James cercava di convincere il biondo a seguirlo nella sua pazzia, probabilmente il bicchierino di troppo lo aveva fatto uscire un po' di senno, ma sentiva che quello era il momento giusto per vivere quella notte di pazzia che tanto sognava da tempo. Aveva trovato il compagno di avventura giusto, anche se quest'ultimo sembrava opporre resistenza e James dentro di sé cercava di reprimere quel certo senso di delusione. Prese per mano Steve e senza dargli il tempo di replicare corsero via, James continuava a ridere senza motivo e l'altro aveva la preoccupazione celata nei propri occhi. Si trovarono improvvisamente in un parcheggio sotterraneo, un complesso di macchine costose stava conquistando la vista di entrambi i giovani, Steve si guardava intorno incuriosito mentre James cercava la macchina giusta da rubare.
Lo sguardo del moro si inchiodò su una Ferrari rossa, una targa color oro segnava il nome "Tony Stark", James decise che quella era la macchina giusta.«Biondino, ho trovato la nostra macchina»
Disse James trattenendo un ghigno, sfilò dalla tasca interiore della sua giacca una pistola e senza rimorsi sparò in direzione del finestrino del posto del passeggero. Steve rimase scioccato, doveva ancora riprendersi dal nomignolo che gli aveva affibbiato James e la sua mossa seguente lo aveva letteralmente spianato, si sentiva a disagio e in parte aveva iniziato ad avere paura.
Scattò l'antifurto e James dopo aver preso comodamente posto al volante fece smettere quell'assordante suono.
Steve ingoiò il groppo che gli si era formato in gola, indietreggiò di qualche passo, James intanto mise in moto e dopo aver fatto retromarcia guardò Steve dal finestrino.«Dai, cosa aspetti? Sali.»
Steve si guardò intorno non sapendo cosa fare, intanto lo sguardo del moro bruciava sulla sua figura. Steve sbuffò, salì in macchina accanto a James che era alla guida e si mise subito la cintura.
«Sei ubriaco, sei un pazzo e io sono ancora più stupido che ti sto dando corda..»
Brontolò Steve, intanto James sfrecciava sulla West Side con il vento che gli scompigliava i capelli. «Sono sobrio, tu rilassati», fu quella la sua risposta ai lamenti di Steve. Ci teneva davvero tanto alla cazzata che stava compiendo e sperava vivamente che Steve prima della fine di quell'avventura si sarebbe "sciolto" e si sarebbe lasciato andare. James accese la radio, iniziò a girare la leva che cambiava le stazioni radio e si fermò appena sentì una canzone che adorava tanto, Blue Jeans di Lana Del Rey.
«Passami il pacchetto di sigarette»
Chiese il moro godendosi l'attimo, Steve impacciato si guardò intorno pensando che si trattasse seriamente di qualche incubo o di qualcosa del genere.
«Cerca nel cruscotto, non ne ho idea, i ricchi fumano sempre»
Disse facendo riferimento alla macchina che stava guidando senza ritegno, Steve allora iniziò a cercare nel cruscotto, difatti ci trovò un pacchetto di Marlboro intatto. Accese una sigaretta e la passò alle labbra del moro, James aveva lo sguardo puntato sulla strada e Steve non era riuscito a distogliere lo sguardo dal profilo dell'altro.
É veramente bello.
Si ritrovò a pensare Steve, scosse la testa cercando di eliminare i suoi pensieri. Stava iniziando a mettersi paura da solo, non poteva fare pensieri del genere su un uomo e perlopiù suo professore. Il suo professore, Steve non riusciva a pensare ad altro, non riusciva a non pensare che il SUO PROFESSORE avesse rubato una Ferrari e che lui vi era dentro insieme a lui.
«Siamo arrivati, biondino»
Steve si risvegliò dal treno dei suoi pensieri e notò solamente dopo che James aveva parcheggiato su una collina che dava la vista su tutta la città illuminata, il cielo stellato rendeva il tutto ancora più spettacolare.
«Wow...»
James sorrise soddisfatto e buttò il mozzicone spento fuori dal finestrino, aprì il tettuccio dell'auto e si mise più comodo al suo posto, Steve fece lo stesso.
Iniziarono a fissare le stelle, ad un certo punto James parlò rompendo quel silenzio che si era creato.«Ho rubato questa macchina per te, Steve»
Steve rimase spiazzato e confuso.
«Quanto hai bevuto, eh?»
Steve si lasciò scappare una risata ironica portando una mano sul capo del compagno, iniziando ad accarezzargli i capelli, non sapeva nemmeno lui il motivo di quel gesto ma James sembrava apprezzarlo.
«Ha importanza? Steve devi sapere che...che...quando hai lezione con me, il mio sguardo non riesce a scollarsi dalla tua figura... chissà cosa pensano i tuoi compagni...é che..che sei così bello, Steve...»
Steve ingoiò la propria saliva smettendo di accarezzare il capo di James, quest'ultimo dal canto suo iniziò ad accarezzare lo stesso braccio della mano che Steve stava usando per accarezzargli il capo, lo tirò verso di sé e gli stampò un bacio sulle labbra.
«Sei un pazzo ubriaco»
Sussurrò Steve iniziando a tremare, ma quello non era il freddo, affatto.
«Baciami e sta zitto.»
I due iniziarono a baciarsi, Steve finalmente si era lasciato andare e James stava apprezzando il momento tant'è che iniziò a stringere Steve dolcemente fra le sue braccia mentre vi era quello scambio di saliva.
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GETAWAY CAR ; stucky
FanfictionJames Barnes, imprenditore. Steve Rogers, barista. Il moro nascondeva una fragilità disumana, un passato oscuro alle spalle e costretto a vivere una vita indesiderata. Dall'altro canto vi era il biondino, comunissimo barista di quartiere che sognava...