Apro gli occhi e subito incontro due pozze azzurre che mi guardano scintillanti.
La mano di Mika è appoggiata sul mio fianco e mi attira a se mentre l'altra la usa per sorreggere la testa.
"Ma buongiorno Yuichiro Amane" "Buongiorno idiota ossigenato" cerco di capire che ore sono guardando verso la finestra con scarsi risultati, mi stiracchio sentendo addosso il suo sguardo e quando mi volte verso di lui confermo la mia ipotesi.
Rapidamente sposta gli occhi su un punto impreciso della stanza imbarazzato e, improvvisamente riportato alla realtà, ritrae la mano dal mio fianco quasi come se scottassi.
Non avrebbe dovuto fare quest'ultimo gesto.
Metto su la miglior espressione da bambino arrabbiato che riesco a fare e lo guardo con disprezzo "Qualcosa non va?" chiede allarmato e in risposta io infilo una mano sotto le coperte sfiorando i suoi boxer, riesco chiaramente a vederlo perdere un respiro "Tutto meraviglioso, e tu?" ci appoggio due dita premendo appena e lui spalanca gli occhi allarmato "Cosa stai facendo?" inizia a sudare freddo mentre io massaggio il tessuto nero leccandomi le labbra.
Ora tocca a me divertirmi.
Inizia a gemere ruotando gli occhi "Yuu-chan...smettila ti prego" ferma il mio polso nella sua presa salda e io scoppio a ridere "Mika ti adoro!" continuo a ridere sotto il suo sguardo perplesso e imbarazzato "Ieri eri arrabbiato, poi facevi il pervertito, dopo eri troppo kawaii e adesso mi supplichi?" arrossisce e ripeto: è troppo adorabile.
"Forse è per questo che mi piaci così tanto" aggiungo involontariamente in un sussurro e quando me ne rendo conto mi copro la bocca con le mani "Cos'hai detto?" avvicina il suo volto al mio e mi sorride ampiamente. "Io...beh..." la sua vicinanza mi fa sempre questo maledetto effetto!
Ma questa battaglia non la perderò.
Mi alzo di scatto dal letto e corro dalla parte opposto della stanza.
"SEI TU CHE MI FAI DIRE COSE SENZA SENSO!" lo addito urlando e in compenso lui scoppia in una sonora risata, si alza lentamente e appena è abbastanza vicino a me, mi abbraccia "Anche tu mi piaci, Yuu-chan" ricambio la stretta e il mio cuore sta impazzendo.
Se potessi credo inizierei a saltellare per tutta la stanza e ADDIO DIGNITÀ.
Come se non l'avessi già persa.
Smettila, stai rovinando questo momento.
"Ops" dice lui staccandosi da me "Che succede?" gli chiedo preoccupato "Dovremo trovare il modo di spiegare ad Arashi quelli" indica ridendo i numerosi succhiotti che incorniciano il mio collo "Ci sei andato giù pensante" scherzo unendomi alla sua risata "È il mio modo per dire che ti voglio bene!" spiega ovvio "Adesso aspetto che sia tu a dimostrarmi che mi vuoi bene" sussurra malizioso vicino al mio orecchio e io lo spingo via "Sei un pervertito" lo prendo in giro scherzosamente "Come se non fosse ciò che vuoi anche tu" mi rivolge un sorriso di sfida incrociando le braccia, d'altronde ha ragione e io arrossisco vigorosamente "...Dettagli"
Scoppiamo entrambi a ridere e poi usciamo dalla stanza e raggiungiamo la cucina dove Ari sta cucinando...OH PER YATO QUANTE ORE HO DORMITO?!
Pongo questa domanda alla mia amica che ci indica l'orologio.
Ho passato quasi 5 ore a dormire e parlare con Mika sul mio letto, e non ho toccato cibo.
"Oh cristo non ho fatto i compiti!" dice allarmato il biondo e la castana si sistema gli occhiali sul naso "Ho fatto i compiti anche per voi, tranquilli" afferma con aria di superiorità "Come possiamo sdebitarci!" chiede Mika praticamente inginocchiandosi davanti a lei.
