Capitolo 22

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《Ehi》sussurrò.
《E-Ehi》quasi esitai.
Lui continuò a fissarmi, così intensamente che temevo di sciogliermi in quel preciso istante. Nessuno dei due voleva fare il primo passo... Non sapevo cosa dirgli e soprattutto non sapevo cosa volevo. Lasciarci è stata la decisione migliore che potessi prendere. Anche se lo amavo, avevo veramente bisogno di tempo per pensare a me stessa.
《Vieni qui》mi incitò.
Esitai per un momento, ma poi lentamente mi avvicinai e mi sedetti sulla poltrona di fronte a lui. Volevo evitare in qualunque modo un qualsiasi tipo di contatto. Non volevo cedere e permettere ai miei sentimenti di farmi cambiare opinione.
《Come stai?》mi chiese.
《Bene...》evitai il suo sguardo, concentrandomi ad osservare una pianta... che non aveva nulla di interessante.
《Sono felice che tu sia qui》
Non risposi... Sentivo i suoi occhi su di me.
《Emma, ti prego... dimmi qualcosa》mi pregò.
《Devo andare》mi alzai e tornai dentro. Mentre camminavo per la hall, mi scontrai con qualcuno.
《S-Scusa, non ti ho visto》dissi e poi alzai lo sguardo verso la persona che avevo colpito.
《Tranquilla, nemmeno io ti ho vista》sorrise Orion 《Va tutto bene?》mi chiese, notandomi sovrappensiero.
《Sì, grazie》tentai di sorridere.
《Andiamo a cena? Gli altri ci stanno aspettando》
《Certo》
Il ballerino mi condusse nella mensa dell'hotel e vidi che erano già quasi tutti lì. C'erano moltissimi tavoli e i ragazzi erano seduti a gruppetti. Ad un tavolo c'erano Carmen, Filippo, Valentina e Matteo, ad un altro c'erano Alessandro, Claudia, Nicole e Grace e ad un altro ancora c'erano Lauren e Daniele. Proprio a quest'ultimo Orion mi invitò a sedermi.
《Ciao, ragazzi》salutai Lauren e Daniele.
《Ciao, Emma! Come stai?》disse entusiasta Lauren con un sorriso a trentadue denti. Era molto carina e molto solare.
《Bene, grazie》sorrisi a mia volta all'americana.
《Sei bravissima a cantare! 》
《Grazie mille! Tu sei la ballerina più brava che io abbia mai conosciuto》
Daniele si voltò verso Lauren e le sorrise dolcemente. Si notava che tra i due c'era qualcosa.
《È vero, è bravissima, ma non vuole capirlo》spiegò Daniele.
《No... Non è vero! Lui mente》disse in modo buffo la ballerina, indicando con la forchetta il ragazzo al suo fianco.
Tutti scoppiammo a ridere.
In quel momento altri ragazzi della scuola entrarono nella sala. Il primo ad entrare fu Simone, affiancato da Luca e seguito da Einar, Mose e Nicolas. Mose si sedette al tavolo di Carmen, accanto a lei, e gli altri, invece, si accomodarono ad un tavolo vuoto. Simone, prima di sedersi, mi rivolse uno sguardo veloce.

La cena continuò nel migliore dei modi. Mi divertii molto e conobbi meglio Lauren, con la quale parlai per tutto il tempo. Era una ragazza fantastica ed ero felice di aver trovato finalmente un'amica.
《Ti va di andare a fare un giro?》mi chiese l'americana.
《Sì, dove andiamo?》chiesi.
《Non lo so》rise 《però ci accompagneranno Daniele, Orion ed Einar che conoscono la città di sicuro meglio di noi》
《Non sei mai stata a Roma?》
《No, questa è la mia prima volta... tu?》
Certo che ci ero stata... e tutti ricordi che avevo di Roma erano associati a lui. Ormai anche io conoscevo la capitale, più o meno.
《Ci sono stata quest'estate》
《Da sola?》chiese.
《No... con il mio ex ragazzo》dissi e poi sorrisi amaramente.
《Scusa, non volevo》si scusò Lauren, abbracciandomi.
《Tranquilla, non potevi saperlo》

Passeggiammo nella zona vicino al Colosseo e poco dopo ci raggiunsero anche gli altri ragazzi, ma non lui. Alcuni erano rimasti in hotel e altri stavano per i fatti loro. Passammo davanti a un locale con un'insegna molto colorata e, dopo aver guardato meglio, lo riconobbi. Era la discoteca di quella terribile serata. Guardai l'esterno dell'edificio e sentii un brivido lungo la mia schiena. Troppi ricordi.
《Entriamo?》chiese Alessandro, accanto agli altri componenti della sua band, Davide e Mario.
《Sì》rispose Mose, seguito poi dagli altri.
Non avevo voglia di entrare, ma non volevo rovinare la serata agli altri, sopratutto a Lauren, che mi guardò sorridendo.
《Ci divertiremo!》urlò leggermente, circondandomi le spalle con un braccio.
Mi feci forza ed entrammo. Non era cambiato nulla... il locale era pieno di gente e l'aria era irrespirabile. Ci avvicinammo al bancone e gli altri ordinarono da bere.
Poi Lauren mi prese per mano e mi trascinò in pista. Le altre ragazze stavano già ballando e scherzando tra di loro. Anche io cercai di lasciarmi andare e di divertirmi. Ci raggiunse anche Daniele, che abbracciò la ballerina e le diede un bacio sulla guancia. Sorrisi istintivamente e mi voltai per capire dove fossero tutti gli altri, ma mi scontrai con qualcuno. Era la seconda volta in una giornata... Alzai lo sguardo e trovai un volto conosciuto.
《Ciao, Emma! Da quanto tempo!》urlò Emanuele per farsi sentire, poiché la musica era molto alta. Mi ricordai di nuovo di quella sera e del mio incontro con lui. Nel mio sguardo si leggeva preoccupazione, anche se questa volta non sembrava ubriaco. Ma mi tranquillizzai, quando alle sue spalle notai la sagoma di Simone.

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