"Non sono solo i bambini a crescere. Anche i genitori lo fanno. Così come noi guardiamo cosa fanno i nostri figli delle loro vite, loro guardano noi per vedere cosa facciamo delle nostre. Non posso dire ai miei figli di cercare di raggiungere il sole. Tutto ciò che posso fare è raggiungerlo, io stesso".
Joyce Maynard
Hayden, Idaho, 1998
«Aspetta, tienila in piedi, vado a prendere la telecamera».
«Sbrigati, Nick».
Il ragazzo entrò di corsa in casa, saltando i gradini e due a due.
Tornò qualche istante dopo, tra le mani la cinepresa, ed era intento a cercare di accenderlo e farlo funzionare.
Seduta sul prato, Bridget teneva d'occhio la figlia, in piedi di fronte a lei.
Barcollava un po', con le mani e le braccia distese verso la madre, come a cercare di tenersi in equilibrio.
Bridget non la toccava, ma si teneva così vicino a lei che, se avesse vacillato, sarebbe stata in grado di prenderla al volo.
Nick teneva d'occhio entrambe mentre la macchina da ripresa, che aveva comprato nel negozio di famiglia, si accendeva con molta lentezza.
«Andiamo, andiamo», sperava di riuscire a convincere l'aggeggio con le sue sole preghiere.
«Nick, fai presto o perdiamo il momento».
«Ecco, ci sono» quando la luce della macchina si accese, la puntò dritta sulla figlia, dall'espressione pensierosa.
Sembrava si stesse sforzando di restare in piedi, come se già sapesse cosa stava per succedere.
«Bene, sto riprendendo», sorrise Nick soddisfatto: «Falla camminare di nuovo, Bri».
La ragazza si fece un po' indietro, per mettere distanza con la figlia.
E poi la chiamò in tono materno e gentile: «Vieni dalla mamma, Lily, vieni dalla mamma».
Lily la fissò un po' titubante per qualche istante. I suoi grandi occhioni azzurri, ereditati dalla madre, parlavano da soli.
Forse valutava la possibilità di riuscire davvero a fare quei due miseri passi per poi finire tra le braccia della madre.
E dopo qualche istante prese coraggio e si fece avanti.
Prima un piede, un po' esitante, e poi l'altro.
E più si avvicinava più il sorriso sul suo visino si allargava, soddisfatta della sua impresa.
«Brava Lily, vieni qui».
Bridget alzò la testa per poter guardare Nick, in piedi alle sue spalle, e si scambiarono un sorriso complice e felice.
Proprio nel momento in cui Lily planava a peso morto tra le braccia della madre.
Bridget l'afferrò, stringendola ed abbracciandola mentre la bambina sorrideva.
«Vedi se riesci a farglielo fare di nuovo».
«Perché? Non hai ripreso?»
«Certo che l'ho fatto, ma è durato poco. Prova a vedere se riesce a camminare di nuovo».
Bridget allontanò la figlia con delicatezza, aiutandola a rimettersi in piedi.
Lily restò a guardarla, barcollando leggermente per qualche istante.
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Let her go
RomanceA volte perdere una persona amata può unire ancora di più due anime affini, ma altre volte invece rende la separazione necessaria. E' quello che hanno scoperto, sulla loro pelle, Bridget e Nick. Hanno tentato di superare il dolore, insieme, ma le l...