›Benzina

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Tornarono in quel parcheggio, James parcheggiò quell'auto nello stesso posto in cui l'aveva rubata ore prima. Steve fu il primo ad uscire, si appoggiò all'auto stessa con le braccia incrociate al petto, nel momento in cui uscì anche James i due sentirono una voce.

«Quindi sei tu che hai rubato la mia bambina»

James iniziò ad imprecare mentalmente, sperava di non farsi scoprire eppure ancora una volta la fortuna non era dalla sua parte. Riportò le mani nelle tasche della sua giacca, mantenne quella sua solita espressione disinvolta e con sicurezza puntò lo sguardo sul suo rivale. Anthony aveva sulle labbra il suo solito ghigno, il ghigno di qualcuno che era convinto di avere la situazione in pugno.

«Fammi indovinare, ti sei ubriacato e hai rubato la mia auto per fare una delle tue scappatelle...ah ma guarda chi abbiamo qui, Barnes questa non é una ragazza. Hai fatto una delle tue scappatelle con un uomo...qui si butta benzina sul fuoco, come reagirebbe il mondo nel sapere una cosa del genere?»

Tony fissava i due trattenendo una risata, lo divertiva spaventare la gente. In realtà non gli interessava molto della sua Ferrari, di quelle ne aveva altre 100 nel garage del suo attico in Florida. Lui scherzava sempre ma una cosa era certa, quando stava minacciando James non stava scherzando, difatti il giorno dopo la notizia finì su tutti i giornali.

Passarono giorni, James aveva implorato suo padre di farlo rimanere alla Yale University ma tutte le sue suppliche risultarono vane, tornò a New York in tempo immediato, non aveva avuto modo di salutare Steve. I due avevano litigato la mattina seguente a quell'avventura,
James era stressato e sentiva di aver perso tutto, entrambi continuavano a ricevere chiamate su chiamate. Ramona e Hardin avevano bombardato Steve di numerosi messaggi, ma il biondo spense il cellulare. I genitori di James erano davvero delusi, dal fatto che avesse fatto la cazzata di rubare un'auto quando poteva permettersi le più belle e costose di questo mondo, ma soprattutto dal fatto che lui avesse passato la notte con un uomo e l'azienda aveva iniziato a perdere punti. George Barnes aveva minacciato suo figlio dicendogli che se avesse avuto anche il solo pensiero di rivedere Steve Rogers lui lo avrebbe licenziato e lo avrebbe sbattuto fuori da casa sua. Il moro intanto si trovava nel suo ufficio, con le gambe appoggiate alla scrivania e in mano un foglietto spiegazzato in quattro parti, il tema che aveva scritto Steve per il New York Times, quel foglio che aveva catturato l'attenzione di James nei confronti di Steve già prima che i due si incontrassero. 

GETAWAY CAR ; stucky Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora