Capitolo 31

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"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni".
Eleanor Roosevelt

In viaggio verso il New Mexico, 2003

Attraversarono gran parte del paese in macchina. Fermandosi la notte per dormire e visitando ogni posto di passaggio il giorno.

Dopo il primo intoppo, il loro vecchio pickup procedette senza dare alcun problema. Consentendo loro di attraversare gli Stati Uniti da nord a sud.

Il Wyoming, terra dove le montagne e le pianure s'incontrano e si frappongono quasi fossero un'unica cosa.

Per un breve tratto tornarono anche in Idaho, passando per Idaho Falls.

Lì percorsero a piedi tutto il sentiero dello Snake River, lungo il fiume che serpeggia all'interno della città, per visitare le cascate che danno il nome al luogo.

Non erano come quelle del Niagara, ma meritevoli di esser visitate.

Quando scesero nello stato dello Utah, il paesaggio passò presto da verdeggiante a roccioso, finendo talvolta nel desertico.

E fu lì che Nick convinse le sue ragazze a visitare Castle Gate, una delle tante località fantasma sparse nel continente, ex città mineraria.

Lily non batté ciglio quando il padre le raccontò una storia spaventosa, davanti al fuoco mentre campeggiavano in una zona vicina. Anzi, ne rimase perfino affascinata, tanto da far promettere a Nick che al ritorno avrebbero visitato altri posti simili.

Anche Bridget trovava quei luoghi molto suggestivi. Un po' malinconici ma anche molto affascinanti. Soprattutto se si pensava che lì il tempo si era fermato al momento in cui la città era stata abbandonata.

Le case, i negozi, le strade. Tutto era come allora e quasi si potevano sentire le voci, le grida e le risate dei vecchi abitanti. Come se non fossero mai andati via.

Entrarono anche nello stato del Colorado, con l'intento di passarci solo per poco tempo.

Lì le città iniziarono a scarseggiare sempre di più, lasciando il posto alla natura e ai territori sempre più aridi.

Ma proprio in prossimità di un piccolo centro urbano, i tre viaggiatori trovarono un circo itinerante e Lily li costrinse a restare.

Non aveva mai visto uno spettacolo del genere perciò Bridget e Nick furono ben felici di accontentarla.

E per il resto del viaggio non fece altro che parlare di tutti quei numeri che aveva visto.

Era rimasta sorpresa dai trapezisti, dagli elefanti e dai giocolieri mentre i clown le fecero un brutto effetto.

E come ogni bambina curiosa, riempì i suoi genitori di altre mille domande su come fosse possibile fare certe acrobazie.

«Da grande voglio vivere in un circo... fare l'acrobata e viaggiare di città in città», aveva affermato alla fine. La sicurezza nella sua voce lasciava intendere che facesse sul serio. Ma aveva solo sei anni e qualche giorno e prima aveva detto, con altrettanta certezza, di voler diventare un'astronauta.

«Perché non ci ho pensato io? è una grandissima idea...», fu la prima reazione di Nick, tra un sorriso strozzato e l'altro.

Con la coda dell'occhio poté vedere l'occhiata incerta che gli mandò la moglie mentre lei aggiungeva: «O forse no».

Lo aveva appena sussurrato, per non farsi sentire da sua figlia, ma Nick aveva le orecchie lunghe e non poté non ridere di fronte al tono di voce del tutto sarcastico di Bridget.

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