Qualche giorno dopo, nel tardo pomeriggio, io e Simone eravamo stesi sul divano nel soggiorno e stavamo guardando una serie tv, che io però non avevo mai visto. Lui sembrava molto concentrato e non aveva distolto nemmeno per un momento lo sguardo dalla tv. Io, invece, mi stavo leggermente annoiando e quasi addormentando. Inclinai di poco la testa e la poggiai sulla sua spalla. Lui si accorse subito di quel contatto e si voltò verso di me.
《Tutto bene?》chiese.
Annuii e poi dissi《Ho una proposta da farti!》
《Sentiamo》sorrise.
《Che ne dici se stasera andiamo a pattinare? C'è una pista a qualche ora da casa mia e potrebbe accompagnarci mio padre》
《Per me va bene! Sono il re del pattinaggio》mi fece l'occhiolino.
《Anche io so pattinare》gli feci la linguaccia.
《Quante volte ti dovrò aiutare a rialzarti?》rise.
《Non sei divertente》mi alzai dal divano.
《Daii! Non te la prendere, tesoro》spalancò le braccia, rimanendo seduto. Evidentemente si aspettava che lo andassi ad abbracciare, ma non lo feci e mi diressi verso le scale.
《Vado a vestirmi!》esclamai.
《Di già?》
《Sì! Ti ho detto che la pista è lontana e dovresti sbrigarti anche tu!》Decisi di indossare una felpa bianca, un jeans blu scuro e le mie Adidas bianche. Prima di uscire infilai il giubbotto e misi la sciarpa, poiché faceva molto freddo e dovevo preservare la voce. Entrammo in macchina, dove trovammo mio padre ad aspettarci. Cedetti il posto davanti a Simone ed io mi sedetti nei sedili posteriori. Durante il viaggio Simone e mio padre parlarono di sport, musica e cose varie. Io rimasi ad ascoltarli e intervenni solo qualche volta. Mi faceva molto piacere che il mio quasi fidanzato e mio padre andassero d'accordo. "Quasi fidanzato" perché non eravamo ufficialmente tornati insieme. Avevamo deciso di aspettare un po' di tempo e vedere come andavano le cose tra di noi.
Arrivammo davanti alla pista, che era coperta da un enorme tendone, e mio padre accostò.
《Mi raccomando! Avvisatemi quando devo venirvi a prendere. E... Simone! Attenzione alla mia bambina, perché non è molto esperta sui pattini》
《Papà!!!》lo ripresi.
《Va bene, Conrad! A dopo》disse Simone, cercando di non ridere.Andammo in biglietteria e chiedemmo dei pattini della nostra misura. Il commesso ci disse che momentaneamente non erano disponibili e che avremmo dovuto aspettare quindici minuti. Allora ci sedemmo ad uno dei tavolini del bar lì vicino e aspettammo che ci venissero a chiamare. Simone prese il suo telefono, invece io giocherellai per un po' con il pacchetto dei fazzoletti che avevo tirato fuori dalla giacca.
《Sei molto di compagnia...》sbuffai, continuando a guardare il pacchetto tra le mie mani.
《Stavo parlando con una persona... ma adesso hai la mia completa attenzione》disse e posò una mano sulle mie.
Presi il suo telefono e lui non mi disse nulla. Lo sbloccai, conoscendo la password, e aprii Instagram.
《Facciamo una foto》dissi, cliccando sull'icona della fotocamera.
《Perché fai le foto con Instagram?》chiese, confuso.
《Vengono meglio... fidati》
Ci scattammo più foto e poi le guardammo una ad una nella galleria.
《Questa mi piace tanto!》esclamai.
《Anche a me... Adesso la metto come blocco schermo del telefono》sorrise.
《Ragazzi! Ecco i vostri pattini!》urlò il commesso di prima, avvicinandosi.
《Grazie mille》rispondemmo in coro.Entrammo in pista e vidi che c'era moltissima gente. Simone era davanti a me ed aveva già iniziato ad avanzare, muovendosi come un professionista. Rimasi a guardarlo, ancora ferma al cancello di ingresso, e lui mi incitò a raggiungerlo. Mi aggrappai al bordo della pista e cercai di arrivare da lui senza cadere. Da piccola ero andata molte volte a pattinare, ma non potevo dire di essere brava. Diciamo che riuscivo a rimanere in piedi. Questo era uno degli sport che non facevano assolutamente per me. Preferivo il tennis, il nuoto e la pallavolo.
Simone, notando la mia difficoltà, si avvicinò a me e cercò di aiutarmi.
《Tuo padre aveva ragione》rise.
《Smettila... sono fuori allenamento》
《Vieni, ti aiuto》disse e mi prese per mano. Riuscimmo a percorrere alcuni metri senza cadere e ci allontanammo dal bordo. Simone non mi lasciò nemmeno per un secondo la mano e fu molto di aiuto.
《Attenzione a non incrociare i piedi》
《Sì》sussurrai, continuando a guardare per terra.
《E cerca di alzare lo sguardo e guardare davanti a te》sorrise.