Per lui la scuola è molto importante.
Sarà per questo che lui ha ottimi voti e io a mala pena la sufficienza?
"Tranquilli, lo avete già fatto" dice sventolando delle polaroid molto compromettenti di me...e Mikaela.
"BASTARDA!" urlo lanciandomi verso di lei ma l'altro mi abbraccia da dietro bloccandomi le braccia "Quanto sei esagerato! Me ne faresti una copia, Arashi?" si rivolge alla ragazza con quel sorriso perfetto che si ritrova.
Lei annuisce e lui slaccia l'abbraccio lasciandomi un senso di vuoto incolmabile, per poi andarsene a farsi una doccia.
Il mio stomaco brontola rumorosamente "Mika ha la capacità di farti dimenticare di mangiare, e questo non è poco" mi sussurra Arashi e non posso che distogliere lo sguardo imbarazzato, dopotutto ha ragione.
"E a proposito di quelli...dopo voglio i dettagli" aggiunge indicando i succhiotti e finendo di apparecchiare.
Alzo gli occhi al cielo promettendole un racconto preciso e dettagliato.
Ceniamo tranquillamente e alla sera vado in camera di Ari per raccontarle, lei sclera tutto il tempo lanciando urletti satanici degni della regina degli inferi, e sono abbastanza sicuro che i nostri vicini stiano già chiamando i carabinieri.
Intorno a mezzanotte mi ritiro finalmente in camera mia ma prima di chiudere la porta sento il biondo parlare con qualcuno al telefono e, istintivamente, mi metto in ascolto.
"No, non se ne parla....non mi interessa....fai quello che vuoi ma non succederà mai....non ti avvicinare a lui altrimenti.....no, sarà soltanto peggio per te....mi hai rotto il cazzo, non provare a chiamami mai più" butta giù infuriato e il opto per l'operazione fuga.
Chiudo la porta di camera mia e mi lascio andare a peso morto sul letto.
Quel letto in cui oggi ho provato così tante emozioni.La mattina mi sveglio con la mia solita aria da zombie e appena entro in cucina noto un gran numero di lettere appoggiate sul tavolo.
Saluto distrattamente Ari mentre riempio di latte una tazza a caso, questa sarà una pessima giornata, me lo sento.
"Buongiorno ragazzi!" il solo sentire la voce di Mika mi migliora drasticamente l'umore "Shindo, ci sono altre lettere per te" gli dice Arashi un po' sorpresa "Oh...grazie" si incupisce all'improvviso, afferra le lettere e le porta in camera con l'aria di chi ha un segreto da nascondere.
Cosa succede?
"Va tutto bene?" chiedo al biondo, appena si risiede, con aria preoccupata, lui mutano la sua espressione malinconica e forza un sorriso "Niente di cui preoccuparsi!" io e Arashi ci scambiamo uno sguardo allarmato.
Per ora lascio cadere la questione, più avanti cercherò di estorcergli informazioni.La giornata passa in fretta e io resto a scuola durante il pomeriggio per i corsi di recupero.
Siamo praticamente a fine primo quadrimestre e io ho già 3 materie giù mentre al contrario Mika ha tutte le materie su, con più della sufficienza, è bravissimo nello sport ed è rappresentante di classe, senza dimenticare che è bellissimo ed è sempre circondato da ragazze *colpo di tosse* sgualdrine *colpo di tosse*.
Ma la vera domanda è: quand'è che lui ha fatto amicizia con tutte quelle persone? Ha sempre inviti a uscire con diversi gruppi, specie quello dei fighetti di Krul, ma rifiuta ogni volta per pranzare con noi(anche se lui continua a dire che lo fa solo per me).
