James pagó il conto, si guardò intorno alla ricerca di Steve, ma quando realizzò che non si era presentato un certo senso di angoscia lo invase. Questo è veramente un addio. Pensò James. Salì sul treno che lo aspettava, diede un ultimo sguardo indietro sperando invano che Steve corresse verso di lui terribilmente in ritardo. Ma non fu cosí. Intanto Steve si trovava a lavoro, stava servendo dei tavoli con sguardo spento, ci aveva pensato tutta la notte alla proposta di James e di conseguenza aveva delle enormi occhiaie. Berta, la proprietaria del posto, fissava il suo dipendente da dietro il bancone con sguardo confuso, non riusciva a capire cosa avesse Steve. Steve era tentato dall'idea di correre da James, ma aveva deciso che lo avrebbe lasciato andare e quindi avrebbe fatto di tutto per placare le sue tentazioni. Non gli andava di combattere per un amore che probabilmente non era mai nato, pensava che James fosse una persona fin troppo confusa e al suo fianco non voleva un ragazzo confuso.
Passarono altri 2 anni.
James si era rifatto una vita, si era fidanzato con una certa Maeve Dayton, le aveva fatto la proposta di matrimonio dopo nemmeno 7 mesi di uscite. James era rimasto rapito da quella donna ed era convinto che fosse quella giusta, a volte si fermava a pensare e la sua mente si concentrava sul suo Steve. Ancora gli bruciava quella storia, forse il matrimonio con Maeve era solo una via di fuga. Insomma, erano passati ben 2 anni. 24 mesi, anzi precisiamo, 25 mesi e 2 settimane. Era arrivato il momento di andare avanti e di metterci una maledetta pietra sopra.
Il loro matrimonio si sarebbe tenuto 2 mesi dopo e così avvenne, James da quel giorno smise definitamente di pensare a Steve Rogers.
Successivamente Maeve rimase incinta di ben due gemelli e James colto dalla pressione abbandonò la giovane donna. Ritornò da suo padre, quel giorno George stava posizionando tutte le cose in uno scatolone, quando James entrò in quella stanza dicendo un misero "Ciao" il padre si girò di scatto e con le lacrime agli occhi corse da suo figlio e lo abbracciò. James ricambiò quell'abbraccio con occhi sbarrati, non se lo aspettava. La Barnes Corporation era andata in fallimento, gli Stark non accettarono mai quella richiesta di aiuto. Quella notte, in cui avvenne il litigio con il signor Stark, George venne sbattuto fuori da quella casa e da quel momento non vide più il suo rivale se non qualche volta in televisione. George era stanco, si sarebbe trasferito in campagna e avrebbe mollato tutto.
Aveva combattuto per quell'azienda per troppi anni, ma in fondo non rimpiangeva, si era divertito. James decise di seguirlo, si trasferirono entrambi in campagna e finalmente ricostruirono e recuperarono il loro rapporto padre/figlio.In tutto ciò Steve continuò gli studi, prese la sua laurea ma quando il preside della sua università gli propose un posto di lavoro, lui rispose: "Penso che tornerò a casa, compreró il locale dove ho lavorato in tutti questi anni" e così fece.
Certo, l'amore tra Steve e James probabilmente non era destinato a sbocciare fin dall'inizio.
Il destino è incontrollabile, possiamo combattere quanto vogliamo ma se una cosa è destinata a finire, è destinata a finire. Non bisogna mai smettere di combattere per ciò che si ama, anche se magari non ci sarà mai un lieto fine. Perché non è la meta che conta, ma il viaggio che compi per arrivarci. In fondo, una volta raggiunta la meta, cos'altro hai da rischiare ? Cos'altro hai da vivere ?/SPAZIO AUTRICE/
Sono consapevole del fatto che non postavo da 6 mesi e sinceramente, riaprendo Wattpad, mi sembrava comunque carino postare qualcosa. Non avrei voluto finire questa storia con un "capitolo" del genere. So che questo capitolo fa schifo, ma dovevo anche io metterci definitivamente una pietra sopra. Ammetto di non saper scrivere, di non aver dato il massimo quando ho scritto questa storia, in realtà il mio impegno è stato pari a 0. Infatti i capitoli sono scritti male e sono davvero mooolto brevi, diciamo che ho scritto questa storia per pura noia. Non so, forse più avanti scriverò una nuova storia, con più serietà, con capitoli 10 volte più lunghi e scritti meglio. Se siete arrivati fino a questo punto, grazie per aver letto questa storia!
Vuol dire che ciò che scrivo sa essere sopportabile hahahah
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GETAWAY CAR ; stucky
FanfictionJames Barnes, imprenditore. Steve Rogers, barista. Il moro nascondeva una fragilità disumana, un passato oscuro alle spalle e costretto a vivere una vita indesiderata. Dall'altro canto vi era il biondino, comunissimo barista di quartiere che sognava...