"Se non esistesse il cuore dell’uomo, non ci sarebbe disperazione sulla terra".
Romain GaryLos Alamos, New Mexico, 2003
Le ore che si susseguirono, una volta giunti alla centrale, furono piene di ansia ma anche molto confuse.
Nick osservava la segretaria, una giovane ragazza con le trecce bionde, che rispondeva al telefono almeno ogni cinque minuti e sperava sempre che potessero essere informazioni utili per ritrovare sua figlia.
Ma nessuno diceva niente. Un'agente donna, di cui si dimenticò subito il cognome, si avvicinò a loro per offrirgli del caffè.
Entrambi lo presero, più per avere qualcosa in mano che per paura di addormentarsi.
Sapevano che non sarebbero riusciti a chiudere occhio, non in quelle condizione.
L'agente Ridge si era chiuso nel suo ufficio e per svariate ore parlò al telefono.
Inizialmente Nick provò rabbia nei suoi confronti. Pensava che non stesse facendo nulla per cercare la sua bambina.
Ma quando uscì e andò da loro, dovette ricredersi perché lo sentì affermare: «Come da procedura, ho chiamato l'FBI e sono stato al telefono con loro fino a questo momento, spiegando loro tutto quello che è successo... Hanno deciso di mandarci immediatamente dei rinforzi».
Per un attimo la cosa lo rincuorò, ma Bridget invece iniziò ad agitarsi sulla sedia accanto alla sua.
Fino a quel momento era stata completamente immobile, anche troppo.
Ma ebbe il coraggio di dire, con una pace flebile: «L'FBI? Perché l'FBI dovrebbe essere interessata ad una bambina che si è persa?».
Con la testa passava ad osservare prima il poliziotto e poi suo marito, sperando che almeno uno di loro potesse darle qualche rassicurazione.
E improvvisamente Nick comprese le sue preoccupazioni.
Quanto doveva essere grave la scomparsa di Lily se lo sceriffo aveva deciso di chiamare l'FBI?
Ma il giovane Ridge non si volle sbilanciare troppo, a disagio nel trattare con due genitori disperati.
«È solo la procedura, sinora, una pura precauzione», eppure le sue parole non riuscivano a convincere né Nick né Bridget che interpretarono l'arrivo dei federali come un brutto segno.
Bridget scoppiò in un pianto incontrollato e Nick non poté fare altro che abbracciarla e confortarla.
Era impotente quanto lei e ciò lo faceva infuriare ancora di più.
La piccola Lily era lì fuori, in pericolo, e lui non poteva fare altro che tranquillizzare sua moglie.
Prendendo in giro entrambi: «Vedrai che la troveranno, non temere».
Ma la verità era che non sapeva neanche lui che cosa riservava il futuro per la loro famiglia.
Per il resto della giornata fu come vivere in un a bolla. Non poteva vedere e sentire le persone che gli passavano vicino ma i loro volti erano offuscati e le loro voci attutite.
Come se lui fosse dall'altra parte di un lungo tunnel e non potesse vedere o sentire bene ciò che c'era oltre.
Gli sembrava tutto così surreale ed estraneo. La carta da parati sulle pareti, i sedili scomodi dell'area di attesa, l'incessante squillare del telefono, il caldo torrido e il rumore del ventilatore da tavolo che girava e girava.
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Let her go
RomanceA volte perdere una persona amata può unire ancora di più due anime affini, ma altre volte invece rende la separazione necessaria. E' quello che hanno scoperto, sulla loro pelle, Bridget e Nick. Hanno tentato di superare il dolore, insieme, ma le l...