《Vuoi farmi cadere?》
《Ci sono io, tranquilla》
Riuscii a guardare davanti a me e notai anche dei volti conosciuti. Cercai di focalizzare meglio quelle figure e capire chi fossero. Riconobbi qualche mia vecchia amica e poi vidi una figura maschile di spalle molto familiare... troppo familiare. Quando si voltò per sorridere ad una ragazza, capii chi era. Era Keanu. Non mi sarei mai aspettata di incontrarlo... Non ero pronta. Tanto fu la sospesa e lo spavento, che per poco non caddi per terra. Per fortuna il biondino mi prese al volo, stringendomi per la vita.
《Stai bene?》mi chiese, preoccupato.
Non gli risposi, ma continuai a guardare in quella direzione. Simone seguì il mio sguardo e, quando lo vide, inizialmente non capì, ma poi mi chiese 《È lui? Il tuo ex?》
《Sì... È lui》risposi, molto turbata.
Simone non aveva mai avuto la "fortuna" di incontrarlo, ma aveva solo sentito parlare di lui... e anche male.
《Andiamo via... Vieni》mi incitò il biondino, prendendomi di nuovo per mano e facendomi voltare. Ma non facemmo in tempo a spostarci di qualche metro, che qualcuno dietro di noi ci richiamò.
《Emma! Vedo che non hai perso tempo》
Io e Simone ci voltammo di scatto. Keanu guardò prima me, poi Simone e infine si soffermò sulle nostre mani intrecciate.
《Cosa vuoi?》sputai, leggermente acida. Non avevo mai parlato a nessuno così, ma quel ragazzo portava fuori il peggio di me. Dopo tutto quello che mi aveva fatto..
《Calma... Non mi ricordavo questo lato del tuo carattere così scontroso》disse, alzando le braccia al cielo.
《Cosa dovrei dirti?》lo guardai male e poi simulai una voce da bambina, per prenderlo in giro 《Ciao, Keanu! Mi sei mancato tantissimo! Ti sei divertito ad andare a letto con quell'ochetta, quando stavamo ancora insieme?》
《È il meglio che sai fare?》sollevò un sopracciglio.
《Emma, andiamo. Non ha senso perdere tempo con questo imbecille》intervenì Simone.
《E tu chi sei? Il suo avvocato difensore?》lo provocò il mio ex.
《Sono abbastanza forte e coraggioso da spaccarti la faccia in questo momento!》
Keanu davanti a noi cominciò a ridere, facendo innervosire ancora di più Simone, che mi portò alle sue spalle.
《Simo, ti prego! Andiamo... Non fare cazzate》lo implorai.
《Ascolta la tua ragazza... Ti conviene, se non vuoi finire all'ospedale》
《Lascialo stare...》cercai di farlo calmare, stringendogli di più la mano.
《Sei solo un coglione! Ma ti rendi conto? Ti sei lasciato scappare una ragazza fantastica, dolce, determinata e di una bellezza rara. L'hai fatta soffrire! Tu non la meriti! E non l'hai mai meritata!》sputò e poi mi portò via, fuori dalla pista. Ero completamente stupita dal suo comportamento. Era riuscito a metterlo a tacere, non con la violenza, ma con le parole. Ero molto fiera di lui, perché si era dimostrato molto più maturo di quell'imbecille.Andammo a mangiare in una pizzeria accanto alla pista e solo lì avemmo modo di parlare tranquillamente. Ci sedemmo ad un tavolo in un angolo più appartato del locale e ordinammo due pizze alla cameriera.
《Grazie, per prima》sorrisi, prendendolo per mano.
《Non devi ringraziarmi... Anzi, scusa se mi sono innervosito... Stavo quasi per picchiarlo》
《E non l'hai fatto! Questo è l'importante... Hai saputo utilizzare le parole come arma e sei stato fantastico》
《Ma come facevi a stare con quello?》
《Non lo so nemmeno io》risi, per il modo in cui lo aveva detto.
《Non voglio più vedere la sua faccia in vita mia!》
《Nemmeno io...》// spazio autrice //
Buonasera! Ecco a voi il capitolo 31, che è il primo dei CAPITOLI COLLETTIVI. Grazie a tutte le ragazze che sulla pagina Instagram hanno contribuito alla scrittura di questo capitolo! Per chi non lo sapesse, sulle mie storie di Instagram ho pubblicato dei sondaggi e ho fatto scegliere a voi lettori e lettrici quello che sarebbe successo. Alcune cose le ho aggiunte io, ma sono rimasta fedele a tutto ciò che avete scelto nelle Instagram stories. Avete deciso che sarebbero andati a pattinare, che la sorella di Emma non sarebbe andata con loro, che li avrebbe accompagnati il padre di Emma e che sarebbe stato più bravo Biondo!
Rimanete sintonizzati sulla mia pagina Instagram per scoprire quando e quale sarà il prossimo CAPITOLO COLLETTIVO!
Nel frattempo fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e continuate a seguirmi su Instagram per rimanere aggiornati su tutto!❤❤❤
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Little things #biemma
FanfictionEmma, una ragazza bellissima, dolce e solare. Ama la musica, suona il pianoforte e canta da dio. Simone, chiamato Biondo, si definisce un sex simbol freddo, ma in realtà è dolce e simpatico. Anche lui ama la musica ed è un rapper. I due si incontre...