lui non può abbandonarmi, me l'ha promesso" continuavo a singhiozzare mentre Thomas stringeva le sue grandi braccia intorno a me "Ho paura Thom, stavolta veramente, ho paura di non poterlo avere più qui con me, abbracciarlo, sentire il suo profumo... Ho perso troppe persone, ho perso perfino me stessa, ma non posso perdere anche lui, se c'è un motivo per cui non mollo è perché voglio essere qui quando si sveglierà" dopo quelle parole mi sentii più libera, non so dire se per il fiume di lacrime buttate fuori o per la confessione, sapevo solamente che quella morsa che mi attanagliava lo stomaco, pian piano, si stava dissolvendo, come fumo nell'aria.

Thomas inizialmente non rispose, poi mi scostò leggermente da lui e parlò.

"Tu sei la persona più forte che io abbia conosciuto, e Newt ha bisogno di te, credo che la cosa migliore che gli sia capitata nella vita sia stata incontrarti, quindi sono convinto che lotterà con ogni briciolo della sua anima per tornare da te Ele"

Sorrisi e sussurrai un "Grazie".

"Nel frattempo, devi mangiare qualcosa e lavarti" sdrammatizzò.

"Stai insinuando che puzzo?" Chiesi fingendomi offesa.

"Puoi dirlo forte" rispose lui scoppiando a ridere e tappandosi il naso.
Scoppiammo a ridere, e per un attimo il mondo sembrò pesarmi di meno.

Seguii il consiglio di Thomas, mangiai qualcosa e poi mi feci una bella doccia.
Avevo quasi finito di sciacquarmi quando un forte rumore acustico mi costrinse ad accasciarmi a terra e tapparmi le orecchie ma, per quanto riuscissi a premere le mie mani contro le mie orecchie, il rumore sembrava non voler svanire, come se il suono non proveniva dall'esterno ma direttamente da dentro la mia testa.

Iniziai ad urlare per il dolore e quando pensavo di non riuscire più a resistere terminò, di botto, come se nulla fosse.

"Cosa diavolo è successo?" Urlai, sapendo che nessuno sarebbe mai riuscito a darmi la risposta a quella domanda.

"Elena" rimbombò una voce nella mia testa "Ti credi furba?" Continuò, sembrava la voce di Ava.

"Chi sei?" Urlai.

"Dovresti saperlo dopo tutto questo tempo"

"Sei Ava?" E dopo un attimo di silenzio azzardai un'altra domanda "E come faccio a sentirti?"

"Si, sono io ed è grazie ad un dispositivo nella tua testa"
A quelle parole iniziai a tastarmi la testa, mi strappai perfino qualche ciocca di capelli.

"Ti consiglio di non tentare di estrarlo perché non sopravviveresti all'intervento" disse ancora la voce della donna, quasi come se potesse vedermi.

"Come fai a vedermi?"

La donna rise, rise di gusto, poi parlò ancora "Non serve vederti, ti conosco fin troppo bene"

"Non voglio ascoltare più le tue cazzate, sei solamente un'assassina" urlai inferocita

"Difficili i tempi, difficili le scelte"

"Ma per favore, non esiste una giustificazione a tutto questo"

"Ma possiamo trovare un compromesso, consegnaci Thomas e voi sarete liberi"

"Consegnarvi Thomas? Credi seriamente che io scenda a patti con te? Ti sbagli di grosso, vuoi la guerra? E guerra avrai" detto ciò sentii una fitta simile alla precedente, segno che avevo fatto infuriare ancora una volta la Wicked.

Era dura per Ava accettare la sconfitta e, soprattutto, accettare che non tutti si prostrassero sotto il suo volere e le sue minaccie.
Non sentii più la fitta martellante alla testa e questo forse voleva dire che la connessione con Ava era terminata.

Non ero turbata, non avevo paura, ero totalmente e inspiegabilmente calma, come se quasi tutti i tasselli del puzzle fossero al loro posto, ed ora, non mancava che riprenderci ciò che era nostro e ricominciare da capo.
D'altronde era quello che continuavo a fare da sempre, ricominciare, ogni volta.
Questa sarebbe stata l'ultima, avrei concluso la questione, in un modo o nell'altro.
Il futuro era ignoto, le possibilità di vittoria molteplici e quelle di sconfitta altrettanto, ma la Wicked avrebbe saldato il suo conto in sospeso.
Con me.
Con i miei amici.
Con tutte le persone a cui tenevo.

"Sangue per sangue" iniziai a ripetere nella mia testa, mentre raggiungevo mio padre.


Ciao pivee
Okkei, mi scuso immensamente per il ritardo del capitolo, ma sono dell'idea che sia meglio scrivere un capitolo soddisfacente (sia per me che per i lettori) piuttosto che pubblicare frettolosamente un capitolo scritto male.

Detto ciò, spero vi piaccia e lasciate stelline e commenti!
Un bacio pive 😘

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