Mi siedo in un banco a caso e poco dopo accanto a me si siede un'altra ragazza che identifico come Shinoa
"Cosa ci fai qua?" la guardo sorpreso "Hey Yu! Purtroppo nemmeno io vado così bene in matematica...ma se ci sarai tu scommetto che questo strazio sarà più semplice da sopportare!" mi spiega entusiasta e io in risposta mostro un sorriso tirato per poi rivolgere la mia attenzione al libro di testo.
Come se ti interessasse.
Magari, anziché queste inutili ripetizioni, potrei chiedere a Mika di farmi un ripasso di alcuni argomenti!
Tipo...anatomia?
In realtà pensavo a storia.
Scommetto che Mika non vede l'ora di spiegarti tutto per bene...lettera per lettera...tra le tue gambe.
MA CHE CAZZO DICI?!
Non posso credere che è il mio inconscio a formulare certe cose....
Scuoto la testa per cercare di scacciare via quei pensieri e non mi accorgo che mi è leggermente sceso il colletto della divisa, ma a farmelo notare ci pensa Shinoa che spalancando gli occhi mi attira a se "E QUESTI COSA SONO!?" urla sottovoce palesemente riferita ai miei succhiotti, maledetto idiota ossigenato.
"ehm..." balbetto imbarazzato "È stata Arashi vero? Io l'avevo detto a quella di non-" "Non è stata Arashi! Sarebbe praticamente un incesto!" lei tira un sospiro di sollievo mollando la presa per poi ripuntare i suoi occhi su di me "Mitsuba?" domanda ancora in tono allarmato "No Shinoa, non ci sei vicina e non credo te lo dirò" concludo e poco prima che il prof entri in classe sento la viola borbottare "Oh...ho capito" leggermente malinconica per estrarre il cellulare e mandare un sms a un contatto che non riconosco.
Durante la spiegazione del prof per metà ascolto e per l'altra metà immagino il modo migliore per chiedere a Shindo di farmi da tutor.
Lancio occhiate taglienti all'orologio e mezz'ora dopo esco dalla classe sbuffando con Shinoa che mi saltella intorno.
Sento un tonfo in fondo al corridoio e voltandomi verso destra vedo Mika che per poco non fa a botte con quel Kureto.
Spalanco gli occhi e faccio per avvicinarmi, il panico palpabile nel mio volto, ma la viola mi bocca "Sono fatti loro, lascia che risolvano"
la guardo basito "Mika è nostro amico, dobbiamo aiutarlo!" la rimprovero "Dammi retta YuYu, è meglio lasciare perdere"
"Come mai?"
"Tutta la scuola sa della particolare relazione che c'è tra Mika e Kureto, diciamo solo che sono un po in crisi"
Il sangue mi si gela nelle vene sentendo quelle parole "È solo un idiota ossigenato..." borbotto tra me e me, sento la gola secca e una gran voglia di piangere.
Poi mi ricordo mentalmente che Shinoa dice una marea di puttanate.
In qualche minuto Mika e Kureto hanno risolto la loro discussione e il biondo viene verso di me con passo impetuoso.
"Mika cosa-" non finisco la frase che lui mi ha afferrato un polso e mi sta trascinando verso l'uscita "Arashi vuole che facciamo la spesa, per questo ti ho aspettato" dice mentre attraversiamo la strada, stiamo praticamente correndo o per lo meno camminando veloci.
Sento la rabbia ribollirmi nelle vene, ora però mi sono veramente rotto le scatole di tutti questi segreti; Mika che parla con Kureto di continuo e continua a ripetere che è tutto okay, anche se palesemente non lo è, e io che non capisco nulla.
Mi fermo di colpo levando il mio polso dalla sua presa salda.
"Mikaela, ora tu mi spieghi cosa sta succedendo"
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Could This Be Love? // MikaxYuu ~ Mikayuu
FanfictionPerché Mikaela Shindo e Yuichiro Amane venissero a parlarsi sarebbe dovuto cadere il mondo. Eppure è bastato molto meno. E questo non potrebbe essere più irritante. Ma stranamente tutto ciò, oltre alla onnipresente sensazione di fastidio, porta con...